ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04113

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 336 del 21/11/2014
Abbinamenti
Atto 5/04112 abbinato in data 05/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: POLVERINI RENATA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/11/2014
Stato iter:
05/08/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/08/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 05/08/2015
Resoconto POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/11/2014

SOLLECITO IL 02/02/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/08/2015

DISCUSSIONE IL 05/08/2015

SVOLTO IL 05/08/2015

CONCLUSO IL 05/08/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04113
presentato da
POLVERINI Renata
testo di
Venerdì 21 novembre 2014, seduta n. 336

   POLVERINI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   il giorno 13 ottobre 2014 l'Aifa con nota ufficiale pubblicata sul suo sito internet istituzionale, comunicava il «ritiro cautelativo» di alcuni lotti del vaccino Meningitec (Sospensione iniettabile in siringa pre-riempita AIC 035438062) della ditta Nuron Biotec in quanto segnalava presenza di «corpo estraneo color arancio rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio inossidabile nelle fiale del vaccino»;
   in particolare, i lotti ritirati, allo stato attuale, risultano essere i seguenti:
    G76673 scad. 09/2014;
    H20500 scad. 11/2014;
    H45452 scad. 02/2015;
    H45457 scad. 02/2015;
    H92709 scad. 02/2015;
    J55457 scad. 09/2016;
    J70483 scad. 09/2016;
    H99459 scad. 06/2015;
    H52269 scad. 06/2015;
    J01106;
    J01114;
   una successiva riunione della Commissione tecnico scientifica dell'Aifa del 21/23 ottobre 2014 riteneva non emergessero «segnali di sicurezza ne dimostrazioni di reazioni avverse particolari allo specifico difetto di qualità» che aveva portato al ritiro cautelativo dei lotti in Italia e tuttavia detta valutazione si basava sulle «evidenze disponibili» non entrando nel merito degli effetti e dei danni lungo latenti e precisando, peraltro, che le eventuali reazioni avverse non sarebbero state comunque distinguibili da quelle usuali;
   i dovuti controlli sono stati affidati alla stessa casa farmaceutica produttrice evidenziando ad avviso dell'interrogante possibili «conflitti di interesse», essendoci coincidenza tra «soggetto controllore» e «soggetto controllato»;
   il provvedimento di ritiro suddetto era stato emesso dall'Aifa nei giorni 26 settembre 2014 e 6 ottobre 2014, ma comunicato all'utenza con gravissimo ritardo;
   vista la mancanza di controlli effettuati da organi terzi, allo stato attuale non è ancora possibile conoscere la reale natura e l'entità della contaminazione;
   ad oggi non è possibile escludere la possibilità che i bambini vaccinati con i lotti contaminati possano aver ricevuto un danno che possa presentarsi solo in futuro, visto che la quasi totalità dei danni sono di tipo lungo latente, correlandosi a problematiche neurologiche, immunitarie, autoimmuni e altro che possono rimanere silenti per giorni, mesi e persino anni;
   non tutte le ASL si sono attivate per informare l'utenza circa l'avvenuto ritiro del vaccino ed in particolare questo non sarebbe avvenuto nel caso della Asl RMF. Infatti, la quasi totalità dei soggetti vaccinati nei mesi scorsi con i predetti lotti di Meningitec non è stata ancora informata sull'accaduto né tantomeno è stato predisposto un protocollo di monitoraggio dello stato di salute dei bambini vaccinati;
   né il Ministero, né l'AIFA, a quanto è dato sapere, hanno ritenuto opportuno sinora verificare la natura e l'entità della contaminazione, quanti e quali lotti siano stati effettivamente contaminati e dove tali dosi siano state precisamente distribuite e soprattutto i nominativi dei bambini ai quali detti lotti siano stati somministrati;
   già in passato, in più casi, sono stati sottoposti a ritiro altri prodotti vaccinali, come ad esempio è accaduto, nell'ottobre 2012, per alcuni lotti di vaccino esavalente Infanrix Hexa, in ben 19 Paesi, per «rischio di contaminazione batterica pericolosa». Questo evidenzia come ci siano state e continuino ad esserci gravissime ed imperdonabili carenze in ordine ai protocolli di sicurezza sui vaccini nonostante vengano dichiarati come prodotti assolutamente sicuri e monitorati –:
   se non ritenga opportuno programmare accertamenti in grado di verificare l'entità della contaminazione e la possibilità che altri lotti, non ancora ritirati, siano stati esposti agli stessi rischi di contaminazione e fare in modo che gli esiti dei predetti controlli vengano resi pubblici e soprattutto eseguiti da organi terzi e non direttamente coinvolti;
   se intenda esaminare e comunicare presso quali aziende sanitarie locali i lotti vaccinali siano stati distribuiti e quante dosi di detti lotti siano state realmente somministrate ai bambini, comunicando anche e specialmente ai genitori interessati i nominativi dei soggetti interessati;
   se non ritenga giusto verificare e comunicare se e quante dosi del vaccino siano state somministrate in seguito al ritiro dei lotti ed i motivi che hanno reso possibile tale errore;
   quali iniziative il Ministro intenda adottare per predisporre ed intensificare protocolli di controllo e sicurezza prima che i prodotti escano dalla casa farmaceutica per evitare che situazioni come quella in questione possano ripetersi;
   se non consideri urgente e opportuno che venga predisposto un protocollo di monitoraggio della salute dei soggetti vaccinati con i suddetti lotti in modo da prevedere una serie di controlli ematochimici fissati con l'ausilio di medici pediatrici e specialisti in materia. (5-04113)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 agosto 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-04113

