ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10113

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: OLIARO ROBERTA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 04/08/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/08/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 08/10/2015

SOLLECITO IL 02/03/2016

SOLLECITO IL 27/07/2016

SOLLECITO IL 26/01/2017

SOLLECITO IL 29/03/2017

SOLLECITO IL 13/09/2017

SOLLECITO IL 16/10/2017

SOLLECITO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10113
presentato da
OLIARO Roberta
testo di
Martedì 4 agosto 2015, seduta n. 475

   OLIARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 17 del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, (decreto «Sblocca Italia»), convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, riguardante tra l'altro semplificazioni in materia edilizia, ha introdotto una disciplina che presenta rilevanti criticità sotto il profilo catastale connessi alla sua attuazione, come più volte segnalato dall'Agenzia delle entrate nel corso dell’iter di approvazione della norma;
   in particolare, per come formulata, la disposizione comporta, in sintesi:
    a) impossibilità di aggiornare gli atti del catasto (le comunicazioni di inizio e fine lavori non contengono i dati e le informazioni essenziali a tale fine), con conseguente difformità tra lo stato di fatto e le risultanze catastali;
    b) assenza di planimetria catastale aggiornata, la cui presentazione è prevista dalla normativa tuttora vigente, che rileva sia all'attualità, a fini accertativi, sia in prospettiva, nell'ottica della revisione del sistema estimativo del catasto dei fabbricati di cui all'articolo 2 della legge 11 marzo 2014, n. 23;
    c) conseguenti e inevitabili difformità tra lo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie, rilevanti ai fini civilistici (articolo 29, comma 1-bis, della legge 27 febbraio 1985, n. 52, che prevede, a pena di nullità degli atti di trasferimento di diritti reali su immobili, la dichiarazione di conformità catastale);
    d) rilevanti impatti sul gettito, connessi alla mancata riscossione dei tributi speciali catastali dovuti per la presentazione in catasto degli atti di aggiornamento, quantificata, da una prima stima, in almeno cento milioni di euro annui;
    la previsione recata dalla norma, secondo la quale i comuni devono trasmettere all'Agenzia la comunicazione di «fine lavori», non consente di superare le criticità sopra evidenziate, in quanto detta comunicazione non contiene i dati necessari all'aggiornamento del catasto. Inoltre, la disposizione attualmente non prevede il pagamento dei tributi;
   pertanto, l'unico effetto di tale comunicazione potrebbe essere quello di registrare negli atti del catasto la mera presentazione di una «dichiarazione» di intervenute modifiche oggettive, peraltro inidonea a consentire l'aggiornamento per quanto concerne i dati di classamento ed eventualmente la planimetria;
   tale situazione, aggravata dalle incertezze applicative registratesi da parte degli Enti locali, rischia, a breve, di compromettere in modo difficilmente recuperabile la qualità e la completezza della banca dati catastale, con serie ricadute sotto il profilo inventariale, civilistico ed erariale;
   le criticità sopra evidenziate sono state già da tempo rappresentate dall'Agenzia delle entrate che ha anche formulato alcune ipotesi emendative all'attuale comma 5 dell'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, ovvero all'integrazione della relativa formulazione;
   la necessità di un tempestivo intervento è resa ancor più urgente dalla diffusione della recente campagna di comunicazione governativa «Rimetti la casa al centro del tuo mondo», attraverso uno specifico sito internet, dedicato all'illustrazione delle semplificazioni procedurali sulla casa introdotte dal decreto «Sblocca Italia», nonché attraverso uno spot televisivo e radiofonico, disponibile anche in rete, che, nell'illustrare le semplificazioni introdotte relativamente alle ristrutturazioni, frazionamenti o fusioni di unità immobiliari, conclude con l'affermazione che «all'accatastamento ci pensa il Comune»;
   tale campagna informativa finisce per amplificare le criticità e i complessi problemi attuativi presentati dalla normativa in oggetto;
   anche varie categorie professionali, quali Consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati (note indirizzate agli organi di Governo e all'Agenzia, prot. 13322 del 5 dicembre 2014 e prot. 924 del 28 gennaio 2015, quest'ultima inviata con specifico riferimento all'amplificazione data dalla trasmissione dello spot radiotelevisivo sopra citato alle criticità già segnalate), Consiglio nazionale del notariato (Nota prot. U-SPG-201-3475 dell'11 dicembre 2014, indirizzata all'Ufficio legislativo-finanze e all'Agenzia, con specifico riferimento all'ambiguità del messaggio veicolato dallo spot televisivo), Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati (Nota indirizzata agli organi di governo e all'Agenzia, prot. 553/GE/df del 30 gennaio 2015, inviata in seguito alla trasmissione dello spot televisivo) hanno formalmente rappresentato notevoli perplessità circa l'attuabilità e la coerenza delle disposizioni in oggetto –:
   alla luce di quanto sopra esposto, quali iniziative, di carattere normativo, intenda adottare per modificare ed integrare la vigente disciplina in oggetto, al fine di scongiurare possibili e significative ricadute negative anche in termini di gettito fiscale, erariale e locale, conseguenti all'attuale formulazione della normativa. (4-10113)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

catasto

professioni tecniche

campagna di sensibilizzazione