ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01719

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 71 del 05/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 27/11/2013

SOLLECITO IL 17/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01719
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Giovedì 5 settembre 2013, seduta n. 71

   BUSINAROLO, D'INCÀ, BRUGNEROTTO, D'UVA, MICILLO, NICOLA BIANCHI, CATALANO, CRISTIAN IANNUZZI, COZZOLINO, BENEDETTI, AGOSTINELLI, GALLINELLA, DE ROSA, LOREFICE, DE LORENZIS, D'AMBROSIO e BECHIS. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per gli affari europei . — Per sapere – premesso che:
   la regione Veneto ha deciso di sostenere la costruzione di impianti a biogas per il trattamento dei reflui zootecnici e contemporaneamente la produzione di energia da fonte rinnovabile, anche al fine di sostenere economicamente le aziende agricole e zootecniche in un periodo di particolare difficoltà del settore, questo in linea con quanto accade già in altri Paesi e regioni;
   in questi impianti vengono introdotti, oltre ai reflui zootecnici come detto sopra, anche sottoprodotti e scarti derivanti dalla lavorazione agricola delle colture. Non solo, sempre più frequentemente viene introdotto l'insilato di mais (detto anche ceroso), ovvero il mais, non ancora arrivato a maturazione, il quale viene trinciato e introdotto negli impianti. Questo insilato non è di fatto un sottoprodotto ma bensì un prodotto che viene coltivato appositamente per essere usato come «combustibile» da digerire;
   nella Pianura Padana, come altre zone dell'Italia, vengono prodotte diverse colture poi introdotte negli impianti a biogas, con un conseguente vero e proprio stravolgimento dell'agricoltura tradizionale. Com’è noto, le colture di mais richiedono una costante irrigazione e quindi un continuo ed enorme consumo di acqua, risorsa sempre più preziosa e purtroppo sempre più inquinata. Va da sé che togliere derrate alimentari, sia per il consumo umano che per il consumo animale per introdurle nei digestori degli impianti a biogas il tutto per ricavarne energia, è quantomai paradossale e costringe l'approvvigionamento presso altri Paesi i quali, spesso, hanno norme sanitarie e di controllo ben diverse e meno rigide delle nostre;
   un altro aspetto, non meno importante, da non sottovalutare è il problema del «digestato», ovvero quello che rimane dopo la digestione. Un esempio su tutti è quello della regione Emilia-Romagna la quale, nelle linee guida per la localizzazione delle aree idonee all'installazione di impianti a biogas (Deliberazione Regionale n. 51 del 26 luglio 2011), ha vietato l'installazione di tali impianti, con conseguente spargimento di digestato, nelle zone di produzione di Parmigiano Reggiano. In Germania il professor Boehnel dell'università di Gottinga ha da tempo messo in relazione il botulismo nei bovini con la diffusione delle centrali a biogas;
   nel maggio del 2011 la più importante rivista tedesca di fauna, caccia e cinofilia ha pubblicato un'inchiesta dal titolo: Tod aus der biogasanlage, che tradotto letteralmente significa «Morte da impianto a biogas». Il 18 maggio 2013 il quotidiano online Venezia Today pubblica un articolo dal titolo: Epidemia di botulino tra le mucche, chiuso il distributore di latte a Martellago. Nell'articolo si legge «Strage di vacche da latte nel Veneziano; durante la prima settimana di maggio a Martellago e Trebaseleghe si è verificata una vera e propria morìa di mucche a causa di un avvelenamento da botulino. Cinquanta capi sono rimasti contagiati, alcune rivendite di latte crudo sono state chiuse e un allevamento è finito sotto sequestro da parte dell'Asl 15;
   secondo quanto scritto da Michele Corti – docente di sistemi zootecnici presso l'università di Milano nonché Presidente del Coordinamento Nazionale Terre Nostre No biogas e No biomasse – «Nel raggio di 3-4 chilometri dall'azienda vi sono 4 biogas: 3 sul territorio di Trebaseleghe, una su quello di Piombino Dese (...). Va ricordato che il botulismo (malattia legata ad un batterio anaerobico Clostridium botulinum che è stato trovato nei digestori delle centrali a biogas) è mortale anche per l'uomo (...). La tossina che esso produce è la più potente al mondo» –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanti siano e dove siano localizzati gli impianti a biogas già autorizzati ed in corso di autorizzazione al 1o gennaio 2013 e quanta biomassa lavoreranno nonché quanta energia produrranno annualmente una volta entrati in esercizio;
   se e per quanto si intenda ancora incentivare un'energia, cosiddetta rinnovabile ma che di rinnovabile ha ben poco, visto l'eccessivo consumo di un bene vitale e primario qual è l'acqua;
   se si sia a conoscenza del fatto che nelle aree agricole di coltivazione per la produzione del Parmigiano Reggiano è vietata la costruzione e l'attività di impianti di biogas nonché lo spargimento del digestato;
   se il Governo non ritenga opportuno prendere a modello la deliberazione regionale n. 51 del 26 luglio 2011 della regione Emilia-Romagna e pertanto assumere iniziative anche normative per vietare l'installazione di impianti in zone di produzioni di prodotti a marchio DOP, IGP, IGT, DOC, DOCG, STG nonché Produzioni Biologiche su tutto il territorio nazionale;
   se non si ritenga utile avviare, per quanto di competenza, con gli istituti di ricerca più accreditati a livello nazionale, una serie di studi ambientali e sanitari nonché qualitativi della materie conferite negli impianti per la produzione di biogas, sul digestato che ne risulta, sui terreni dove questo viene usato come fertilizzante e sugli effetti che questo provoca sulle specie vegetali ed animali, nonché sulle acque superficiali e di falda. (4-01719)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

denominazione di origine

consumo alimentare

alimentazione umana

energia rinnovabile

legislazione sanitaria

prevenzione dell'inquinamento

sostegno agricolo