ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02215

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 99 del 17/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02215
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Giovedì 17 ottobre 2013, seduta n. 99

   D'UVA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   in data 4 settembre 2013, presso l'aula del Senato, è stata illustrata la mozione n. 29 circa i rischi derivanti da dissesto idrogeologico, attraverso la quale si chiedeva l'impegno del Governo per una rinnovata azione politica basata sulla logica della prevenzione, che predisponesse una seria strategia nazionale per la riqualificazione ecologica dei fiumi e, allo stesso tempo, che venisse individuato un meccanismo finanziario capace di generare risorse certe e promuovendo un piano straordinario di manutenzione diffusa del territorio nell'ambito di una revisione del patto di stabilità interno;
   nella stessa data l'assemblea approvava, al termine della discussione che ha seguito l'illustrazione della mozione n. 29, un ordine del giorno unitario, l'ordine del giorno G1, che impegna il Governo a prevedere, nell'ambito della legge di stabilità, risorse aggiuntive da destinare alla prevenzione e alla manutenzione del territorio ovvero ad assumere iniziative perché l'utilizzo di risorse destinate alla prevenzione del rischio idrogeologico sia escluso dal saldo finanziario rilevante per il rispetto del patto di stabilità e prevedendo l'istituzione di un Fondo nazionale per la difesa del suolo;
   lo stesso ordine del giorno G1 del 4 settembre 2013, così come accolto dal Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Cirillo, prevedeva l'impegno del Governo ad effettuare interventi finalizzati a una maggiore integrazione della pianificazione urbanistica con le opere di difesa del suolo e dando celere esecuzione al piano straordinario previsto nella scorsa legislatura per il quale era stata stanziata la cifra di 2,5 miliardi di euro;
   un'azione politica diretta alla difesa del suolo, ovvero l'insieme dei provvedimenti e delle normative che cercano di prevenire le cause che conducono ad un dissesto idrogeologia di un determinato territorio o di una determinata zona, non può non prendere in considerazione il fenomeno naturale dell'erosione costiera;
   il fenomeno dell'erosione costiera, ai quali l'Italia è particolarmente soggetta dati i suoi 7.569 chilometri di litorale costiero, interessa attualmente il 42 per cento dei comuni e può avere conseguenze di notevole entità dal momento che un'erosione lenta e costante di un tratto di costa può determinare una situazione di instabilità che, in occasione di un evento traumatico e di notevole intensità, potrebbe manifestarsi in maniera particolarmente distruttiva;
   tale fenomeno, secondo uno studio condotto da Legambiente, raggiunge punti di particolare intensità nella regione siciliana, la quale rappresenta una delle regioni più colpite dal fenomeno con circa il 28 per cento di costa soggetta a erosione che i numerosi interventi tampone approvati dai comuni nel corso degli ultimi anni non hanno fatto che indebolire ulteriormente;
   sempre secondo l'associazione Legambiente in questi anni sono stati utilizzati decine di milioni di euro di fondi europei destinati alla messa in sicurezza delle coste senza mai intervenire sulle cause dell'erosione, tentando di difendere case e strade realizzati dove non potevano sorgere e con spese di milioni di euro per interventi non solo inutili, ma spesso dannosi, come la realizzazione di barriere frangiflutti piuttosto che provvedere, quando non possono risolversi le cause che hanno causato il fenomeno erosivo, al ripascimento delle coste;
   tali interventi di ripascimento del litorale siciliano sono già stati positivamente valutati dallo stesso Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dal momento che, per combattere il fenomeno erosivo nel tratto di costa tra i comuni di Donnalucata e Cava d'Aliga (Ragusa), ha provveduto al finanziamento di 1,5 milioni di euro, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giornale di Sicilia, per la costruzione di n. 17 pennelli trasversali da inserire lungo il tratto di costa congiuntamente a un'operazione di ripascimento delle spiagge attraverso l'utilizzo di sabbie naturali prelevate da cave autorizzate;
   tra i litorali della regione siciliana più interessati dal processo erosivo si trovano i comuni di Gioiosa Marea, Brolo e Capo d'Orlando, le cui coste hanno visto una sostanziale riduzione degli apporti solidi fluviali, incremento delle erosioni nelle zone sottoflutto delle opera di difesa eseguite per far fronte in via temporanea a situazioni di emergenze locale e costruzione di infrastrutture a ridosso e finanche sopra il tratto di spiaggia;
   il tratto di litorale siciliano ricadente nel comune di Gioiosa Marea (Messina), in località S. Giorgio, è stato interessato nel corso degli ultimi anni da intensi fenomeni di erosione costiera, i quali hanno costretto le amministrazioni locali a urgenti provvedimenti a difesa del tratto di costa soggetta ad evidente stato di arretramento costiero;
   a tale scopo, nell'ambito del programma operativo regionale Sicilia 2000/2006 per la tutela integrata delle aree costiere, è stato ammesso a finanziamento il «Progetto dei lavori urgenti a difesa costiera del litorale ricadente in località San Giorgio, nel Comune di Gioiosa Marea (Messina)» per un importo complessivo pari a quasi 4 milioni di euro, e approvato ufficialmente nell'anno 2002;
