ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04055

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 192 del 18/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/06/2014

SOLLECITO IL 21/10/2015

SOLLECITO IL 22/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04055
presentato da
D'INCÀ Federico
testo di
Martedì 18 marzo 2014, seduta n. 192

   D'INCÀ, DA VILLA, BRUGNEROTTO, COZZOLINO, ROSTELLATO e SPESSOTTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   i trasporti pubblici sia locali che nazionali sono fondamentali per lo sviluppo economico dei territori e necessitano di essere potenziati e migliorati, soprattutto nei territori a forte richiamo turistico ed economico;
   nella tratta ferroviaria «Calalzo-Ponte nelle Alpi-Padova» il numero dei disagi e dei disservizi ha registrato un continuo aumento nel corso degli ultimi anni dovuti a soppressioni di treni, sistematici ritardi, sovraffollamento dei passeggeri e presenza di molteplici episodi di mancato funzionamento dei passaggi a livello, rendendo così gravosi gli spostamenti per numerosissimi studenti e pendolari e ricucendo le potenzialità di sviluppo turistico dell'intera area bellunese delle Dolomiti;
   la suddetta tratta ferroviaria è gestita da Trenitalia s.p.a. e da R.F.I (Rete ferroviaria italiana), in base ad un contratto di servizio;
   il presidente della regione Veneto Zaia ha già espresso la volontà di mettere a gara il servizio affidato a Trenitalia e lo stesso assessore regionale ai trasporti Renato Chisso chiede l'assunzione di responsabilità da parte della società erogatrice del servizio;
   l'Unione europea, nel suo Libro bianco, indica come uno degli obiettivi fondamentali da conseguire entro il 2050 il trasferimento dalla gomma alla rotaia della maggior parte del trasporto di medie distanze e dei passeggeri, riservando il trasporto individuale agli ultimi chilometri di una tratta da effettuare con veicoli puliti;
   il decreto-legge «Salva Italia» del Governo Monti (decreto-legge 201 del 2011) prevede di destinare, già a decorrere dall'anno 2013, risorse statali al trasporto pubblico locale;
   a linea Belluno-Calalzo, che serve sia la tratta Venezia-Calalzo che la tratta Padova-Calalzo, è da tempo interrotta per lavori all'altezza del comune di Perarolo, a circa 15 chilometri nord di Calalzo, impedendo un agevole collegamento con il Cadore e le Dolomiti;
   il 7 marzo 2014 si è tenuto presso la sala consiliare di Ponte nelle Alpi (Belluno) un incontro del «tavolo provinciale della mobilità» a cui hanno partecipato amministratori, rappresentanti di categorie e cittadini che hanno concordato di inoltrare le seguenti richieste alla regione e alle autorità competenti:
    a) linea Conegliano-Belluno-Calalzo: coincidenze garantite:
     è necessaria la garanzia delle coincidenze di ritorno, da Conegliano a Belluno e da Belluno a Calalzo, da rispettare anche in caso di ritardi superiori ai 5 minuti;
     è assolutamente imprescindibile la coincidenza degli ultimi treni con destinazione Belluno e Calalzo;
     è indispensabile che ci siano treni attrezzati al trasporto di biciclette;
     viene richiesta una coppia di treni diretti quotidiana, integrata la sera del venerdì, il sabato e la domenica da ulteriori coppie di diretti ai fini turistici;
    b) coordinamento orari Trenitalia+Dolomitibus:
     richiesta di intervento a regione, provincia prefettura di Belluno, affinché si metta in atto al più presto la revisione degli orari di «Dolomitibus» per coordinare le corse con gli orari dei treni;
     è richiesta l'istituzione del biglietto unico gomma-rotaia;
     è necessario, in seconda battuta, creare una progettazione delle stesse corse in modo da rendere complessivamente più efficace il trasporto pubblico. Devono essere chiaramente individuati i soggetti responsabili e competenti per tale progettazione dal momento che Trenitalia s.p.a. e Dolomitibus non possono certo agire senza avere un indirizzo politico e le necessarie risorse;
    c) bilancio regionale: potenziamento delle linee da Monte belluna a Calalzo e da Conegliano a Calalzo:
     richiesta alla regione di mettere a bilancio fondi aggiuntivi per nuovo materiale rotabile diesel e per la manutenzione e potenziamento delle infrastrutture di linea e delle stazioni;
    d) linea Belluno – Calalzo: interruzione linea per lavori a Perarolo, a 15 chilometri da Calalzo:
     si chiede il proseguimento delle corse da Belluno fino a Longarone, considerato che la linea Belluno-Calalzo, che serve sia la tratta Venezia-Calalzo che la tratta Padova-Calalzo, è interrotta per lavori all'altezza del comune di Perarolo, a circa 15 chilometri nord di Calalzo. Si fa presente che tali percorsi prevedono già una rottura di carico a Belluno;
     è richiesta l'attivazione di coppie di treni regolari Belluno-Longarofie durante il periodo di chiusura della tratta, anche con il temporaneo prolungamento della linea Padova-Belluno (riducendo così il disagio del cambio) o con convogli ad hoc. In base alle informazioni emerse dagli intervenuti, tale soluzione si deve considerare tecnicamente fattibile oltre che assolutamente necessaria per evitare problemi di congestione del traffico gomma nonché di sicurezza dei diversi utenti della strada;
     si chiede, tramite la prefettura, un report quindicinale di RFI sullo stato di avanzamento dei lavori;
     si chiede alla regione di sostenere, anche mediaticamente, l'uso del treno sulla linea Venezia-Calalzo e Padova-Calalzo perché la temporanea chiusura non si trasformi in una ulteriore perdita di utenti. Rispetto a tali ipotesi, è inaccettabile il disimpegno della regione a risolvere i problemi della linea ferroviaria Belluno-Calalzo –:
   se il Ministro sia a conoscenza di quanto sopra esposto;
   se il Ministro intenda assumere, per quanto di competenza, iniziative per reperire maggiori risorse e per concordare, in sede di Conferenza Stato-regioni, un piano di sviluppo del trasporto ferroviario per l'efficientamento, la sicurezza ed il miglioramento della gestione del suddetto servizio, di cui Trenitalia s.p.a. è responsabile;
   se e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per potenziare, di concerto con le regioni interessate, le suddette reti ferroviarie, che necessitano interventi urgenti di adeguamento dell'infrastruttura esistente, ed in particolare per la rete ferroviaria «Calalzo-Ponte nelle Alpi- Padova e Calalzo-Ponte nelle Alpi-Treviso», vista l'attuale ridotta funzionalità in un territorio che ospita le Dolomiti, patrimonio dell'UNESCO, valutando anche possibili collegamenti futuri con la Valsugana, la Pusteria e con la costituenda rete delle piccole ferrovie delle Alpi. (4-04055)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PADOVA,PADOVA - Prov,VENETO, TREVISO - Prov,VENETO

EUROVOC :

trasporto ferroviario

rete ferroviaria

prestazione di servizi

regione alpina