ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12636

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 596 del 23/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: BRUGNEROTTO MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 23/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 07/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12636
presentato da
BRUGNEROTTO Marco
testo di
Mercoledì 23 marzo 2016, seduta n. 596

   BRUGNEROTTO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   Il Mattino di Padova del 17 marzo 2016 pubblica un articolo che mette in evidenza il legame tra Padova Tre srl, società che gestisce il servizio rifiuti nella Bassa padovana e nel Piovese, i cui vertici hanno denunciato un «buco» di trenta milioni di euro, con la cooperativa Ecofficina Educational, «l'asso pigliatutto» in tema di accoglienza profughi nella Bassa padovana;
   fino a luglio 2015 vice presidente di Padova Tre srl – nonché suo direttore – era Simone Borile che nel contempo era anche presidente del Consorzio Padova Sud (che della Padova Tre srl è proprietario), ed è tuttora commissario liquidatore del Bacino Padova 3 (consorzio obbligatorio per i rifiuti della Bassa padovana); si dà il caso che fino al novembre del 2014 Padova Tre srl avesse una partecipazione in Ecofficine; oggi della cooperativa è amministratore delegato Sara Felpati, la moglie di Simone Borile;
   la coop negli ultimi anni ha aumentato esponenzialmente il valore della produzione, passando da 100 mila euro nel 2011 a oltre 2 milioni nel 2014. E l'asticella dei ricavi è destinata ad alzarsi: Ecofficina Educational, infatti, è una delle due coop candidate alla gestione dei due hub provinciali per l'ospitalità dei profughi (Bagnoli e Prandina a Padova). Ma partecipa anche con la disponibilità di 436 posti alla micro accoglienza;
   nello stesso articolo si legge una dichiarazione del presidente nazionale di Federcontribuenti che definisce Ecofficina «una holding milionaria sulla pelle dei profughi dopo il crac dei rifiuti» ed aggiunge «è giunta l'ora per chi ha responsabilità politica di fare chiarezza sulla vicenda di Ecofficina e di Simone Borile, che è stato vicepresidente della Padova Tre srl, infarcita di "parenti eccellenti" e ha accumulato 30 milioni di buco; qualcuno dovrebbe chiedere conto del potere crescente di Borile che è passato con disinvoltura dall'azienda dei rifiuti alla coop che si occupa di profughi; Ecofficina è diventata una sorta di asso pigliatutto, fatturando direttamente e indirettamente un volume di affari che stimiamo non inferiore a 10 milioni di euro. Dopo aver creato una voragine nei conti pubblici della Bassa padovana, rischiando di far saltare il pareggio di bilancio di metà comuni che afferivano al suo consorzio, Borile tutto d'un tratto è diventato un manager capace di far quadrare i conti; non vorremmo che la stessa situazione si ripresentasse nel padovano e nel vicentino dove Borile riceve ingaggi milionari dalle prefetture. Sarebbe davvero triste che dopo le vicende di Mafia Capitale, si scoprisse che esiste un "mondo di mezzo" anche in Veneto, fatto di rifiuti, migranti, milioni di euro e personaggi con padrini politici neanche troppo occulti; basta guardare alle assunzioni fatte alla Padova Tre durante la vice presidenze Borile, per capire chi ne protegge e forse ne muove, le attività»;
   il giornalista conclude spiegando che il riferimento finale è all'attuale sottosegretario per l'ambiente ed ex presidente della provincia di Padova Barbara Degani, la cui sorella è nell'organico della Padova Tre srl;
   la seconda delle due coop candidate alla gestione dei due hub provinciali per l'ospitalità dei profughi (Bagnoli e Prandina a Padova) sarebbe un raggruppamento temporaneo formato dalle cooperative Senis Hospes e Tre Fontane; due realtà legate alla Casina, realtà coinvolta nell'inchiesta «Mafia Capitale». Nel luglio 2015 però il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha commissariato l'intero gruppo, affidandolo a Raffaele Ferrara e Antonio Ilacqua. Dunque, come ha confermato recentemente il prefetto di Padova Patrizia Impresa, non ci sarebbero ostacoli all'aggiudicazione –:
   se, alla luce dei rapporti intrattenuti dalle società e dalle cooperative di cui in premessa con le prefetture, non ritenga necessario ed urgente, per quanto di competenza, fare tutte le verifiche del caso sulle società e cooperative citate, nonché sui legami esposti in premessa, e assumere iniziative, anche normative, per evitare il determinarsi di situazioni caratterizzate dal cumulo di cariche in enti pubblici e società private ove possano dar luogo ad un problema di incompatibilità. (4-12636)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti

pareggio del bilancio

prestazione di servizi