ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04990

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 237 del 30/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 30/05/2014
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 30/05/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/05/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 30/05/2014
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 30/05/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 30/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 30/05/2014
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 30/05/2014
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 04/06/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/03/2015
Stato iter:
17/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/03/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/10/2014

SOLLECITO IL 23/10/2014

SOLLECITO IL 29/10/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 17/03/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/03/2015

CONCLUSO IL 17/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04990
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Venerdì 30 maggio 2014, seduta n. 237

   DE LORENZIS, L'ABBATE, COLONNESE, SILVIA GIORDANO, TOFALO, SPESSOTTO e DE ROSA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   secondo diverse fonti stampa, recentemente nei territori dei comuni di Tricase e Alessano, in provincia di Lecce, sono state scoperte dagli uomini della Guardia di finanza, alcune discariche e depositi di rifiuti in esercizio tra gli anni ottanta e novanta, attualmente esaurite e mai bonificate, ricoperte solamente da del terriccio e secondo le diverse testimonianze raccolte, sembrerebbe che in quelle discariche sia stato smaltito illecitamente anche materiale pericoloso;
   i siti in questione sono situati in corrispondenza del tracciato della futura strada statale 275 «Maglie-Leuca» in relazione alla quale l'interrogante ha già presentato interrogazione in data 4 novembre 2013 (interrogazione a risposta in Commissione n. 5-01147), ma ancora priva di risposta;
   l'intervento della Guardia di finanza è giunto dopo l'apertura di un fascicolo da parte della procura di Lecce, a seguito di una segnalazione della Corte dei Conti che sta svolgendo indagini di natura contabile sulla strada statale 275;
   nel novembre 2013 il comune di Tiggiano, ha disposto analisi dell'acqua di falda attraverso i pozzi in prossimità della discarica di Alessano, sui risultati, il commento dei media è emblematico «da alcuni campioni di acqua prelevati in zona è stata rilevata la presenza di tracce di diossina. Questo è l'unica cosa che al momento si sa, visto che le bocche restano cucite. Non si conosce in che misura eventuali inquinanti siano presenti, se e di quanto eventualmente superino le soglie previste dalla legge, se, insomma, la situazione sia tale da dover richiedere decisioni ad hoc oppure se si possa stare tranquilli. Si va con i piedi di piombo, com’è ovvio. E senza creare allarmismi di alcun tipo» – e ancora – «l'ultimo pozzo ispezionato è a distanza di quasi 2 km. E qualche anomalia sarebbe emersa, perché non si avrebbero valori via via più contenuti man mano che ci si allontanata dalla ex discarica e ciò fa drizzare le antenne, tanto da chiedersi se ci sia un nesso di causalità o se il fenomeno sia da attribuire ad altro e se riguardi solo quella zona o buona parte del Capo di Leuca»;
   sempre a detta della stampa, a seguito dei risultati delle analisi, il sindaco del comune di Tiggiano, insieme a quello di Alessano e Tricase, avrebbe inviato una lettera al prefetto; contestualmente, il dossier del comune di Tiggiano sarebbe stato inviato ad asl, arpa regione Puglia e acquisito anche dai finanzieri delegati alle indagini;
   da diverso tempo, comitati cittadini, approfondendo la documentazione inerente la strada statale 275, e constatando diversi aspetti da cui scaturiscono legittimi e giustificati dubbi e perplessità in merito all'assegnazione ed esecuzione dell'opera, nonché per diversi problemi ambientali, chiedono l'azzeramento definitivo dell'intero progetto della strada statale 275 in quanto apertamente viziato sin dalla genetica fase del conferimento di incarico in sub appalto senza gara a soggetto privo di titoli e le scoperte di cui sopra confermano la totale carenza di valutazioni idrogeologiche in fase preliminare e definitiva, e richiedono il recupero delle somme erogate per i compensi della progettazione a soggetto privo di titoli ed il loro utilizzo per la bonifica dei siti inquinati individuati sotto il nuovo percorso (circa cinque milioni di euro) –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti sopra riportati e quali iniziative abbiano già assunto o intendano intraprendere, in merito a quanto esposto;
   se i Ministri interrogati intendano acquisire elementi sullo stato dei luoghi, anche per il tramite del Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, e in particolare, circa il rispetto del decreto ministeriale n. 471 del 1999 con particolare riferimento alle discariche descritte in premessa;
   se i Ministri interrogati non ritengano opportuno attivarsi, nei limiti delle loro competenze, per sospendere le attività della costruzione della strada statale 275, permettendo i dovuti approfondimenti di carattere ambientale almeno lungo tutta la tratta della futura statale 275 ed eventualmente, in caso di contaminazione, la bonifica del territorio coinvolto. (4-04990)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 17 marzo 2015
nell'allegato B della seduta n. 393
4-04990
presentata da
DE LORENZIS Diego

