ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06215

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 472 del 30/07/2015
Abbinamenti
Atto 5/03048 abbinato in data 30/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: CASELLATO FLORIANA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2015
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2015
ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 30/07/2015
Stato iter:
30/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/05/2017
Resoconto AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 30/05/2017
Resoconto RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/07/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/05/2017

DISCUSSIONE IL 30/05/2017

SVOLTO IL 30/05/2017

CONCLUSO IL 30/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06215
presentato da
CASELLATO Floriana
testo di
Giovedì 30 luglio 2015, seduta n. 472

   CASELLATO, MOGNATO, MARTELLA e ZOGGIA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   il 4 gennaio 2008 Paolo Durante e Bruna Guernieri, residenti a Ponzano in provincia di Treviso, con le figlie Emma e Sofia, in vacanza in Venezuela, si imbarcarono su un piccolo velivolo, con un'altra decina di persone, con meta le isole di Los Roques. Alle 9,23 il primo allarme per un guasto al motore, un quarto d'ora dopo il «mayday», poi del velivolo non ci fu più traccia;
   qualche tempo dopo venne ritrovato il corpo del copilota, in una spiaggia a 300 chilometri di distanza dal punto probabile dell'incidente. Da allora le famiglie Guernieri e Durante, residenti a Ponzano e a Noale (Venezia) iniziarono un calvario di appelli e richieste per conoscere la verità sulla scomparsa dei loro cari;
   nel giugno 2013 il Let-410 è stato individuato a una profondità di 975 metri;
   si considera che la zona è particolarmente infausta, sono infatti sparite decine di aerei, tra i quali quello in cui viaggiava Vittorio Missoni con la moglie e altre 44 persone, il 4 gennaio 2013;
   il procuratore generale di Caracas, Luisa Ortega Diaz, nel giugno 2013, aveva assicurato che dopo Missoni (i corpi sono stati recuperati nell'ottobre 2013) si sarebbero anche occupati dell'aereo con gli otto italiani precipitato nel 2008;
   Romolo Guernieri, padre di Bruna, ha lanciato a mezzo stampa un appello a tutti i parlamentari veneti, e in particolare a quelli di Treviso e Venezia, perché si adoperino con il Governo, affinché le ricerche vengano riattivate –:
   se il Ministro non ritenga di incontrare personalmente i famigliari di Bruna Guernieri e Paolo Durante, insieme alle famiglie degli altri dispersi;
   se il Ministro ritenga di interessare ulteriormente l'ambasciata del Venezuela in Italia, per un approfondimento sullo stato delle ricerche e sugli esiti delle stesse in questi anni;
   cosa intenda fare il Governo per non lasciare inascoltato l'appello rivolto da parte dei famigliari. (5-06215)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 30 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06215

  La Farnesina ha mantenuto un'attenzione costante sulla dolorosa vicenda del volo LET – 410 Transaven, inabissatosi nel 2008 al largo dell'arcipelago di Los Roques con a bordo 8 cittadini italiani, fornendo ai familiari ogni aggiornamento disponibile sugli sviluppi del caso.
  In particolare, negli ultimi anni sono stati puntualmente forniti riscontri alle varie lettere inviate dalle famiglie Napoli, Durante e Gallo alle Autorità italiane e alcuni dei familiari delle vittime dell'incidente sono stati ricevuti il 23 luglio 2015 dal Presidente della Repubblica, che ha confermato l'impegno del Governo italiano per ottenere il recupero del velivolo da parte delle Autorità venezuelane.
  Gli stessi familiari sono stati anche ricevuti nel settembre 2015 dal Direttore Centrale per i Paesi delle Americhe del MAECI, al quale hanno reiterato le loro istanze, auspicando che il relitto aereo possa essere recuperato per dare degna sepoltura ai resti delle vittime e accertare le cause e responsabilità dell'incidente.
  Al fine di dare seguito a tale richiesta il MAECI, anche tramite la nostra Ambasciata a Caracas, ha effettuato numerosi passi sulle autorità venezuelane per ribadire la nostra aspettativa di recuperare i resti dell'aereo. In particolare, l'Ambasciatore italiano in Venezuela ha incontrato a più riprese il Procuratore Generale venezuelano, sollevando inoltre regolarmente la questione in tutte le occasioni di incontro politico fra i due Paesi e lanciando un forte appello per un impegno venezuelano nella prosecuzione delle operazioni.
  Pur non contestando l'esigenza di recuperare il velivolo, le Autorità venezuelane hanno sempre fatto presente l'estrema difficoltà – sia tecnica che finanziaria – di una operazione di recupero a quasi mille metri di profondità. Al contempo, nel corso di un incontro con il nostro Ambasciatore avvenuto il 22 luglio 2015, il Procuratore Generale ha manifestato la disponibilità venezuelana a farsi carico di una parte delle operazioni di recupero, nella misura in cui anche da parte italiana vi fosse stato un concreto impegno in tal senso.
  Anche alla luce di tali indicazioni pervenute da Caracas, il Governo italiano ha assunto a fine 2015 la decisione di offrire ai venezuelani una partecipazione italiana alle spese di recupero del relitto al fine di consentire la mobilitazione di mezzi tecnici adeguati ed ha identificato le relative risorse necessarie. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale è stato dunque incaricato ad inizio 2016 di negoziare con i venezuelani un nuovo accordo che preveda una compartecipazione dei costi di recupero del velivolo, fino ad un massimo di 3 milioni di euro per parte.
  Sono quindi state fornite istruzioni alla nostra Ambasciata a Caracas, che ha formalmente comunicato alle autorità venezuelane la disponibilità italiana a partecipare ai costi di recupero. Queste ultime hanno assicurato che avrebbero avviato le procedure di consultazione presso gli enti competenti. Un riscontro venezuelano in proposito è stato sollecitato nell'agosto 2016. La questione è stata poi costantemente sollevata in ulteriori occasioni, da ultimo nel febbraio scorso, con un passo del nostro Ambasciatore a Caracas presso il Ministero degli Affari Esteri venezuelano. In proposito, non si è ancora ottenuta risposta da parte venezuelana, in parte dovuto anche alla preoccupante situazione interna.
  A fine 2016, anche i familiari delle vittime hanno incontrato l'Ambasciatore del Venezuela a Roma, sollecitando a loro volta una risposta venezuelana all'offerta del Governo italiano. L'Ambasciatore venezuelano si sarebbe impegnato a farsi interprete di tale richiesta presso le Autorità di Caracas.
  Compatibilmente con la complessità dei rapporti con le Autorità di Caracas (anche su tutti gli altri temi di nostro interesse: situazione di sicurezza dei connazionali, accesso ai medicinali, crediti delle imprese eccetera), la questione della compartecipazione ai costi del recupero del velivolo resta nell'agenda bilaterale e verrà sollevata in occasione di futuri incontri. Come debitamente segnalato ai familiari – la drammatica situazione economico-sociale e politica del Paese (inflazione stimata al 700 per cento, blocco nel pagamento degli stipendi e delle pensioni, carenza di generi alimentari e medicinali, mancato pagamento dei crediti alle aziende internazionali, eccetera) e soprattutto una preoccupante instabilità politica rende molto incerta l'eventualità che Caracas possa, al momento, impegnare una somma obiettivamente rilevante per portare a termine le operazioni di recupero dell'aereo LET-410.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incidente di trasporto

aereo