ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04593

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 216 del 22/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: ANZALDI MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARBONE ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/04/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/04/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 28/04/2014
Stato iter:
28/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2016

CONCLUSO IL 28/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04593
presentato da
ANZALDI Michele
testo di
Martedì 22 aprile 2014, seduta n. 216

   ANZALDI, CARBONE e BURTONE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la zona industriale ricadente nel territorio dei comuni di Priolo, Melilli, Augusta, Siracusa, Solarino e Floridia è stata dichiarata «ad elevato rischio di crisi ambientale» con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 novembre 1990;
   lo stesso provvedimento viene motivato, tra l'altro, dalla circostanza che l'area in oggetto è «esposta ad un continuo rilascio di notevoli quantità di sostanze inquinanti» e che la stessa risente più direttamente delle ricadute degli inquinanti atmosferici;
   da tempo i cittadini di Siracusa anche attraverso il loro sindaco denunciano i superamenti di inquinanti provenienti dagli impianti della zona industriale;
   ancora oggi si continuano ad istituire inefficaci tavoli tecnici in prefettura;
   da decenni il territorio ricadente nell'area ad elevato rischio di crisi ambientale è monitorato da una rete della provincia, del CIPA e dell'ENEL, nonché vi sono codici di autoregolamentazione per le industrie petrolchimiche ed energetiche, per ridurre in caso di superamento da parte di SO2, NOx, O3;
   da anni ormai non si verificano superamenti di SO2, NOx ed O3 a causa dei cambiamenti di combustibili usati nei cicli produttivi e anche a causa del processo di dismissione di diversi impianti;
   si ritiene pertanto giunto il momento di avviare un'azione di monitoraggio di alcune particolari sostanze tra cui, il benzene, il toluene, xilene mercaptani H2S, IPA. PM 2.5 ancora oggi parzialmente o affatto monitorati dalla rete di rilevamento;
   è assolutamente necessario e improcrastinabile che l'ente pubblico ARPA cominci a rilevare le emissioni dei singoli impianti, mettere in rete i dati a disposizione dei cittadini per una adeguata azione di tutela dell'ambiente e di trasparenza finalizzata anche alla individuazione di eventuali responsabili in caso di dati non conformi alle previsioni di legge;
   lo stesso direttore dell'ARPA di Siracusa è stato costretto recentemente ad ammettere che la rete di rilevamento dell'inquinamento atmosferico non è adeguatamente rispondente ai requisiti disposti dalla normativa vigente;
   nella provincia di Siracusa esistono 3 reti di rilevamento interconnesse fra di loro, una di proprietà dell'ENEL (ora dismessa), una della provincia regionale e l'altra del CIPA (proprietà e gestione delle industrie);
   appare evidente che l'associazione CIPA vive una forte contraddizione in quanto è allo stesso tempo «controllore e controllato» e con una gestione che lascia alquanto perplessi;
   lo stesso presidente in sede di riunione in prefettura ha posto l'accento sui limiti di efficienza della stessa rete, sia in termini di manutenzione che di investimenti e di ammodernamento della stessa per consentirgli di essere a norma;
   il piano di risanamento ambientale dell'area a rischio di Siracusa-Priolo-Augusta decreto del Presidente della Repubblica del 17 gennaio 1995 – già all'inizio faceva rilevare nella scheda «razionalizzazione della rete di monitoraggio della qualità dell'aria» che la rete appariva carente sia per la localizzazione sia per la carente manutenzione e gestione della strumentazione;
   nella stessa scheda, infatti, si faceva notare che la distribuzione territoriale delle centraline appariva solo parzialmente adeguata, troppo limitata nell'area posta a ridosso degli insediamenti ESSO-ENEL AUGUSTA, dove le simulazioni modellistiche mostrano un massimo relativo di ricaduta a terra;
   in queste ultime settimane l'ENEL (Centrale Archimede di Priolo Gargallo) che aveva dismesso le proprie centraline sul rilevamento della qualità dell'aria a causa della riconversione dell'impianto a ciclo combinato, ha manifestato la propria disponibilità a installare 3 centraline per il rilevamento di altri inquinanti;
   questa potrebbe essere l'occasione per introdurre un'azione di effettivo monitoraggio di un'area di un'area che risulta scoperta –:
   quali iniziative intende intraprendere il Ministro per far adeguare alle norme di legge la rete di rilevamento dell'inquinamento atmosferico nell'area dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale;
   se non intenda verificare, nell'area del petrolchimico, l'attuazione del piano di risanamento ambientale e il rispetto delle specifiche AIA;
   se non intenda altresì aggiornare ed adeguare il piano di risanamento ambientale del polo petrolchimico di Siracusa-Priolo-Augusta così come previsto dallo stesso decreto del Presidente della Repubblica del 17 gennaio 1995 imponendo limiti maggiormente restrittivi in difesa dell'ambiente in base alle citare previsioni di legge. (4-04593)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 28 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 710
4-04593
presentata da
ANZALDI Michele

