Legislatura: 17Seduta di annuncio: 276 del 31/07/2014
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2014 BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2014 TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2014 DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2014 SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2014 BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 31/07/2014 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 19/12/2015 VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
SOLLECITO IL 21/10/2015
RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/12/2015
CONCLUSO IL 19/12/2015
D'INCÀ, PETRAROLI, BRUGNEROTTO, TOFALO, DA VILLA, SPESSOTTO e BUSINAROLO. —
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
. — Per sapere – premesso che:
in data 28 febbraio 2013 su disposizione della procura di Venezia la Guardia di finanza ha tratto in arresto, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata all'evasione delle imposte mediante emissione e utilizzo di fatture false, l'amministratore delegato dell'impresa di costruzioni ingegner E. Mantovani spa, ingegner Piergiorgio Baita, il dottor Nicolò Buson, responsabile amministrativo della stessa impresa, l'ex segretaria dell'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan, Claudia Minutillo, ora amministratore delegato di Adria infrastrutture, e il signor William Colombelli, presidente della società sanmarinese Bmc Broke;
il 12 luglio 2013, l'ex presidente e direttore generale del consorzio Venezia Nuova, ingegner Giovanni Mazzacurati, dimessosi dalla carica il 28 giugno 2013, è stato tratto agli arresti domiciliari insieme ad altre 7 persone con l'accusa di turbativa d'asta, nel corso di una operazione condotta dalla Guardia di finanza nei confronti del consorzio Venezia Nuova e di numerose società consorziate, impegnate nei lavori di costruzione del MOSE;
nell'ordinanza di custodia cautelare il gip Alberto Scaramuzza definisce l'indagine che coinvolge l'ingegner Giovanni Mazzacurati come «affine ma distinta» a quella che vede già coinvolto l'ingegner Piergiorgio Baita;
in data 17 giugno 2014 «Il Fatto Quotidiano», pubblicava un articolo in relazione alle indagini della Procura suesposte, ponendo in evidenza il fatto che in relazione ai brevetti del Mose sviluppati a spese dello Stato ma detenuti dalle imprese, la società padovana Fip Industriale spa controllata dalla famiglia Chiarotto e quindi dall'Impresa Mantovani (una delle principali imprese del Consorzio Venezia Nuova impegnate nella realizzazione del Mose), ha registrato a suo nome il brevetto per le cerniere delle paratoie mobili, le gigantesche cerniere necessarie alla movimentazione delle paratoie del Mose, il sistema di barriere mobili a protezione della laguna di Venezia;
in data 11 ottobre 2013 «Edilizia e Territorio» de Il Sole 24 Ore pubblicava un articolo sull'amministratore delegato di Fip Industriale (Padova) Mauro Scaramuzza e un funzionario della stessa impresa, Achille Soffiato, arrestati su disposizione della direzione distrettuale antimafia della procura di Catania con la pesantissima accusa di «concorso esterno in associazione mafiosa» per aver collaborato con un clan locale che avrebbe messo gli occhi sulla costruzione della tangenziale di Caltagirone, in Sicilia. Un'opera appaltata dall'Anas, di 8,7 chilometri e del costo di 112 milioni di euro. Nell'inchiesta sono coinvolti anche alcuni funzionari Anas –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti suesposti, quali iniziative intenda attuare, per quanto di competenza, per la tutela dei brevetti appartenenti allo Stato, se ritenga di assumere iniziative, per quanto di competenza, per accertare eventuali responsabilità e nel caso agire nei confronti degli autori e con quali modalità, e se intenda mettere fine a tale disinvolta gestione della spesa per le opere statali;
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere iniziative per revocare, in via cautelativa e sino a compimento delle indagini, il contratto con la società FIP Industriale spa anche in merito alla registrazione del brevetto delle cerniere delle paratoie mobili. (4-05753)
Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame, per quanto di competenza, si rappresenta quanto segue.
Da una ricerca effettuata presso la banca dati della Direzione generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio italiano brevetti e marchi, al 24 settembre 2015, emergerebbe che gli interroganti sembrerebbero riferirsi al brevetto numero 1391253 del 1o dicembre 2011, di cui risulta richiedente la Fip industriale Spa e inventore Chiaretto Renato. Tale brevetto ha come oggetto: «struttura di collegamento di un elemento meccanico ad un altro elemento posizionato su elementi di fondazione subacquea».
La domanda, sottoposta positivamente all'esame di ricerca di anteriorità presso l'ufficio europeo dei brevetti (Epo), ha avuto un rapporto totalmente positivo con riferimento ai presupposti di registrazione del brevetto e conseguentemente i competenti uffici non potevano che concedere il titolo brevettuale in questione.
Nel fascicolo presso la citata direzione non risultano documenti inviati da qualsiasi tribunale che evidenzino contenziosi in corso.
Da un'ulteriore ricerca sulla banca dati dell'Epo (espacenet) non si evince che la domanda sia stata estesa a livello europeo o internazionale (pct).
Dalle informazioni assunte presso la società Invitalia, ente gestore della misura di incentivo «Brevetti + e Brevetti + 2», la Fip industriale Spa non risulta aver presentato domanda di finanziamento a valere su entrambe le misure.
In relazione al primo quesito si evidenzia quanto prescritto all'articolo 119, comma 1, del codice della proprietà industriale (di seguito cpi) e precisamente: «Dinnanzi l'Ufficio italiano brevetti e marchi si presume che il richiedente sia titolare del diritto alla registrazione oppure al brevetto e sia legittimato ad usarlo», di conseguenza non si hanno elementi sufficienti per porre in essere azioni di rivendica sul brevetto de quo della Fip industriale Spa così come richiesto dagli interroganti.
La Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico: Simona Vicari.
EUROVOC :societa'
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