ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06519

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 314 del 21/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: AGOSTINELLI DONATELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2014
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/10/2014

SOLLECITO IL 19/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06519
presentato da
AGOSTINELLI Donatella
testo presentato
Martedì 21 ottobre 2014
modificato
Mercoledì 22 ottobre 2014, seduta n. 315

   AGOSTINELLI, BUSINAROLO, FERRARESI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
da fonti stampa (il Messaggero-Marche del 17 ottobre 2014) si apprende che in data 15 ottobre 2014 il giudice per le indagini preliminari di Macerata ha disposto il sequestro preventivo di due impianti per la produzione di energia elettrica alimentati a biogas da digestione anaerobica di sostanze vegetali, entrambi di proprietà del gruppo Viridis Energia, in località Loro Piceno (Vbiol) e Corridonia (Vbio2);
dalle medesime fonti stampa (si veda il Messaggero-Marche del 17 ottobre 2014), si apprende che il presidente della società, nella persona del dottor Paolo Pesaresi ed il suo amministratore delegato dottor Claudio Gigli si sono opposti con fermezza ed in modo ostruzionistico all'esecuzione del summenzionato decreto di sequestro, mentre l'ingegnere della Viridis nominato custode giudiziale si è reso irreperibile;
in seguito all'inottemperanza al provvedimento del Gip che imponeva lo spegnimento dell'impianto da parte del responsabile dell'ARPAM Servizio Aria, dottor Massimo Marchegiani, la procura di Macerata disponeva la nomina in sua vece del comandante della pertinente caserma dei vigili del fuoco (Messaggero-Marche del 17 ottobre 2014);
da fonti stampa (il Messagero-Marche del 18 ottobre 2014) risulta altresì che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, stia procedendo con l'emanazione di un decreto ad hoc al fine di sanare gli illeciti contestati dalla procura di Macerata;
i limiti sulle emissioni di carbonio organico totale (COT) pari a 150 mg/Nm3 (Allegato I parte III punto I.3.a) alla Parte V del decreto legislativo n. 152 del 2006, secondo i rilievi dell'ARPAM, risulterebbero superati di quasi 9 volte (sentenza del Consiglio di Stato sez. V n. 3316 del 2 luglio 2014);
il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con apposito parere n. DVA 2012-0025033 del 10 ottobre 2012, ha già avuto modo chiarire che nella misurazione dei valori di emissione in atmosfera riferiti ai COT, si debba procedere nella sua complessità al lordo della parte metanigena (Consiglio di Stato sez. V sentenza n. 3316 del 2 luglio 2014);
gli impianti a biogas presenti sul territorio nazionale hanno l'onere di operare in conformità con quanto disposto dalla parte II, sezione 6, dell'allegato X della Parte V del decreto legislativo n. 152 del 2006, nonché con le pertinenti direttive dell'Unione europea (Consiglio di Stato sentenza sez. V n. 3316 del 2 luglio 2014);
gli impianti sequestrati, erano in funzione in assenza di titolo abilitativo, poiché i relativi provvedimenti autorizzatori rilasciati dalla regione Marche erano stati annullati con sentenze del TAR Marche n. 214 del 7 luglio 2014 e 215 del 7 luglio 2014, nonché con sentenza n. 4730 del 22 settembre 2014 del Consiglio di Stato Sez. IV;
a parere delle interroganti l'introduzione con legge o atto avente forza di legge di una norma che dovesse contemplare lo scorporamento della parte metanigena dalla misurazione delle emissioni di COT, innalzando i valori massimi per le altre sostanze rientranti nella summenzionata definizione (ad esempio, formaldeide, idrocarburi policiclici e altri) risulterebbe una inopportuna e inaccettabile legge «ad personam», in palese violazione dei disposti costituzionali di eguaglianza ed imparzialità che il Governo è tenuto a rispettare, oltre a costituire una grave ingerenza nell'operato della magistratura che, adempiendo ai propri doveri, è intenta nel perseguimento di eventuali reati; inoltre si porrebbe chiaramente in contrasto le norme già citate e le pertinenti direttive dell'Unione europea, arrecando un grave pericolo alla salute delle popolazioni esposte a tali emissioni;
secondo quanto dichiarato dal presidente della Viridis Energia, dottor Paolo Pesaresi (http://www.cronachemaceratesi.it), poiché la tecnologia utilizzata da tutti gli altri impianti a biogas operanti sul territorio marchigiano è la medesima tecnologia degli impianti oggetto del sequestro cautelativo, anche questi starebbero operando in violazione di legge;
la tutela ambientale risulta essere materia esclusiva dello Stato;
tali impianti godono di consistenti incentivi pubblici erogati dallo Stato italiano per mezzo del Gestore dei servizi elettrici (GSE), consistenti nella cosiddetta «tariffa onnicomprensiva» –:
se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare intenda smentire che sia allo studio un'iniziativa che porterebbe a sanare gli illeciti contestati e, in caso siano fondate le notizie riportate dalla stampa, se intenda evitare di assumere iniziative in tal senso;
se non ritengano doveroso segnalare la questione al GSE, al fine di consentire l'immediata cessazione della elargizione dei contributi pubblici e la rifusione di eventuali somme già erogate in favore di impianti a biogas contra legem;
come sia possibile che dei soggetti privati, secondo quanto si apprende dalla stampa, abbiano notizia di atti del Governo e/o ministeriali ancora in itinere e quindi non ancora adottati e conseguentemente non accessibili neanche ai parlamentari. (4-06519)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

direttiva comunitaria

licenza edilizia

industria elettrica