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, occorre preliminarmente osservare che le problematiche ivi affrontate esulano dalla competenza istituzionalmente attribuita a questo Ministero, per cui tutti i necessari elementi conoscitivi sono stati acquisiti nell'ambito di una apposita istruttoria e forniti, nella quasi totalità, dalla competente prefettura – ufficio del Governo di Lecce.
  L'ammodernamento della strada statale n. 275 – Santa Maria di Leuca, è inserito nel primo programma delle infrastrutture strategiche di cui alla «Legge Obiettivo» n. 443 del 2001.
  In particolare, con delibera n. 92 del 20 dicembre 2004 il CIPE ne aveva approvato il progetto preliminare e, con delibera n. 76 del 31 luglio 2009, il progetto definitivo; quest'ultimo, prevedeva l'adeguamento della «statale», nel tratto da Maglie a Santa Maria di Leuca, a due corsie per ogni senso di marcia (categoria B del decreto ministeriale 5 novembre 2011) per uno sviluppo complessivo di circa 40 chilometri, nonché lo stanziamento dei fondi necessari per la realizzazione dell'intervento, pari a 287,7 milioni di euro.
  I lavori di ammodernamento avrebbero riguardato le attuali strade statali 16 e 275, da Maglie fino a Montesano Salentino, per circa 18 chilometri, mentre il restante tratto, fino a Santa Maria di Leuca, era previsto fosse realizzato su nuova sede.
  Nel 2010, tuttavia, la regione Puglia, il comune di Alessano e le associazioni Italia nostra e Legambiente, hanno chiesto ad ANAS di modificare il progetto al fine di ridurre l'impatto ambientale dell'infrastruttura nel tratto tra Alessano e Santa Maria di Leuca, mediante la realizzazione di una strada-parco, con una sola corsia per senso di marcia, in sostituzione della strada di categoria B «extraurbana principale» prevista nell'approvato progetto definitivo.
  ANAS, effettuate le pertinenti e necessarie valutazioni, ha ritenuto di poter soddisfare tale richiesta e, in data 3 marzo 2011, si è pervenuti alla firma di un accordo tra la medesima ANAS, la regione Puglia e la provincia di Lecce con il quale si è definito di apportare al progetto, nel tratto dalla strada provinciale 210 a Santa Maria di Leuca, nel tratto finale dell'intervento lungo circa 7 chilometri, le seguenti modifiche:
   riduzione del numero delle corsie da 4 a 2, cioè una per senso di marcia;
   sostituzione del viadotto San Dana con una galleria artificiale;
   abbassamento del profilo stradale in ampi tratti, in maniera tale da sostituire i rilevati con trincee;
   realizzazione di dettagli costruttivi e di interventi di mitigazione per ottimizzare l'inserimento nel paesaggio della nuova strada.

