ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01911

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 155 del 20/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: LUPO LOREDANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 20/01/2014
Stato iter:
22/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/04/2015
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 22/04/2015
Resoconto BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/01/2014

SOLLECITO IL 18/03/2015

DISCUSSIONE IL 22/04/2015

SVOLTO IL 22/04/2015

CONCLUSO IL 22/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01911
presentato da
LUPO Loredana
testo di
Lunedì 20 gennaio 2014, seduta n. 155

   LUPO, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GAGNARLI, GALLINELLA, L'ABBATE e PARENTELA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   la superficie forestale nazionale è pari a 10.467.533 ettari, corrispondente al 34,7 per cento della superficie territoriale. Il bosco rappresenta l'83,7 per cento della superficie forestale complessiva, le altre terre boscate il 16,3 per cento;
   il bosco è una risorsa produttiva fondamentale per il nostro Paese, l'utilizzo programmato delle risorse forestali favorisce, infatti, lo sviluppo di un'economia e di un'imprenditoria locale multifunzionale dedicata a più segmenti della filiera bosco-legno comprendente anche aspetti turistici, artigianali, gastronomici. I benefìci della gestione del bosco a filiera ricadono sul territorio locale con ritorni di tipo economico, ma anche sociale e ambientale;
   secondo i dati del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali le attività connesse alla filiera del legno, siano esse aziende atte alla trasformazione industriale o alla commercializzazione del prodotto, vedono un coinvolgimento di circa 80 mila imprese per oltre 500 mila unità lavorative;
   il legname utilizzato dalle imprese nazionali arriva per il 70 per cento da Paesi esteri a fronte di oltre un terzo della nostra superficie nazionale ricoperta da boschi;
   utilizzare in maniera sostenibile le aree boschive consentirebbe a garantire una corretta gestione di tutte quelle aree che sono ad oggi a rischio idrologico;
   nel 2012 il Corpo forestale dello Stato ha rilevato più di 800 illeciti penali e oltre 4000 illeciti amministrativi a fronte di circa 40.000 controlli effettuati, i reati vanno dalla violazione della normativa in materia di tutela ambientale ed idrogeologica, al taglio abusivo in zona vincolata, sino al furto;  
   il prelievo legnoso nazionale nell'ultimo decennio è circa 8 milioni di metri cubi, secondo dati Istat, a fronte di una disponibilità di 37 milioni di metri cubi –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti citati in premessa, e se abbia avviato o intenda avviare «tavoli tecnici» per la stesura di linee programmatiche complessive di gestione della superficie boschiva in Italia, affinché possa essere utilizzata in maniera concreta, corretta e sostenibile con il duplice intento di garantire una corretta gestione delle aree a rischio idrogeologico e allo stesso tempo rendere redditizia la filiera del legno in Italia. (5-01911)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 aprile 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01911

  Il nostro patrimonio forestale rappresenta un valore non solo economico, ma ambientale, paesaggistico e identitario, spesso legato anche alla cultura della montagna. Proprio per la sua tutela, dopo anni in cui non era stato organizzato un lavoro di concerto, è stato messo a punto da Governo e regioni un Piano per la valorizzazione e la gestione dei boschi con risorse per 1,8 miliardi di euro fino al 2020.
  Il Ministero ha attuato questa politica consapevole delle necessità del settore forestale nazionale, rese evidenti anche dagli impegni sottoscritti in tema di lotta al cambiamento climatico, salvaguardia ambientale, lotta alla raccolta ed al commercio illegale di legname e alle conseguenti ricadute ecologiche, occupazionali ed economiche, sia sulla tutela dei territori, sia sui produttori e gli operatori della filiera.
  Il prossimo passo sarà nella direzione della semplificazione della normativa per la gestione delle foreste. Sappiamo che la salvaguardia del territorio boschivo, che in Italia si estende su 11 milioni di ettari, è funzionale a una corretta gestione del suolo contro il dissesto idrogeologico. Vogliamo passare dalla fase della gestione dell'emergenza a quella della prevenzione, anche attraverso una cura attenta dei boschi.
  L'opera di manutenzione e pulizia delle nostre foreste e dei torrenti riveste quindi una notevole importanza. In quest'ottica, la gestione forestale è uno strumento per prevenire il rischio idrogeologico e gli incendi, nonché in prospettiva deve promuovere la valorizzazione economica del bosco. Particolare attenzione viene infatti rivolta a promuovere il coinvolgimento dei proprietari nella gestione forestale (il 65 per cento della proprietà è privata), riconoscendo i servizi ecosistemici, e quindi anche le azioni contro il dissesto idrogeologico, generati dalle azioni e dagli interventi di gestione, individuando e definendo pertanto strumenti idonei a premiare le buone prassi e i comportamenti virtuosi.
  Al riguardo, la legge n. 116 del 2014 ha previsto inoltre che, a partire dalla programmazione 2015, il 20 per cento almeno delle risorse siano destinate alle regioni per la realizzazione degli interventi «integrati» di mitigazione del dissesto idrogeologico, che dovranno essere in grado di garantire contestualmente la riduzione del rischio idrogeologico, il miglioramento dello stato ecologico dei corsi d'acqua, la tutela degli ecosistemi e della biodiversità.
  Ricordo che nel corso del 2013, con il Ministero dell'ambiente della tutela del territorio e del mare, l'Agea e l'ISPRA, sono state redatte le «Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione» attraverso misure e interventi in campo agricolo e forestale. Lo scopo è di suggerire indirizzi e metodologie che consentono l'individuazione, su tutto il territorio nazionale, delle aree prioritarie di intervento e delle misure più idonee per la mitigazione del dissesto idrogeologico in campo agricolo e forestale.
  Sempre con il Ministero dell'ambiente, è stata proposta un'iniziativa legislativa volta al contenimento del consumo del suolo, oggi all'esame delle Commissioni congiunte agricoltura e ambiente territorio e lavori pubblici, che detta princìpi fondamentali per la valorizzazione e la tutela del suolo, con particolare riguardo alle superfici agricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica, al fine di promuovere e tutelare l'attività agricola, il paesaggio e l'ambiente. L'approvazione da parte del Parlamento di questa legge è urgente e necessaria.
  Sul fronte delle importazioni abbiamo scelto di valorizzare la sostenibilità della produzione e la legalità e tracciabilità delle transazioni commerciali. Per questo abbiamo attuato, dopo anni di stallo, la norma per il divieto di importazione di legno illegale dall'estero.
  Per la promozione del settore, infine, con decreto ministeriale del 14 dicembre 2012 è stato istituito il Tavolo della filiera legno con il compito di coordinare le diverse componenti della filiera foresta-legno ed energia nonché le diverse politiche di settore nazionali e regionali, in linea con la strategia nazionale di settore definita dal Programma-quadro per il settore forestale (PQSF) e gli impegni sottoscritti a livello internazionale ed europeo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

foresta

terreno boschivo

ristrutturazione industriale

commercializzazione

idrologia