ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04553

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 214 del 17/04/2014
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/02211
Firmatari
Primo firmatario: VALENTE SIMONE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 17/04/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 17/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI delegato in data 17/04/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04553
presentato da
VALENTE Simone
testo di
Giovedì 17 aprile 2014, seduta n. 214

   SIMONE VALENTE, BATTELLI e BRESCIA. — Al Ministro per gli affari regionali. — Per sapere – premesso che:
   la danza sportiva italiana comprende oggi oltre 100.000 iscritti, 5.000 maestri e 1.000 scuole di ballo con un fatturato che si aggira intorno ai 2 milioni di euro l'anno; la Federazione italiana danza sportiva (FIDS) è l'unica Federazione riconosciuta dal CONI per organizzare e disciplinare lo sport della danza; tale riconoscimento è stato ottenuto con delibera 1355 del 26 giugno 2007, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, punto c dello Statuto del Coni nonché in applicazione a quanto previsto dall'articolo 15 comma 3 e 4 del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242 e successive modifiche e integrazioni;
   nel febbraio 2011 la Fids viene commissariata dalla Giunta nazionale del Coni a causa di una serie di inchieste avviate in seguito ad una denuncia con la quale veniva segnalata una serie di irregolarità avvenute in una competizione di danza sportiva svolta a Rimini tra il maggio e il giugno 2010; le persone coinvolte (tra queste si segnalano l'ex presidente federale della Fids, un consigliere federale, giudici e tecnici di gara) furono accusate di associazione a delinquere finalizzata ad alterare in maniera fraudolenta le competizioni di danza agonistica su tutto il territorio nazionale attraverso la manipolazione delle gare federali. Si trattava di un vero e proprio sistema criminoso (definito danzopoli) perfettamente strutturato e basato su competizioni truccate, risultati manipolati e giudici corrotti che tendeva a favorire determinati atleti a svantaggio di altri;
   a seguito di quanto accaduto, la federazione è stata protagonista secondo gli interrogati di una condotta omissiva e dilatoria che si è manifestata, in particolare, in un mancato adempimento delle normative contenute negli articoli 79 e 66 dello Statuto federale i quali contemplano rispettivamente l'incompatibilità al contestuale esercizio di insegnante tecnico e ufficiale di gara e le modalità nonché i criteri di nomina del personale arbitrale sia nelle gare federali che in quelle autorizzate;
   ma ciò che desta maggiore preoccupazione è quella che agli interroganti appare un'inspiegabile inerzia da parte del Coni che in simili evenienze avrebbe dovuto applicare l'articolo 23, comma 3, del proprio statuto che disciplina l'attività di indirizzo e controllo sulle federazioni sportive nazionali;
   si rileva che durante la gestione commissariale della Fids, avvenuta dall'8 febbraio 2011 al 14 luglio 2012, i rappresentanti degli organi di gestione hanno continuato a regolamentare la nomina degli ufficiali di gara designando giudici ad libitum, nonostante l'allora commissario straordinario Luca Pancalli avesse invitato gli ufficiali di gara a sottoscrivere una «dichiarazione d'impegno etico deontologico», sottoponendo gli stessi al rispetto degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000 relativamente al rilascio di false attestazioni e dichiarazioni mendaci. Sulla stessa linea, Pancalli si è adoperato al fine di favorire la corretta composizione delle giurie per ogni singola categoria e classe di gara, stilando una serie di principi comportamentali cui erano sottoposte le giurie; al fine di assicurare, infatti, la massima trasparenza nelle procedure relative alle competizioni veniva previsto, tra le altre cose, l'impegno dei giudici a non giudicare propri allievi ed effettuare, ove possibile, la rotazione delle giurie nei diversi turni di gara;
   tuttavia, nonostante la predisposizione di questi atti ad opera del commissario straordinario ben poco è cambiato;
   durante il suo periodo di amministrazione, il commissario ha preso in considerazione solo la separazione delle carriere (disposta nella delibera del commissariamento per risolvere il problema del conflitto di interessi di cui all'articolo 80 dello statuto) senza considerare la regolamentazione della designazione del personale arbitrale, che invece era all'epoca ed è ancora oggi la chiave di volta per abbattere le irregolarità esistenti e conseguentemente risolvere il problema fondamentale della correttezza e genuinità dei risultati di ogni gara;
   nel mese di ottobre 2013 è stata, inoltre, costituita una Commissione paritetica composta da due membri consulenti del Coni e due membri rappresentanti del Fids con lo scopo di verificare la conformità dello statuto e dei regolamenti Fids ai princìpi fondamentali del Coni e di valutare complessivamente l'attuale normativa statutaria e regolamentare della Fids: ad oggi non risulta che l'operato della Commissione abbia generato dei particolari benefici;
   la grave condotta dilatoria ed omissiva di Fids e Coni di non aver voluto sanare la situazione esistente in tutte le gare ha leso e continua a ledere l'interesse giuridicamente tutelato di tutti gli atleti; ed il Coni che avrebbe dovuto vigilare rigorosamente, (ignorando le ripetute contestazioni e denunce) ha espresso invece parere di conformità del nuovo Rasf (Regolamento attività sportiva federale) alla normativa Coni dando il via al Regolamento Gare Fids per la stagione sportiva 2013-2014 che proroga per l'ennesima volta la regolamentazione della nomina del personale arbitrale di cui all'articolo 66 dello Statuto federale, al 31 dicembre 2015 per le gare federali e al 31 dicembre 2018 per le gare autorizzate;
   al fine di pervenire, pertanto, al riassetto dell'intero sistema attraverso l'emanazione da parte della Fids e l'approvazione del Coni di una serie organica di provvedimenti, tra i quali quelli relativi al regolamento tecnico, al regolamento arbitrale e alla separazione delle carriere di cui rispettivamente agli articoli 65, 66 e 79 dello statuto, è necessario non ricadere negli stessi errori di valutazione;
   posta l'importanza nonché il ruolo che riveste tale disciplina sportiva è necessario assicurare un sistema sano di garanzie, privo di condizionamenti e idoneo a tutelare tutti gli atleti che in ogni competizione sportiva hanno il diritto di essere giudicati secondo criteri di responsabilità, trasparenza ed imparzialità;
   per abbattere tale gravissima situazione (che si protrae ormai da anni pur in presenza di provvedimenti disciplinari, di radiazione, di un procedimento penale e di un commissariamento durato 18 mesi) occorre un intervento forte e risolutivo. Coni e Fids in questi anni sono stati sommersi da richieste di ottemperanza, denunce e diffide e da ultimo anche i loro rispettivi presidenti, Malagò e Zanblera sono stati investiti della questione da più atleti che reiteratamente gli hanno rappresentato la grave situazione di illegalità di tutte le gare –:
   in che maniera intendano i Ministri interrogati richiamare il Coni, nella persona del suo Presidente Giovanni Malagò, al rispetto rigoroso dell'articolo 23, comma terzo, dello stesso statuto Coni in situazioni come quella descritta in premessa.
(4-04553)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

COMITATO OLIMPICO NAZIONALE ITALIANO ( CONI )

EUROVOC :

organizzazione sportiva

giochi olimpici

arti dello spettacolo

manifestazione sportiva