ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12945

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 611 del 21/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/04/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/04/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/05/2016
Stato iter:
11/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2016
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 26/07/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2016

CONCLUSO IL 11/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12945
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Giovedì 21 aprile 2016, seduta n. 611

   VACCA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   secondo notizie di stampa del 19 aprile 2016, 10 manifestanti sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata a causa delle contestazioni verificatesi in occasione della visita di Matteo Renzi a L'Aquila il 25 agosto 2015;
   secondo le notizie riportate, gli agenti della digos avrebbero segnalato all'autorità giudiziaria una decina di manifestanti tra quelli del Comitato 3e32 e quelli di Ombrina Mare 2, giunti in città per protestare contro la realizzazione di un nuovo insediamento petrolifero sulla costa teatina. Su alcuni di loro si sarebbero concentrate le indagini per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, visto che sembrerebbe che un'agente donna della polizia, nei momenti più concitati in prossimità di Palazzo Fibbioni, nuova sede comunale, sia stata scaraventata contro i puntelli della scuola elementare Edmondo De Amicis riportando una contusione ad una spalla;
   secondo le notizie di stampa, per tutti gli altri manifestanti gli investigatori contestano la manifestazione non autorizzata;
   una nota del «Coordinamento No Ombrina» del 19 aprile 2016 precisa che «Il coordinamento apprende dalla stampa che vi sarebbero dei denunciati per la manifestazione a L'Aquila in occasione della visita di Renzi. Riteniamo le accuse del tutto prive di fondamento, per le più gravi basta guardare i video girati da testate locali e nazionali. Abbiamo già espresso rincrescimento per la poliziotta ferita ma fu a causa di un contatto tra lei e un collega. In generale non si può certo scaricare sui manifestanti l'approssimativa, caotica ed inadeguata gestione dell'ordine pubblico di quella giornata, addirittura con cariche a freddo tra i giornalisti. In questi anni abbiamo organizzato decine di eventi e diverse manifestazioni con migliaia o decine di migliaia di partecipanti senza che rimanesse a terra neanche una carta. Ci siamo presentati a L'Aquila con poche centinaia di persone, a volto scoperto e solo la bandiera No Ombrina tra le mani. Diversi manifestanti superavano la sessantina. Infine ricordiamo che le nostre istanze nel frattempo sono diventate leggi dello Stato votate dal Parlamento. Evidentemente avevamo ragione a contestare chi, come Renzi, non voleva ascoltare il popolo e le istituzioni abruzzesi»;
   effettivamente qualche giorno dopo le contestazioni del 25 agosto 2015 i comitati aquilani, in una conferenza stampa, mostrarono foto e video nei quali si mostrava come l'agente fosse stata spintonata involontariamente da un proprio collega;
   a giudizio dell'interrogante è alquanto singolare che si apprenda a mezzo stampa di indagini contro cittadini che manifestavano pacificamente il proprio dissenso contro le politiche di «petrolizzazione» del Governo solo all'indomani delle votazioni sul referendum contro le trivellazioni in mare;
   secondo l'interrogante, le eclatanti e riuscite manifestazioni di contrarietà alle politiche di «petrolizzazione» del Governo Renzi da parte di comitati di cittadini, ed in particolare del coordinamento No Ombrina, hanno indotto lo stesso Governo a promuovere la modifica di alcune norme proprio per bloccare il progetto Ombrina –:
   se il Governo intenda, per quanto di competenza, chiarire e verificare l'accaduto e alla luce di quanto espresso in premessa, quali siano i motivi che hanno indotto le forze dell'ordine alla inaccettabile gestione della manifestazione sopra richiamata. (4-12945)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 690
4-12945
presentata da
VACCA Gianluca

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame l'interrogante ha sollevato perplessità sull'operato delle forze di polizia durante la manifestazione di protesta svoltasi a L'Aquila il 25 agosto 2015, in occasione della visita del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, a seguito della quale alcuni manifestanti sarebbero stati «accusati di resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata».
  Al riguardo, si rappresenta che, ricevuto con qualche giorno di anticipo il preavviso di tale manifestazione, la locale questura ha prescritto agli organizzatori di tenere l'evento in forma statica in Piazza Battaglione Alpini.
  In realtà, nel giorno indicato i manifestanti, giunti in gran parte dalle province di Chieti e di Pescara, hanno dato vita ad un corteo non autorizzato, verosimilmente per raggiungere la sede del comune in palazzo Fibbioni. Il palazzo comunale era infatti la prima tappa del programma di visita del Presidente del Consiglio, poi annullata proprio a causa della contestazione in atto.
  I manifestanti hanno anche tentato di forzare lo sbarramento delle Forze dell'ordine e, nella circostanza, un assistente capo della Polizia di Stato ha riportato la frattura del setto nasale.
  Poi i dimostranti si sono spostati verso la sede del «Gran Sasso Science Institute», altra tappa della visita del Presidente del Consiglio, lanciando sassi e uova contro gli operatori di polizia in servizio d'ordine pubblico, che presidiavano l'area adiacente detta struttura.
  Di tali accadimenti è stata informata l'autorità giudiziaria, che ha instaurato un procedimento penale, tuttora pendente, nel cui ambito è in corso un supplemento di indagine.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trivellazione in mare