ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08105

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 380 del 24/02/2015
Trasformazioni
Trasformato il 15/07/2015 in 5/06064
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2015
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2015
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/02/2015
Stato iter:
15/07/2015
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/03/2015

SOLLECITO IL 08/07/2015

TRASFORMA IL 15/07/2015

TRASFORMATO IL 15/07/2015

CONCLUSO IL 15/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08105
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Martedì 24 febbraio 2015, seduta n. 380

   SILVIA GIORDANO, MANTERO, TOFALO, MICILLO, SIBILIA, LUIGI GALLO, COLONNESE, GRILLO, LOREFICE e PISANO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'azienda ospedaliera universitaria OO.RR «San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona» di Salerno con la deliberazione del direttore generale n. 1030 del 27 novembre 2014 ha approvato il «regolamento per la disciplina dell'orario di lavoro del personale dipendente»;
   l'articolo 7 di sopra citato regolamento disciplina l'istituto del lavoro straordinario stabilendo il limite massimo annuo individuale di lavoro straordinario in 180 ore annue per tutti i dipendenti. Tale limite può essere ulteriormente superate solo previa autorizzazione della direzione aziendale e nel rispetto di un contingente massimo del 5 per cento del personale in servizio e comunque non oltre il limite individuale di 250 ore annue. In sede di contrattazione decentrata possono essere individuate limitate aree/o servizi aziendali per le quali diviene indispensabile garantire i livelli essenziali di assistenza – che, a seguito del blocco del turn over, presentano evidenti carenze di organico – anche attraverso il superamento dei predetti limiti, fatto salvo la preventiva e totale applicazione di tutti gli altri strumenti contrattuali, se previsti nel CCNL di categoria. Le prestazioni devono essere preventivamente comandate dal dirigente responsabile; il comando contestuale o successivo è ammesso esclusivamente nei casi in cui le prestazioni siano imposte da situazioni di emergenza od urgenza (ad esempio nei servizi sanitari in cui occorra disporre la prosecuzione turno o la copertura di turni scoperti per l'assenza improvvisa del lavoratore, come la malattia). La disposizione deve contenere l'indicazione delle attività da svolgere, delle giornate e degli orari nonché l'opzione del dipendente per il recupero o il pagamento;
   le modalità di prestazione del lavoro straordinario, così come specificato nel decreto commissariale n. 23 del 2013, sono da eseguirsi nel rispetto delle disponibilità presenti nel relativo fondo contrattuale e del budget assegnato alla struttura di appartenenza con le connesse modalità di fruizione dei riposi compensativi o recupero orario;
   in data 11 febbraio 2015, al direzione amministrativa e sanitaria dell'azienda ospedaliera universitaria OO.RR. «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona» di Salerno emanava una circolare (prot. N. 4183/2015) con cui è stato stabilito che nessun dipendente possa superare le 40 ore mensili di straordinario e che «qualsiasi ulteriore necessità di superare il predetto limite individuale di 40 ore per eventi eccezionali ed imprevedibili deve essere autorizzata preventivamente dalla Direzione Strategica previa motivata relazione del responsabile richiedente»;
   la predetta circolare è la conseguenza di una verifica trimestrale dell'azienda al IV trimestre 2014 e di un'analisi dei dati dello straordinario pagato a favore del personale dipendente nel periodo gennaio-novembre 2014, da cui è emerso che «diverse unità di personale, soprattutto del ruolo tecnico, hanno percepito emolumenti per prestazioni straordinarie aggiuntive in palese violazione delle norme contrattuali e di legge nonché di qualsiasi ragionevole esigenza e sfuggendo a qualsiasi controllo da parte degli uffici a ciò deputati»;
   nella circolare della direzione amministrativa e sanitaria dell'azienda ospedaliera e universitaria si evidenzia anche che in particolare, 257 dipendenti (pari all'11,5 per cento del totale del personale di comparto a tempo indeterminato) hanno superato il tetto delle 500 ore pro capite/anno;
   da fonti di stampa del 17 febbraio 2015 – riportando il contenuto della circolare, parla di una spesa sanitaria di circa 4 milioni di euro e di dipendenti «scoperti» ad aver svolto 18 ore di lavoro consecutivo;
