ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01258

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 52 del 12/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 12/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/07/2013

SOLLECITO IL 23/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01258
presentato da
D'UVA Francesco
testo presentato
Venerdì 12 luglio 2013
modificato
Martedì 16 luglio 2013, seduta n. 54

   D'UVA, SILVIA GIORDANO, MARZANA, MANLIO DI STEFANO, GAGNARLI, LOREFICE, CECCONI, TERZONI, NICOLA BIANCHI, MUCCI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
risulta agli interroganti che il 26 aprile 2013 i dottori Mara Massai e Silvio Soffritti, ex ricercatori presso L'Alma Mater Studiorum – università di Bologna, hanno depositato alla procura della Repubblica Italiana presso il tribunale di Ferrara un esposto all'interno del quale viene denunciata la presenza di un sistema clientelare all'interno dell'università di Bologna risalente al 1992;
all'interno del testo depositato presso la procura è possibile osservare una serie di presunte irregolarità circa l'ammissione ai corsi per il dottorato di ricerca nella cattedra di sociologia, quali modalità di estrazione dei temi da sviluppare in sede di esame, mancanza di trasparenza dei risultati delle prove scritte affrontate dai candidati, evidenti discrasie tra le valutazioni dei candidati effettuate in sede di prova scritta e quelle stabilite al termine della prova orale;
nell'esposto, così come depositato, si rinvengono una numerosa e analitica sequenza di casi in cui vengono riportati in maniera dettagliata riferimenti a persone che, in quanto beneficiarie di rapporti familiari o a seguito di corrispettivi vantaggi, avrebbero beneficiato di nomine, assegnazioni di dottorati di ricerca e cattedre fino ad occupare con tali meccaniche, all'interno di un intero dipartimento, quasi tutti i ruoli disponibili;
tra le tecniche utilizzate per la gestione delle procedure concorsuali e successive e illegittime attribuzioni, si segnala quella della contestazione di atti illeciti commessi da parte di collaboratori di personale docente, contestazione che avviene però ad opera dello stesso personale che ne aveva disposto l'assunzione;
dal testo in esame emerge una serie talmente ampia di docenti resisi protagonisti in prima persona attraverso la gestione delle cattedre e dei posti da assegnare attraverso concorsi ovvero oggetto di benefici ottenuti grazie a rapporti di diretta parentela o di semplice legame di interesse, che non può essere utilmente riportata all'interno di tale atto, segno questo di una evidente quanto radicata ed estesa situazione di gravità estrema, la quale se confermata, comporterebbe il necessario allontanamento di decine di docenti, ricercatori e dottorandi, con conseguenze non trascurabili all'immagine e al prestigio dell'Alma mater studiorum – università di Bologna;
tra i tanti casi di procedure concorsuali sospette si evidenzia quello di una candidata che, partecipando al bando di concorso presso il dipartimento di ricerca in sociologia della facoltà di scienze politiche per l'anno 2009/2010, risultava al termine dello stesso esclusa, e decideva per questo di procedere alla verifica del suo elaborato e, per un esame comparato, anche a quella degli elaborati risultati vincitori;
a seguito della richiesta di accesso agli atti oggetto di valutazione in sede di esame, ovvero dei criteri seguiti per la stessa valutazione, l'amministrazione universitaria ottemperava alla richiesta consegnando il solo tema elaborato dalla candidata richiedente e dei verbali che (nella seconda e terza seduta) conterrebbero solo le firme e non le date degli stessi;
da quanto dichiarato dagli ex ricercatori nell'esposto depositato presso la Procura della Repubblica, risulta che i criteri e le relative procedure di valutazione per diversi bandi di concorso di dottorato di ricerca presentano questo vizio, benché questi costituiscano criteri indispensabili per il rispetto della legalità e della trasparenza durante le procedure di pubblico concorso;
nonostante la previsione, così come evidenziato dal Consiglio di Stato nella sentenza n. 913 del 2011, di apporre un semplice voto numerico senza necessità di ulteriori motivazioni, questa può avvenire solo in presenza di preventiva fissazione dei criteri di massima ai quali necessariamente il voto numerico dovrà fare riferimento, ritenendosi in caso di mancanza di tale previsione illegittima l'eventuale valutazione effettuata;
quello sin qui riportato è soltanto uno dei casi descritti e quindi presenti all'interno dell'esposto depositato dagli ex ricercatori Mara Massai e Silvio Soffritti presso il tribunale di Ferrara, casi che presentano una precisione e una accuratezza nelle modalità e nell'attribuzione delle responsabilità dei fatti posti in essere in maniera illegittima che, se confermati in sede di accertamento e di indagine, costituirebbero uno dei più gravi scandali che il sistema universitario italiano ha dovuto affrontare nel corso degli ultimi anni, con gravissimi danni all'immagine e al buon nome dell'ateneo bolognese, oltre che alla lesione dei fondamentali principi di correttezza e buon andamento della pubblica amministrazione –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dell'esposto depositato alla procura della Repubblica, presso il tribunale di Ferrara, ovvero dei gravissimi fatti ivi riportati;
se intenda verificare, indipendentemente dall'indagine della magistratura, i fatti esposti in premessa, anche valutando la possibilità di avvalersi dell'ispettorato della funzione pubblica, e cosa intenda fare qualora sia confermata la presenza di condotte estremamente gravi che contrastano con i principi di legittimità, correttezza e imparzialità dell'amministrazione. (4-01258)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

UNIVERSITA' DI BOLOGNA

GEO-POLITICO:

FERRARA,FERRARA - Prov,EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

legittimita'

pubblica amministrazione

personale di ricerca

universita'

accesso all'istruzione

concorso amministrativo

insegnante