  In merito alla problematica delineata nelle interrogazioni parlamentari in esame, a cui si risponde congiuntamente stante l'analogia dei contenuti, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha inteso precisare quanto segue.
  Il vaccino Meningitec è registrato a livello europeo con procedura di mutuo riconoscimento, e lo Stato membro di riferimento è il Regno Unito.
  L'Officina di produzione delle siringhe pre-riempite si trova in Spagna, il rilascio dei lotti per l'Europa avviene in Germania, mentre gli Stati membri interessati dal ritiro dei lotti sono: Portogallo, Germania, Francia, Italia, Belgio, Cipro, Regno Unito, Grecia, Ungheria, Lussemburgo, Malta, Polonia, Spagna.
  La procedura di richiamo dei lotti del vaccino Meningitec è stata attivata in tutta Europa tramite una rete ufficiale di comunicazione/segnalazione, denominata Sistema di «Rapid Alert», attraverso la quale tutti gli Stati, inclusa l'Italia, sono stati avvertiti del problema riscontrato.
  Tuttavia, solo le Agenzie regolatorie di due Stati membri, Italia e Francia, ne hanno dato comunicazione al pubblico tramite i propri siti web: gli altri Stati membri, pur essendo interessati al ritiro, non hanno ritenuto opportuno divulgare alcun comunicato o nota informativa.
  Non essendo stata condotta una valutazione comune dell'emergenza a livello europeo, essa è stata effettuata a livello nazionale, per cui si sono rese necessarie più comunicazioni, a mano a mano che venivano acquisiti sia ulteriori elementi sia il parere degli organi tecnici.
  In tale contesto, avendo l'AIFA resi pubblici i numeri dei lotti ritirati, è stato facilmente verificabile, da parte degli operatori sanitari e delle famiglie, il lotto somministrato.
  Occorre far presente che, a livello mondiale (i lotti interessati sono stati commercializzati anche in Svizzera, Australia, Brasile e Nuova Zelanda), nessuno Stato ha ritenuto necessario porre in essere alcuna azione a tutela dei pazienti, poiché non sono state identificate reazioni avverse riconducibili alla contaminazione.
  Si è trattato, infatti, di un ritiro di carattere puramente cautelativo.
  A tal riguardo, si fa presente che il vaccino in oggetto, oltre ad essere sottoposto al rilascio, lotto per lotto, da parte di un laboratorio Ufficiale di Controllo di uno Stato membro dell'Unione europea, è sottoposto annualmente a campionamento ed analisi presso l'istituto Superiore di Sanità, nell'ambito del piano di controllo annuale condotto in Italia.
  Tutte le valutazioni effettuate hanno confermato che le evidenze ad oggi disponibili non suggeriscono né la necessità né l'opportunità di predisporre specifici protocolli di monitoraggio della salute dei soggetti vaccinati con i suddetti lotti, né risulta che simili iniziative siano state adottate nei Paesi (a livello mondiale) in cui i vaccini sono stati ritirati.
  Nel merito delle attività di tutela della salute pubblica messe in atto, si fa presente quanto segue.
  La NURON BIOTECH, azienda farmaceutica con sede in Germania, titolare e responsabile dell'autorizzazione all'immissione in commercio del vaccino Meningitec, allo stato attuale risulta essere in amministrazione controllata, risultando irreperibile il rappresentante legale e mancando le figure di riferimento (Responsabile di Farmacovigilanza e Responsabile della Qualità) previste come obbligatorie dalla normativa vigente.