   il direttore generale dell'azienda sanitaria, Vincenzo Viggiani, ancora sul Mattino del 17 febbraio 2015, afferma che fermo restando le carenze di personale determinate dal blocco del turn over occorre un intervento, in quanto alcuni sforamenti non sono giustificabili;
   le disposizioni dell'atto aziendale 4183/2015 sono state al centro di un incontro durato circa cinque ore tra il direttore amministrativo del Ruggi, Salvatore Guetta, e le organizzazioni sindacali interne, convocato d'urgenza il 16 febbraio 2015;
   l'incontro si è concluso con la sospensione di suddetto regolamento fino a marzo 2015;
   per i sindacati l'applicazione rigorosa dei contenuti nel documento avrebbe significato di fatto, bloccare le attività di interi reparti dei 5 plessi. A causa della carenza di personale medico, infermieristico e ausiliario, solo il ricorso allo straordinario consente la copertura dei turni;
   nonostante il ricorso al lavoro straordinario ci sono strutture che lavorano a ritmo ridotto, come ad esempio le sale operatorie del plesso di Mercato San Severino dell'ospedale Ruggi d'Aragona, attive solo sei ore al giorno invece di dodici proprio per l'impossibilità di disporre di personale a sufficienza;
   le associazioni sindacali di categoria denunciano che la mancata assunzione di nuovo personale rischia di degenerare in nuova crisi la prossima estate, quando occorrerà garantire i turni di ferie e l'unica soluzione possibile sarà la riduzione dei posti letto;
   vi è inoltre un problema di ricorrente affollamento al pronto soccorso ospedaliero. L'Ordine dei medici di Salerno ricorda che da gran tempo insiste sulla necessità di adeguare gli spazi del pronto soccorso e si interroga su quali sono i veri motivi per cui non si sono ancora completati i lavori già appaltati, oltre alla necessità di integrare il personale medico e infermieristico;
   l'azienda sanitaria ha attualmente una carenza d'organico di circa 300 unità;
   la procura di Salerno ha aperto una indagine sugli straordinari del personale sanitario dell'azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. L'azienda salernitana ha sforato il tetto del fondo destinato agli straordinari con una spesa di 7 milioni e mezzo di euro nel 2014, attestandosi prima nella classifica stilata dalla regione Campania;
   ancora il direttore generale Vincenzo Viggiani, interpellato dal quotidiano La Città di Salerno in data 17 febbraio 2015, non ha escluso l'esistenza di una inchiesta della procura di Salerno sulla questione degli straordinari al Ruggi;
   a parere degli interroganti l'azienda, che si vanta di essere il fiore all'occhiello della sanità salernitana, ha tante ombre grigie da chiarire. Si sono spesi milioni e milioni di euro per appalti e ristrutturazioni che ancora non sono state ultimate. Così come si ricorre troppo facilmente all'utilizzo di consulenze con compensi raddoppiati rispetto a quanto avrebbero dovuto percepire. Le denunce dei sindacati sugli appalti degli ultimi anni non hanno portato ancora a nessun risultato. In compenso, l'azienda continua a registrare una carenza organica di oltre 300 unità, tra operatori socio-sanitari e assistenti sociosanitari;
   con queste conseguenze: il centro trasfusionale, dal prossimo marzo, non potrà garantire più le urgenze e le emergenze se non vengono autorizzati gli straordinari; la sala operatoria di ortopedia è chiusa per allagamento; la terapia iperbarica rischia di chiudere dal prossimo mese per carenza di tecnici. In medicina d'urgenza manca l'operatore ausiliario e c’è un solo Oss per ogni turno, mentre in pediatria si è costretti a ricorrere a rientri pomeridiani –:
   di quali elementi disponga il Ministro, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, in relazione a quanto esposto in premessa con particolare riguardo all'asserito sforamento del fondo contrattuale legato agli straordinari e all'eventuale nesso di causalità tra la carenza di organico e le carenze igienico-sanitarie dei reparti;
   quali iniziative di competenze si intendano adottare per ovviare al blocco del turn over di fronte ad uno spopolamento di risorse interne nei vari reparti;
   se, alla luce dei fatti esposti in premessa, non ritenga necessario assumere ogni ulteriore iniziativa per assicurare i livelli essenziali di assistenza e la stabilità finanziaria della sanità campana.
(4-08105)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ore straordinarie

professione sanitaria

orario di lavoro