Legislatura: 17Seduta di annuncio: 230 del 16/05/2014
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2014 COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2014 GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2014 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2014 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2014
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/05/2014 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/05/2014 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/05/2014
SOLLECITO IL 04/11/2014
SOLLECITO IL 13/11/2014
SOLLECITO IL 22/01/2015
SOLLECITO IL 21/10/2015
VACCA, DEL GROSSO, COZZOLINO, LUIGI GALLO, MARZANA e SIMONE VALENTE. –
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
sabato 3 maggio 2014, nello stadio Olimpico di Roma, si è giocata la finale di Coppa Italia tra la squadra di calcio del Napoli e quella della Fiorentina;
come ampiamente riportato dalla diretta tv e da tutti i mezzi di informazione, la partita è iniziata 45 minuti in ritardo rispetto all'orario previsto;
le cronache della diretta Rai raccontano in maniera chiara quanto accaduto: «un tifoso del Napoli a nome di tutta la tifoseria ha detto giochiamo, si gioca; e, infatti, le autorità stanno tornando indietro perché la curva ha detto SI, giochiamo»;
in un secondo momento si scopre che il tifoso del Napoli, che a nome di tutta la curva ha detto sì, è Gennaro De Tommaso, detto Genny «a carogna» con un curriculum di tutto rispetto: destinatario di Daspo, ha alle spalle vari precedenti giudiziari tra cui un arresto per droga; è, inoltre, figlio di Ciro De Tommaso, considerato affiliato al clan camorristico dei Misso;
è evidente che le autorità, attraverso l'interlocuzione del capitano del Napoli Marek Hamsik, hanno, di fatto, concordato l'avvio della gara con il capo ultras partenopeo, visto che la curva azzurra pretendeva che la partita non venisse disputata a causa del ferimento di un tifoso del Napoli;
a queste considerazioni ha già risposto il questore di Roma, Massimo Mazza, precisando che non c’è stata alcuna trattativa con gli ultras del Napoli e che non si è mai pensato di non far giocare la partita, aggiungendo che è stato solo accordato al capitano del Napoli di informare i tifosi, su richiesta di questi, sulle condizioni di salute del ferito in quanto tra gli ultrà si erano diffuse notizie che davano per morto il tifoso ferito nel pomeriggio, smentendo, quindi, ogni tipo di trattativa;
mercoledì 7 maggio 2014 il Ministro dell'interno Angelino Alfano ha informato il Parlamento sui gravi episodi verificatisi in occasione della finale di Coppa Italia presso lo Stadio Olimpico di Roma;
l'informativa urgente del Ministro dell'interno non ha risposto agli interrogativi posti da tutti gli italiani che hanno visto quanto accaduto allo stadio Olimpico attraverso la diretta televisiva riguardo alla presunta trattativa con la tifoseria del Napoli –:
quali siano le motivazioni che hanno ritardato l'inizio della finale di Coppa Italia tra il Napoli e la Fiorentina;
per quale motivo i responsabili dell'ordine pubblico abbiano preferito concordare e informare i tifosi del Napoli nelle modalità sopra esposte, invece di trovare altre forme di comunicazione meno legittimanti dei diktat delle tifoserie, come ad esempio lo speakeraggio dello stadio. (4-04847)
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