ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02750

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 128 del 29/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 29/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02750
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Venerdì 29 novembre 2013, seduta n. 128

   SPESSOTTO, DA VILLA, TERZONI, BENEDETTI, MICILLO, DE LORENZIS, ROSTELLATO, COZZOLINO, MANNINO, DE ROSA, D'INCÀ, BRUGNEROTTO e NICOLA BIANCHI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   durante la seduta dello scorso 8 novembre, il Comitato Interministeriale per la programmazione economica – CIPE – ha dato il via libera alla costruzione dell'autostrada Orte-Mestre, infrastruttura la cui realizzazione è stata parimenti annunciata dal Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, nel corso della conferenza stampa, prima dell'ultimo Consiglio dei ministri; in tale sede, la nuova autostrada è stata definita dal Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta come «uno dei più importanti nodi stradali del nostro Paese» atteso da molto tempo;
   come noto, il soggetto promotore dell'opera risulta essere, insieme ad Anas, il consorzio guidato dalla Gefip Holding SA, società controllata da Vito Bonsignore e formata da la Banca Carige Spa, l'Efibanca Spa, l'Egis Projects Sa, ILI Autostrade Spa MEC Srl Scetaroute Sa, Technip Italy Spa e Transroute International Sa;
   l'autostrada Orte-Mestre è stata classificata opera strategica dalla delibera CIPE n. 121 del 2001 e automaticamente inserita nel Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL), approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo del 2001. Il suddetto decreto del Presidente della Repubblica, in ottemperanza alla direttiva 2001/42/CE, prescrive la valutazione ambientale strategica (Vas) sul PGTL, Vas che risulta non essere stata ancora effettuata;
   la mancata sottoposizione a vas del Piano generale dei trasporti genera, nel caso della Orte Mestre, ulteriori riflessioni, rilevato che la nuova infrastruttura coinvolge numerosi siti classificati come SIC e ZPS, quali le Valli di Comacchio, il Parco del Delta del Po, la Laguna sud di Venezia, la Riviera del Brenta, le Valli del Mezzano e le foreste Casentinesi negli appennini centrali. Inoltre, risulta all'interrogante, che la nuova autostrada interverrebbe sul territorio attraversato con cemento e soluzioni «pesanti», considerato che un terzo del percorso è costituito da viadotti e ponti, il 16 per cento da gallerie (quattro), 246 chilometri tra cavalcavia (20) e sottovie, 83 svincoli, 15 aree di servizio, con una conseguente movimentazione del terreno pari a 34 milioni di metri cubi;
   il Ministero dell'ambiente ha posto in consultazione la strategie di adattamento territoriale agli effetti dei cambiamenti climatici. Il V Report Ipcc (Intergovemmental panel on climate change), di cui sono state anticipate ampie parti, evidenzia, tra l'altro, condizioni ecosistemiche radicalmente peggiorate, come attestate d'altra parte anche dai rapporti della Agenzia europea dell'ambiente;
   in particolare, il Rapporto di valutazione dell'Ipcc (AR4-WGII) del 2007 nonché il recente rapporto dell'Agenzia Europea dell'ambiente (European environment agency, EEA) «Climate change, impacts and vulnerability in Europe 2012 – An indicator-based report» del 2012, hanno evidenziato come, nei prossimi decenni, la regione Europea, ed in particolare la regione del Mediterraneo, dovrà far fronte ad impatti particolarmente negativi dei cambiamenti climatici, i quali, combinandosi agli effetti dovuti alle pressioni antropiche sulle risorse naturali, fanno proprio della regione del Mediterraneo una delle aree più vulnerabili d'Europa (EEA, 2012);
   in tale direzione vanno anche i documenti «Adaptation in Europe» (EEA, 201,3) e «Guiding principles for adaptation to climate change in Europe» (2010), dal Libro bianco della Commissione europea «L'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo» (EC, 2009) e dal pacchetto di informazioni che ha accompagnato la Strategia europea di adattamento, di recente adozione e, in particolare, il documento «Guidelines on developing adaptation strategies» (EC, 2013a,c,d);
   come noto, la nuova autostrada Orte-Mestre, i cui lavori dovrebbero iniziare tra due anni per terminare nel 2020, econosciuta anche con il nome di Romea-Commerciale e coprirà una tratta di 380 chilometri, attraverso 5 regioni italiane (Lazio, Umbria, Toscana, Emilia, Veneto), 11 province e 48 comuni, ed avrà un costo complessivo di 9,8 miliardi di euro, 2 miliardi e 600 milioni in più di quelli inizialmente preventivati dal CIPE;
   risulta all'interrogante che il progetto preliminare dell'autostrada Orte-Mestre, inserita a suo tempo tra gli interventi strategici, era stato stralciato dall'elenco delle grandi opere dallo stesso CIPE, l'anno scorso, a causa della mancanza dei fondi necessari per procedere alla sua realizzazione;
   tale infrastruttura, che presenta un prospetto finanziario a lunghissimo termine, sarà ora affidata in concessione per 50 anni e verrà realizzata integralmente in regime di project financing; i futuri realizzatori beneficeranno inoltre della prima applicazione della legge per la defiscalizzazione delle opere di project financing, con un credito di imposta, quantificabile in circa 2 miliardi di euro, riconosciuto su Ires, Irap e Iva e valido per 15-20 anni;
   tale defiscalizzazione per investimenti in infrastrutture, in accordo con quanto previsto dall'articolo 18 della legge n. 183 del 2011 e dalle Linee guida del CIPE per la sua applicazione, viene concessa per investimenti in opere di project financing, dove risulta certa la non sostenibilità del piano economico finanziario;
