ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01566

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 64 del 02/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/08/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/08/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01566
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Venerdì 2 agosto 2013, seduta n. 64

   SILVIA GIORDANO, DALL'OSSO, BARONI, CECCONI, DI VITA, GRILLO, LOREFICE e MANTERO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   una bimba di due mesi, da circa un mese, alla data di presentazione della presente interrogazione parlamentare, è rinchiusa nel carcere della Dozza, a Bologna. La sua mamma è una giovanissima donna di 19 anni che non può ottenere i domiciliari perché «ha precedenti importanti» così la piccola bimba è costretta a vivere dietro le sbarre;
   sarebbe necessario mettere in atto tutte le iniziative per evitare che bambini come nel caso della piccola, siano costretti a trascorrere tempo in cella insieme alla madre;
   in questi casi, dal carcere si sollecita l'autorità giudiziaria competente affinché la madre possa essere trasferita assieme al figlio in una struttura alternativa richiesta che risulta all'interrogante essere stata presentata dal carcere della Dozza;
   nel caso della bimba «detenuta» nel carcere della Dozza di Bologna da una parte sembra non possibile procedere a misure alternative alla custodia in carcere per i precedenti della giovane madre e dall'altra la ragazza ha la famiglia fuori dall'Italia e non ha parenti ai quali affidare temporaneamente la bambina;
   in questi casi sarebbe necessario poter offrire una casa famiglia o una struttura alternativa almeno nel primo anno di vita dei bambini interessati;
   la Convenzione di Istanbul recentemente ratificata dall'Italia prevede che i Paesi aderenti sviluppino azioni per la salvaguardia dei minori con madri in carcere;
   la legge 21 aprile 2011, n 62, istituisce gli ICAM (istituti a custodia attenuata per madri) proprio per rendere la detenzione meno dura per i bambini, ma gli ICAM presenti sul territorio nazionale sono solo due, quello di Milano e quello di Venezia;
   la questione dei bambini «detenuti» sta diventando sempre più attuale e le cronache dei giornali spesso riportano casi simili a quello citato in questa premessa relativo a Bologna –:
   se sia a conoscenza del caso citato in premessa;
   quali azioni intenda intraprendere o abbia già avviato per affrontare la questione dei bambini detenuti;
   se non ritenga necessario procedere alla istituzione di strutture alternative, del resto già previste dalla legge 21 aprile 2011, n 62, al carcere per detenute che hanno bambini, in particolare di età inferiore ai tre anni, senza che questo pregiudichi la effettiva applicazione della pena ma contestualmente prevedendo il rispetto dei diritti del bambino anche tenendo conto degli impegni presi dall'Italia ratificando trattati e convenzioni internazionali. (4-01566)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritti del bambino

donna

fanciullo

convenzione europea

stabilimento penitenziario