ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00912

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 35 del 18/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 18/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/06/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 08/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00912
presentato da
CAPELLI Roberto
testo di
Martedì 18 giugno 2013, seduta n. 35

   CAPELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la legge 9 dicembre 1998, n. 426, recante «Nuovi interventi in campo ambientale» prevede l'adozione di un programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati, che individui gli interventi di interesse nazionale, gli interventi prioritari, i soggetti beneficiari, i criteri di finanziamento dei singoli interventi e le modalità di trasferimento delle relative risorse;
   il programma nazionale di bonifica è stato approvato con decreto del Ministero dell'ambiente 18 settembre 2001, n. 468, a seguito di un lungo iter procedimentale che ha visto numerosi incontri con le regioni e gli enti locali al fine di acquisire elementi conoscitivi dei siti già qualificati di interesse nazionale;
   la legislazione italiana riconosce quali siti di interesse nazionale (SIN) quelle aree che soddisfano i requisiti stabiliti dall'articolo 252, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, così come modificato dal comma 1 dell'articolo 36-bis della legge n. 134 del 2012;
   i siti di interesse nazionale sono in generale aree in cui l'attività industriale è ancora attiva, zone industriali dismesse, porti, ex miniere, cave, discariche non conformi alla legislazione, discariche abusive. La gravità della contaminazione in queste zone, con rilevanti impatti ambientali, sanitari e socio-economici, ha fatto sì che venissero stanziati di fondi ad hoc per la loro messa in sicurezza e bonifica;
   il 12 marzo 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 60 il decreto ministeriale 11 gennaio 2013 che riduce a 39 i siti di interesse nazionale, di cui due presenti in Sardegna, sono stati individuati nel tempo con il susseguirsi dei seguenti atti normativi:
    a) decreto ministeriale 12 marzo 2003 e decreto ministeriale 468/2001, Area Sulcis-Iglesiente-Guspinese;
    b) decreto ministeriale 7 febbraio 2003 e legge n. 179 del 2002, area industriale Porto Torres;
   con il decreto ministeriale n. 471 del 1999 si sono fissate le procedure per l'effettuazione delle bonifiche, ma a distanza di tredici anni i risultati sono deludenti. Lo scenario sembra essere quello ricorrente per la legislazione ambientale italiana. La bonifica delle aree inquinate è regolata da una normativa complessa che ha provocato numerosi contenziosi penali e amministrativi, molti dei quali tuttora in corso;
   il fattore più preoccupante è comunque il progressivo esaurimento dei fondi statali a disposizione a seguito dei continui tagli di bilancio, testimonianza della mancanza di volontà politica nel perseguire gli originari obiettivi di tutela ambientale e sanitaria;
   si rinviene infatti un quadro desolante degli stanziamenti complessivi per il 2013 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Con riferimento agli ultimi provvedimenti legislativi di natura finanziaria, con specifico riferimento alla legge di stabilità 2013, lo stanziamento complessivo di competenza iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per il 2013 ammonta a 490,2 milioni di euro. Rispetto al dato assestato si registra, quindi, una diminuzione di 54,7 milioni di euro (con una riduzione pari al 10 per cento). La nota di variazione, che ha recepito gli effetti del disegno di legge di stabilità 2013-2015 fissa invece a 467,2 milioni di euro lo stanziamento complessivo iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per il 2013, diminuendolo, quindi, di 23 milioni di euro. Si registra, pertanto, rispetto al dato assegnato una diminuzione di 77,7 milioni di euro;
   la missione a cui sono assegnate la gran parte delle risorse a disposizione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è la missione 18 (367,3 milioni per sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) che, però, registra una diminuzione di 17,8 milioni di euro e risulta pari a 349,4 milioni di euro, registrando così una diminuzione di 74,7 milioni di euro rispetto al dato assegnato nel 2010;
   in particolare, la dotazione di competenza del programma 18.12 (tutela e conservazione del territorio e delle risorse idriche, trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche) risulta pari a 149,7 milioni di euro, con una variazione negativa di 46,7 milioni di euro rispetto al dato assegnato. A seguito poi delle modifiche apportate con la nota di variazione tale dotazione è stata ulteriormente diminuita di 7 milioni di euro;
   in tale materia nella scorsa legislatura, la Camera dei deputati ha discusso ben otto differenti mozioni concernenti le bonifiche dei siti di interesse nazionale;
   la mozione, approvata l'8 marzo 2011 si è limitata a un generico invito al Governo a proseguire nell'opera di coordinamento dei vari enti coinvolti, «evitando, nei limiti del possibile, l'imposizione di scelte tecniche e interventi precostituiti, ma sviluppando gli stessi in relazione alla peculiarità ambientale del sito, tenendo altresì conto della loro sostenibilità». Il Parlamento raccomanda anche che i proventi delle eventuali transazioni economiche tra inquinatori e Governo vengano messi a disposizione dei territori bonificati –:
   se, al fine di dare un effettivo impulso alla realizzazione delle bonifiche e alla riqualificazione economica delle aree contaminate, si intendano assumere quanto prima iniziative per il coordinamento della legislazione vigente in materia, dando nel contempo certezza dei tempi per la conclusione dei procedimenti di bonifica, rivedendo la dotazione di competenza, che è stata ulteriormente diminuita di sette milioni di euro con l'approvazione della legge di stabilità 2013, del programma 18.12 a disposizione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   se si intenda valutare l'opportunità di costituire un tavolo permanente fra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero dello sviluppo economico, per assicurare la riqualificazione economica dei siti industriali contaminati la cui valorizzazione risulta strategica sia per la tutela dell'ambiente che per l'economia nazionale.
(4-00912)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1998 0426

EUROVOC :

protezione dell'ambiente

rifiuti

risanamento

discarica abusiva

impatto ambientale

legislazione

regione industriale