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare, si evidenzia che nel sito di bonifica di interesse nazionale (SIN) di Priolo, rispetto alla superficie totale delle aree a terra (pari a oltre 5.800 ettari, le attività di caratterizzazione delle matrici ambientali sono state completate per oltre il 47 per cento (2.760 ettari). Le conferenze di servizi tenutesi presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare hanno approvato progetti di bonifica per oltre il 13 per cento (733 ettari), ed è in corso l'istruttoria per un ulteriore 5 per cento (269 ettari) della superficie totale del SIN, mentre per l'8 per cento (460 ettari) il procedimento è stato ritenuto concluso. Si sottolinea inoltre che sono in stato avanzato di realizzazione i procedimenti di bonifica relativi alle aree dismesse destinate alla reindustrializzazione (215 ettari).
  Le aree a mare, in particolare i tratti tra la rada di Augusta e il porto di Siracusa e tra il Porto Grande e il Porto Piccolo di Siracusa, sono state caratterizzate. Per quanto riguarda la rada di Augusta – unica area con rilevanti criticità ambientali – la Regione Siciliana ha in corso di stesura il progetto degli interventi sui sedimenti, secondo quanto previsto nel nuovo accordo di programma siglato in data 25 giugno 2015.
  L'area a mare prospiciente lo stabilimento ex-Eternit, nella quale fu riscontrato un esteso deposito di materiali contenenti amianto, è stata bonificata con l'utilizzo esclusivo di fondi pubblici per un importo di oltre 20 milioni di euro.
  Le matrici suolo, sottosuolo e acque di falda delle aree di pertinenza delle maggiori realtà industriali presenti all'interno del SIN, (3 raffinerie, 2 impianti di chimica integrata, 3 centrali elettriche, 1 cementeria, 2 cave di estrazione materiali, 1 inceneritore ed 1 deposito di stoccaggio prodotti petroliferi) sono state caratterizzate e, ove siano risultate contaminate o potenzialmente tali, sono stati avviati interventi di messa in sicurezza di emergenza e/o bonifica. In particolare i suoli e sottosuoli dell'area dell'inceneritore sono risultati conformi ai limiti di legge.
  Si fa presente altresì che, in relazione alle ceneri di pirite presenti nelle aree dei campi sportivi dei comuni di Priolo e di Augusta, il campo sportivo «San Foca» è stato bonificato, rinnovato e restituito al comune di Priolo in data 10 settembre 2012.
  La Regione Siciliana è stata sollecitata a concludere i lavori di bonifica del Campo sportivo «ex Feudo», già in avanzato stato di realizzazione.
  Circa la discarica sita nel comune di Augusta, località campo sportivo «Fontana», la conferenza di servizi decisoria del 3 giugno 2014 ha deliberato che la realizzazione del capping superficiale (conforme al decreto legislativo n. 36 del 2003) potesse essere avviata.
  L'accordo di programma quadro del SIN di Priolo, sottoscritto in data 25 giugno 2015, ha finanziato interamente il suddetto intervento di capping. In data 6 maggio 2015 la Regione Siciliana – Ufficio del genio civile di Siracusa – ha approvato in linea tecnica, il progetto delle opere di capping da porre a base di gara di appalto.
  In merito ai progetti eseguiti nel SIN di Priolo, si rileva, tra l'altro, che si sono conclusi i progetti di bonifica dell'area del nuovo impianto di trattamento delle acque di falda, inaugurato nel 2011, e della centrale termoelettrica di Augusta dell'Enel. Inoltre, la società Syndial sta completando il progetto di bonifica dei terreni a sud del Vallone della Neve, per una superficie di circa 185 ettari, aree da destinarsi alla reindustrializzazione.
  Occorre inoltre specificare che, nell'ambito della verifica dello stato di attuazione dei provvedimenti di autorizzazione integrata ambientale (Aia) e del rispetto delle prescrizioni ivi contenute, è attribuito all'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) il ruolo di autorità di vigilanza e controllo sulle Aia di competenza statale e a questo Ministero quello di autorità competente ad adottare misure cautelari.
  Nella fattispecie, si segnala che le installazioni presenti nell'area oggetto di interrogazione e soggetti all'Aia di competenza statale, sono le seguenti:
   Isab srl, «Raffinerie Impianti Sud e Nord» di Priolo Gargallo;
   Air Liquide Italia Produzione S.r.l. di Priolo Gargallo;
   Impianto Igcc Isab S.r.l. di Priolo Gargallo;
   Centrale Erg Power srl – Nuove Centrali Impianti Nord di Priolo Gargallo;
   Versalis S.p.A. per la produzione di prodotti chimici organici di base;
   Enel Produzione S.p.A. – Centrale «Archimede» di Priolo Gargallo;
   Enel Produzione S.p.A. – Centrale di Augusta;
   lo stabilimento Sasol s.p.a, di Augusta per la produzione di prodotti chimici di base (detersivi);
   la Raffineria Esso Italiana S.r.l. di Augusta.