   il primo lotto del progetto viene ultimato nell'agosto 2005 con la relativa messa in sicurezza solamente di una parte del tratto di costa soggetto a fenomeni erosivi e sottoposto a intervento di tutela, con interventi di ricostruzione del tratto di spiaggia attraverso il metodo del ripascimento, già favorevolmente accolto da importanti studi sulle erosioni costiere e dalla stessa Legambiente, al termine del già citato studio, che lo indicava quale soluzione possibile del fenomeno erosivo in Italia;
   l'intervento realizzato e completato nell'agosto 2005, per la ricostruzione del tratto di spiaggia della costa in località San Giorgio, nel comune di Gioiosa Marea (ME), associava alla tecnica del ripascimento l'apposizione di limitate scogliere stabilizzatrici in massi naturali, intervento che con efficacia non solamente si limitava a riportare la linea di costa alla sua posizione originaria, ma riusciva a raggiungere un raggio ancor più ampio, con eccellenti risultati facilmente riscontrabili;
   il primo lotto correttamente realizzato ha interessato, come già evidenziato, il solo tratto ovest del litorale eroso, mentre per la prosecuzione del tratto est della spiaggia è stato predisposto il secondo lotto dei lavori di difesa costiera, progetto che si sarebbe così inserito nella richiesta di finanziamento nel POR.;
   il progetto del secondo lotto di estensione della linea di costa è analogo a quello conclusosi nell'agosto 2005 e prevede la costruzione di due nuovi pennelli di scogliera, il ripascimento della spiaggia attraverso l'utilizzo di inerti provenienti dalla cava di prestito e la conseguente posa di setti sommersi stabilizzatori dei fondali e della linea di riva;
   attraverso l'attuazione del secondo progetto, attualmente non attivabile data l'assenza di finanziamenti sia a livello locale che regionale, si consentirebbe il ripristino dell'originaria linea di costa, finanche alla possibilità di ottenere attraverso l'intervento porzioni ulteriori di litorale sabbioso, assicurando positivo impulso alle attrattive turistico-balneari del comune di Gioiosa Marea e dei comuni limitrofi, riqualificando l'assetto ambientale e paesaggistico dell'area con conseguente aumento della porzione fruibile della fascia di litorale;
   alcune porzioni di litorale in località San Giorgio, nel Comune di Gioiosa Marea (ME), risultano a un livello di pericolosità P3 e P4, pericolosità classificabile quindi come elevata o molto elevata, con corrispondente livello di rischio R3 e R4, rispettivamente elevato e molto elevato;
   in caso di mancato ovvero non urgente intervento non si andrebbero a intaccare solamente i livelli di fruibilità delle spiagge, con grave danno socio-economico causato della perdita di una importante area di interesse turistico, ma si andrebbe ad alterare gravemente l'equilibrio biologico-ambientale del tratto di costa, con rischi ancora più elevati se si considera che l'area interessata dal progetto è già inquadrata in livello di pericolosità elevato o molto elevato e in evidente stato di dissesto;
   la parziale distruzione di alcune strutture costruite in prossimità del tratto di costa in esame, quali il campo sportivo comunale nonché il tratto di strada ad esso adiacente, divenute non ulteriormente utilizzabili in quanto esposte direttamente all'azione delle mareggiate, e la contemporanea presenza di numerose abitazioni civili, data la completa erosione della porzione di costa, presentano un grave rischio per la sicurezza dei luoghi e delle persone;
   in base alla planimetria dei luoghi, in caso di mancato intervento, altre strutture potrebbero essere interessate dal fenomeno e soggette quindi agli stessi rischi di inagibilità e pericolo, andando altresì ad aumentare il costo finale del progetto di messa in sicurezza del territorio;
   attualmente le amministrazioni dei comuni interessati stanno valutando la possibilità di interventi temporanei attraverso l'utilizzo di scogliere frangiflutti, soluzioni che, secondo lo stesso studio effettuato da Legambiente, nonché secondo il parere di numerosi studiosi del settore della sicurezza e tutela dei territori, non possono rappresentare una soluzione al fenomeno dell'erosione costiera, divenendo soluzione inutilmente costosa dal punto di vista economico e del tutto inefficiente dato il carattere temporaneo, rinviando comunque un necessario intervento organico per evitare la completa distruzione del tratto di costa soggetto a erosione;
   il documento di valutazione di impatto ambientale relativo al progetto rileva come lo stesso non comporti modificazioni negative dell'area in esame, negatività che si avrebbero in caso di mancato intervento, con effetti gravemente dannosi dati i continui arretramenti della linea di costa –:
   se il Ministro intenda intervenire, attraverso la concessione del relativo finanziamento analogamente a quanto già accaduto a Scigli a fronte di una richiesta in tal senso affinché venga data attuazione piena al progetto di estensione della linea di costa in località San Giorgio, nel comune di Gioiosa Marea (Messina);
   in che modo il Ministro intenda assumere iniziative per pervenire alla messa in sicurezza delle coste della regione siciliana, nel pieno rispetto dell'impegno assunto dal Governo attraverso l'ordine del giorno accolto nella seduta dell'Assemblea del Senato della Repubblica in data 4 settembre 2013, ripristinando così la fruibilità e la sicurezza sia delle aree attualmente soggette a dissesto idrogeologico, sia di quelle classificabili come ad elevato livello di pericolosità. (4-02215)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Sicilia

litorale

regione costiera

protezione dell'ambiente

protezione del litorale

comune

idrogeologia

corso d'acqua

piano urbanistico