  Il progetto esecutivo, conforme all'accordo sottoscritto il 3 marzo 2011, è, ad oggi, in fase di approvazione.
  Tanto premesso, per quanto attiene alle modalità di acquisizione da parte di ANAS del progetto preliminare e di quello definitivo, è stato riferito che in data 27 dicembre 1994 con delibera n. 339 il SISRI (Consorzio per lo sviluppo industriale e dei servizi reali alle imprese), oggi ASI, ha incaricato la società PROSAL di redigere sia il progetto di massima che quello esecutivo per la realizzazione dell'opera in questione.
  La convenzione sottoscritta il 30 gennaio 2002, con la quale è stata regolamentata l'acquisizione dei progetti da parte di ANAS, aveva previsto che solo dopo aver ottenuto il finanziamento venisse riconosciuta al consorzio SISRI una somma non superiore all'1,5 per cento dell'importo dei lavori come contributo per le attività di progettazione nonché, considerata la complessità dell'intervento, un rimborso spese non superiore allo 0,4 per cento del valore delle opere per le attività cartografiche, le indagini geognostiche e ambientali.
  Nel successivo 2011, la Commissione europea aveva richiesto chiarimenti al nostro Paese circa le modalità di affidamento dei menzionati servizi di progettazione, al fine di accertare eventuali violazioni della normativa comunitaria e, in particolare, del rispetto delle procedure di evidenza pubblica per la scelta del contraente affidatario.
  A seguito delle informazioni fornite da ANAS, dal Ministero delle infrastrutture e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, la Commissione europea aveva disposto l'archiviazione della pratica.
  Per quanto concerne i ripetuti episodi di sversamento illecito di rifiuti in alcune zone del Salento, è stato sottolineato che in relazione alla forte preoccupazione destata nella popolazione della provincia dalle dichiarazioni rilasciate a suo tempo dal pentito Carmine Schiavone – concernenti, si ricorderà, presunti accordi tra la camorra napoletana e la sacra corona unita per lo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi nel territorio salentino – la prefettura di Lecce, in data 27 novembre 2013, ha presieduto un incontro, convocato d'intesa con il Presidente della provincia, alla presenza degli assessori regionali all'ambiente e alle attività produttive, del procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Lecce, dei dirigenti provinciali di ARPA e del dipartimento di prevenzione dell'ASL, nonché dei sindaci dei comuni che sarebbero stati interessati dai citati episodi illeciti.
  Nel corso dell'incontro, veniva confermato l'impegno da parte della procura a realizzare una precisa mappatura di tali siti – includendovi quelli ulteriori comunque segnalati all'attenzione dello stesso organo inquirente – in costante collaborazione con l'Assessorato regionale all'ambiente. Lo stesso Assessorato, peraltro, aveva manifestato la disponibilità a finanziare eventuali bonifiche, ove fosse risultato necessario a seguito degli esiti delle indagini.
  Nella medesima circostanza, la prefettura di Lecce aveva invitato gli amministratori locali ad esercitare le proprie competenze nei rispettivi territori, provvedendo al ripristino dei luoghi interessati dagli abbandoni dei rifiuti oltre che al controllo delle eventuali aziende edili nello smaltimento degli inerti conformemente alle indicazioni stabilite dalla vigente normativa.
  È stato precisato, altresì, che i rappresentanti delle associazioni di cittadini e dei comitati presenti avevano espresso particolare soddisfazione per il rigore metodologico adottato e dalla sensibilità dimostrata dalle istituzioni pubbliche in tale occasione, dichiarando la loro piena disponibilità a collaborare con tutti gli enti coinvolti per garantire la tutela dell'ambiente e, di conseguenza, il diritto alla salute della popolazione salentina.
  Quale immediato risultato di tale concertazione, è stato riferito, a titolo d'esempio, che proprio la procura, attraverso l'attività delegata alla Guardia di Finanza, in data 3 e 14 aprile 2014, aveva individuato nei territori dei comuni di Tricase e Alessano le due discariche interrate richiamate dagli interroganti, nelle quali venivano rinvenuti rifiuti solidi urbani, ingenti quantità di ritagli di pellame provenienti da industrie calzaturiere, tracce di materiale ferroso e di ritagli tessili, nonché rifiuti ospedalieri e tracce di pneumatici.
  Per tali aree, in particolare, che avrebbero un'estensione esigua (complessivamente 21.400 metri quadrati) rispetto alla intera superficie interessata dal progetto di ammodernamento della strada statale 275, l'autorità giudiziaria ha ipotizzato un reato ambientale (articoli 256-257 del decreto legislativo n. 152 del 2006) e ne ha disposto il sequestro. Le competenti autorità (procura della pubblica di Lecce, guardia di Finanza e agenzia regionale per l'ambiente) stanno proseguendo le indagini a conclusione delle quali dovrebbero essere stabilite le modalità per provvedere alla conseguente bonifica.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete stradale

costruzione stradale

deposito dei rifiuti