ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12391

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 584 del 07/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 07/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 07/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 07/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 08/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12391
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Lunedì 7 marzo 2016, seduta n. 584

   ANDREA MAESTRI e CIVATI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   in data 2 marzo 2016 il sindaco e il vicesindaco di Ravenna hanno diramato un comunicato stampa corredato di foto celebrativa, con il quale annunciavano la nomina di un commissario per l'autorità portuale di Ravenna, nella persona del Contrammiraglio Giuseppe Meli, già comandante della locale capitaneria di porto;
   il 2 marzo 2016 sarebbe stata la data di scadenza naturale del primo mandato dell'ingegner Galliano Di Marco alla presidenza dell'ente portuale ravennate;
   nella medesima data, il primo firmatario del presente atto scriveva una e-mail al Ministro Delrio al fine di chiedere che la nuova nomina avvenisse con un percorso lineare, trasparente e tempestivo, sottolineando l'interesse della comunità ravennate e del tessuto economico portuale alla continuità del lavoro svolto dal presidente Di Marco in questi anni;
   la segreteria del Ministro, interpellata telefonicamente, sempre in data 2 marzo 2016, dopo l'invio della e-mail, confermava l'avvenuta ricezione e protocollazione ed invitava il primo firmatario del presente atto a richiamare il giorno successivo;
   il presidente dell'autorità portuale ingegner Galliano Di Marco risulta aver ricevuto comunicazione del decreto di nomina in data 3 marzo 2016, il giorno successivo a quello della scadenza del suo mandato;
   non è chiaro da chi e con quale atto formale il sindaco e il vicesindaco del comune di Ravenna abbiano avuto notizia della nomina del commissario e chi abbia autorizzato i medesimi a diffondere pubblicamente la notizia della sostituzione del presidente ancora in carica, con un commissario governativo;
   il comunicato stampa dei due rappresentanti istituzionali a giudizio degli interroganti travalica i limiti della continenza spingendosi a proclamare accordi già presi col commissario appena nominato, in ordine all'escavo dei fondali e ai progetti delle casse di colmata a mare per il ricovero dei fanghi dragati, nonostante proprio il sindaco precedentemente avesse già approvato, in comitato portuale, la realizzazione delle casse di colmata a mare;
   il comune di Ravenna, dopo aver chiesto un tavolo tecnico al Ministro Delrio, si è riunito una sola volta nel novembre 2015, sotto il coordinamento del dottor Ivano Russo. In quella occasione il presidente dell'autorità portuale ha presentato 3 soluzioni di rimodulazione del progetto HUB portuale di Ravenna, opera fondamentale per il futuro dello scalo, due con casse a mare e una senza, proprio per venire incontro ai continui ripensamenti del sindaco. Nonostante le diverse opzioni, il comune non ha mai dato riscontro alle richieste del tavolo tecnico, facendo perdere altro tempo prezioso e mettendo a rischio i corposi finanziamenti (circa 240 milioni di euro), buona parte dei quali procurati proprio dal presidente Di Marco nei suoi 4 anni di gestione dell'ente;
   i risultati gestionali del presidente dell'autorità portuale ingegner Galliano Di Marco sono stati tutti molto positivi, come dimostrano anche gli attestati di stima e di riconoscenza da parte di quasi tutti gli operatori del porto, per la qualità, la competenza, la professionalità e la passione del lavoro profuso in questi anni: da Legacoop Romagna, CNA, Comitato unitario dell'autotrasporto, Lega Navale, le Associazioni degli Agenti Marittimi e degli Spedizionieri del porto, oltre che dai Servizi tecnico nautici, solo per citare alcuni dei principali soggetti economici e non, che ne hanno dato conto formale anche al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
   unanime in città è il plauso sul lavoro svolto finora dal presidente uscente, come pure tra tutti i suoi dipendenti che fortemente hanno preso le sue difese nel mese di ottobre 2015 attraverso un comunicato stampa;
   non sono note le reali motivazioni di una nomina commissariale che, secondo quanto è dato sapere, è stata disposta al solo fine e per il tempo strettamente necessario, ad assicurare il perfezionamento del procedimento di rinnovo della presidenza dell'autorità portuale, senza che si sia dato conto delle ragioni che hanno impedito che tale procedimento si svolgesse secondo le tempistiche prescritte dalla legge n. 84 del 1994. Neanche si conosce se la regione abbia condiviso tale scelta ai fini del perfezionamento dell'intesa richiesta da consolidata giurisprudenza costituzionale. Infine, visti gli scarsi, per non dire inesistenti presupposti posti a fondamento del commissariamento, non si comprendono quali siano le motivazioni per cui il Ministro non abbia invece ritenuto più corretto, al fine dell'espletamento delle procedure di rinnovo, l'applicazione del più logico, congruo ed idoneo regime della prorogatio del presidente in carica, come disciplinato dall'articolo 3 della legge n. 444 del 1994;
   carenze motivazionali, quelle evidenziate, che sembrano rendere più plausibili le illazioni che hanno preso piede nel dibattito pubblico, secondo cui la scelta di commissariamento sarebbe connessa all'opportunità di attendere l'esito del voto amministrativo di giugno 2016 prima di procedere al rinnovo della carica;
   inoltre, notizie di stampa riferiscono della spiccata autonomia ed indipendenza, sempre finalizzata allo sviluppo del porto e al suo rilancio, con cui il presidente Galliano Di Marco ha operato in questi anni. Dagli articoli emerge l'ostilità dei citati rappresentanti istituzionali e di pochi altri soggetti, pubblici e privati, che vantano però notevoli interessi sullo scalo ravennate, peraltro anche in situazioni che appaiono di palese conflitto di interessi;
   ad avviso degli interroganti, dalle conclusioni poco lineari e trasparenti della vicenda, appare anche evidente una «compartecipazione» della regione Emilia Romagna sulla nomina del commissario e, sulla costituzione di un tavolo tecnico, rivelatosi inutile e boicottato dagli stessi che lo avevano chiesto e che risulta evidente, secondo gli interroganti, essere stato utilizzato soltanto come strumento per temporeggiare in vista delle prossime elezioni amministrative, con conseguente grave danno alla collettività, non solo ravennate;
   presumibilmente, inoltre, la nomina a commissario del Contrammiraglio Meli sarà a titolo oneroso e si sommerà quindi al suo compenso di comandante della capitaneria di porto, contravvenendo così ad ogni obiettivo di riduzione della spesa pubblica, che si sarebbe potuta ottenere attraverso la proroga ex lege del presidente uscente –:
   se i fatti narrati in premessa corrispondano al vero, nell'eventualità positiva, se intenda rendere pubbliche le procedure e le motivazioni in fatto e in diritto sottese alla nomina di un commissario per l'autorità portuale di Ravenna, in ossequio ai canoni di buon andamento ed imparzialità di cui all'articolo 97 della Costituzione;
   se il Ministro intenda rendere pubblico e conoscibile, nel caso di attività a titolo oneroso, a quanto corrisponda il compenso come commissario del Contrammiraglio Meli. (4-12391)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

elezioni locali

impianto portuale

restrizione all'importazione