  La Responsabile del Servizio di Farmacovigilanza «uscente» ha fornito ad AIFA i nominativi e gli indirizzi e-mail dei quattro amministratori incaricati della gestione legale e di seguire le attività in campo regolatorio facenti capo alla società.
  Le indagini analitiche su uno dei lotti di Meningitec (n. H52269, scadenza 06/2015) oggetto di ritiro volontario da parte dell'azienda, effettuate dal Centro Nazionale per la Ricerca e la Valutazione dei Prodotti Immunobiologici dell'Istituto Superiore di Sanità, nell'ambito del Programma Annuale di Controllo 2014, hanno dato esito favorevole.
  Dalle comunicazioni successivamente intercorse con il «contact point» dell'azienda è emerso che, rispetto ai dieci lotti di Meningitec oggetto dell'iniziale ritiro volontario ed elencati nel provvedimento di notifica dell'AIFA, due lotti (H45452 e H45457) sono stati rispediti al depositario tedesco a causa di problemi relativi all'ago della siringa; due ulteriori lotti (J01106 e J01114) risultano non essere mai stati commercializzati in Italia; ai lotti effettivamente soggetti a ritiro, invece, come da comunicazione del 5 ottobre 2014, è stato aggiunto il lotto n. H92709.
  Di conseguenza, con nota del 6 ottobre 2014, l'AIFA ha predisposto un ulteriore provvedimento di notifica ad autorità ed associazioni interessate.
  Pertanto, i lotti di vaccino oggetto di ritiro dal mercato sono complessivamente sette e non dieci.
  Nessuna iniziativa di natura ispettiva è stata adottata dall'AIFA, essendo tali compiti di esclusiva pertinenza delle seguenti Autorità di altri Paesi comunitari, secondo le rispettive competenze:
   AEMPS (agenzia regolatoria spagnola) come «Supervisory Authority» sull'officina di produzione sita in Spagna (Crucell Spain SA), ove vengono effettuate le attività di produzione relative al riempimento delle siringhe – fase del procedimento direttamente interessata dalla problematica emersa;
   PEI-OMCL tedesco, per il rilascio dei lotti («Batch Release») del MENINGITEC nell'Unione europea;
   SWISSMEDIC (Autorità regolatoria svizzera), relativamente alla produzione del «bulk» e al «test» al rilascio;
   MHRA (autorità regolatoria del Regno Unito), unitamente all'AEMPS, per le operazioni di etichettatura («labelling») e il confezionamento («packaging») delle siringhe.

  Alle sopra indicate Autorità regolatorie coinvolte, l'AIFA ha inviato diverse richieste di informazioni attraverso il Sistema di «Rapid Alert», al fine di acquisire le rispettive valutazioni relativamente alla sicurezza ed efficacia del medicinale in questione.
  Nessuna di esse ha ravvisato, ad oggi, la necessità o l'opportunità di adottare specifiche iniziative o protocolli di monitoraggio dei pazienti sottoposti a vaccinazione, ritenendo che la problematica emersa non costituisca un rischio per la salute.
  Concludo, ringraziando gli Onorevoli interroganti per aver sollevato una questione che, nonostante sia stata già esaminata dall'Aifa, mi consente di sottoporre all'attenzione della stessa Agenzia l'esigenza di mantenere elevata l'attenzione e la vigilanza su tematiche di rilievo al pari di quella ora illustrata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vaccino

rischio sanitario

malattia