   la società proponente è inoltre titolare di concessione di contratto di partenariato pubblico privato e, ai sensi della legislazione sui project bond, è idonea all'emissione degli stessi, i quali fruiscono di corposi benefici fiscali sia in termini di tassazione degli interessi per i sottoscrittori che per la società che li emette;
   stando a quanto riportato dai comitati cittadini presenti sul territorio, i dati del traffico commerciale che interessa la Romea sarebbero crollati dal 2008 del 30 per cento circa, a causa della crisi economica; la strada statale 309 Romea registrerebbe attualmente livelli di traffico bassissimi (circa 15-18 mila veicoli al giorno), inferiori a quelli della SR 11 Brentana e quindi considerati tali da non poter giustificare la costruzione di un nuovo tracciato autostradale di circa 400 chilometri le cui previsioni dei flussi di traffico sarebbero, alla luce di questi dati, inattendibili e sovrastimati;
   il progetto preliminare della Mestre-Orte approvato dal CIPE non prevede la messa in sicurezza dell'attuale strada statale Romea che, come riportato dai rilevamenti statistici dell'ACI e ISTAT, risulta essere la strada più pericolosa d'Italia, secondo i parametri relativi al numero di incidenti stradali per chilometro e al numero di morti per incidente;
   i cittadini-automobilisti che fino ad oggi hanno viaggiato gratuitamente sul quel tragitto, dovranno ora contribuire, per 50 anni, con il pagamento di pedaggi autostradali alla società concessionaria dell'opera;
   solo in Veneto il tracciato dell'autostrada e lungo circa 125 chilometri e attraversa parchi regionali, Siti di interesse Comunitario (SIC) e Zone di protezione Speciale (ZPS), oltre a siti di grande pregio naturalistico quali la laguna di Venezia, la zona archeologica della Riviera sud, le valli di Comacchio e il Parco del Delta del Po, con un consumo di suolo stimato di oltre 331 ettari;
   è di questi giorni la notizia che decine di comitati cittadini locali, istituzioni, movimenti e organizzazioni, oltre a diverse realtà del Veneto coinvolte dal tracciato, stanno manifestando il loro dissenso alla costruzione della grande opera Orte-Mestre, giudicata ad impatto ambientale devastante per il loro territorio –:
   se i Ministri interrogati possano chiarire i motivi che sottendono alla concessione di una defiscalizzazione pari a 1,8 miliardi di euro a favore di una cordata di imprenditori e banchieri, dal momento che sia l'analisi economica costi-benefici sia l'analisi finanziaria costi-ricavi per la nuova autostrada Orte-Mestre mostrano entrambi valori chiaramente positivi e quindi in contrasto con le previsioni dettate dall'articolo 18 della legge n. 183 del 2011 e dalle linee guida del CIPE che, come riportato in premessa, concedono la defiscalizzazione in caso di accertata non sostenibilità dei piano economico e finanziario;
   se i Ministri non ritengano necessario, alla luce di quanto esposto in premessa, sottoporre alla vas il Piano generale dei trasporti e della logistica (PGTU), come previsto dal Dpr 13 marzo 2001 e tenuto conto dei peggioramenti complessivi di natura eco sistemica certificati dai Report di Ipcc e EEA;
   quando e come i Ministri interrogati intendano adempiere alle indicazioni contenute nei documenti comunitari citati in premessa e relativi alla strategia da adottare nei confronti degli effetti dei cambiamenti climatici rilevato che in Italia, allo stato attuale, non esiste ancora un riferimento univoco, specifico e completo che consenta di valutare tali effetti sui trasporti e che le risposte ai cambiamenti climatici dovrebbero essere date, in primo luogo, privilegiando l'ottimizzazione delle reti esistenti rispetto alla realizzazione di nuove e grandi opere ed effettuando una valutazione ponderata degli standard di efficienza delle infrastrutture rispetto alla loro funzionalità;
   se i Ministri interrogati considerata l'attuale situazione della finanza pubblica italiana, non intendano prevedere un limite di partecipazione pubblica al finanziamento dell'opera Orte-Mestre, rilevato che tra quota Anas, defiscalizzazione e probabile emissione di project bond, l'onere pubblico assumerebbe proporzioni assai elevate, in misura ancora maggiore nei confronti di una holding come la Gefip SA che ha sede giuridica in Belgio;
   se i Ministri siano altresì a conoscenza delle mobilitazioni di cittadini, associazioni, comitati e forze politiche che stanno protestando contro la realizzazione della nuova Orte-Mestre nei rispettivi territori di appartenenza, coinvolti nel tracciato, e se e quali azioni intendano intraprendere per raccogliere debitamente le loro istanze;
   se i Ministri interrogati non ritengano necessario e oltremodo urgente intervenire sul tracciato dell'attuale strada statale n. 309 Romea, prevedendo opere di messa in sicurezza, potenziamento delle infrastrutture esistenti e riqualificazine del territorio, atte a migliorare la viabilità sull'arteria;
   se i Ministri interrogati possano altresì fornire dati certi relativi all'entità dei traffici prevedibili sulla nuova tratta Orte-Mestre e chiarire a quale interesse strategico nazionale corrisponderebbe la costruzione della nuova tratta, alla luce della registrata bassa domanda di trasporto commerciale e degli attuali flussi di traffico della strada Romea, come riportati in premessa. (4-02750)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

politica comunitaria dell'ambiente

riserva naturale

Veneto

holding

infrastruttura economica

mercato del trasporto

rete stradale