  In particolare, va rilevato che le installazioni sopra riportate sono dotate di Aia, e controllate da Ispra e che, allo stato attuale, per nessuna delle installazioni è stata adottata alcuna diffida per inottemperanza alle prescrizioni dell'Aia.
  Pare altresì opportuno rilevare che, successivamente al rilascio dell'Aia, per tutte le menzionate installazioni sono stati avviati i procedimenti di riesame al fine di adeguare le prescrizioni a sviluppi intervenuti nell'assetto dell'impianto o nelle migliori tecniche poste a riferimento a livello comunitario.
  Al riguardo, si segnala che la competente direzione generale del Ministero, al fine di facilitare e promuovere l'accesso all'informazione ambientale e la partecipazione del pubblico, provvede alla pubblicazione on-line, tramite la specifica area del sito web del Ministero consultabile al link http://aia.minambiente.it., di tutti gli atti inerenti gli esiti dei controlli.
  Si segnala altresì la recente approvazione della legge 28 giugno 2016 n. 132 che istituisce un sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, finalizzato ad armonizzare da un punto di vista qualitativo e quantitativo le attività delle agenzie sul territorio, nonché a realizzare un sistema integrato di controlli coordinati dall'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
  Attraverso un Sistema nazionale a rete in cui un ruolo strategico è attribuito a Ispra, e con i cosiddetti «Lepta», ovvero i livelli essenziali delle prestazioni ambientali cui dovranno adeguarsi le agenzie, si attua un vero e proprio ripensamento dell'attuale sistema, fino ad oggi scandito da una diversità di approcci da regione a regione e da una grande frammentarietà che indeboliva di fatto la protezione dell'ambiente.
  Altre importanti novità introdotte dal provvedimento sono il sistema informativo nazionale ambientale e la rete dei laboratori accreditati, volti a rafforzare dunque in maniera evidente la trasparenza e la qualità scientifica dei controlli.
  In ogni caso, si evidenzia che questo Ministero monitora costantemente l'impatto regolatorio delle normative di settore, valutando il raggiungimento delle finalità degli atti normativi, nonché gli effetti prodotti su cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
  L'analisi richiede il ricorso alla consultazione dei diversi portatori di interessi, in modo da raccogliere dati e opinioni da coloro sui quali la normativa in esame ha prodotto i principali effetti.
  Lo scopo è quello di ottenere, a distanza di un certo periodo di tempo dall'introduzione di una norma, informazioni sulla sua efficacia, nonché sull'impatto concretamente prodotto sui destinatari, anche al fine di superare le criticità operative che dovessero emergere e valutare possibili revisioni della disciplina in vigore.
  Quanto riferito testimonia che le problematiche rappresentate dagli interroganti sono tenute in debita considerazione da parte di questo Ministero, il quale ha provveduto, e provvederà per il futuro, alle attività e valutazioni di competenza in materia con il massimo grado di attenzione, tenendosi informato e svolgendo un'attività di monitoraggio, anche al fine di valutare un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SIRACUSA - Prov,SICILIA

EUROVOC :

impatto ambientale

rischio sanitario

inquinamento atmosferico

industria chimica

agente inquinante dell'atmosfera

riduzione delle emissioni gassose

industria energetica

ente pubblico

amministrazione locale

protezione dell'ambiente