ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00559

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 21 del 22/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/05/2013
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/05/2013
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/05/2013
ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/05/2013
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/05/2013
PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/05/2013
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/05/2013
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/05/2013
AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/05/2013
PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 19/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00559
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Mercoledì 22 maggio 2013, seduta n. 21

   PALAZZOTTO, FRATOIANNI, FRANCO BORDO, PELLEGRINO, ZAN, ZARATTI, PILOZZI, KRONBICHLER, NICCHI, AIELLO e PIAZZONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   la società denominata «Aria», con sede a Catania, si è occupata per anni di smaltimento di rifiuti speciali ed è sospettata, a vario titolo, di essere la principale responsabile dell'avvelenamento di una intera area nel cuore della Sicilia, in provincia di Caltanissetta, e, precisamente, tra i comuni di Serradifalco, San Cataldo, e Mussomeli;
   l'area riguarda la miniera di «Bosco Palo» ricadente nella ripartizione amministrativa nel comune di San Cataldo;
   negli anni ’60 la miniera di «Bosco Palo» aveva tre pozzi di trivellazione, da cui si estraevano sali potassici – kainite – molto utilizzati in agricoltura, occupava un personale di 600 unità, ed è appartenuta alla Montecatini fino al 1978, poi passata all'Industria Sali Potassici e Affini, ISPEA, società con capitali pubblici, fino alla chiusura avvenuta nel 1988;
   successivamente alla chiusura, ai margini della miniera è rimasto per anni un deposito consistente di scarti – complessivamente quattro milioni di metri cubi di sali di potassio che a contatto con la luce solare e con l'interazione elettromagnetica dei fulmini, provocano la dispersione nell'aria di molecole di «potassio 40», ritenuto da parecchi studi e dagli esperti molto radioattivo, e di prodotti di decadimento delle catene uranio-torio che grazie all'interazione della luce solare, stimolano la produzione di radiazioni (Isotopo K40);
   nel 1990 un agente della polizia municipale di Serradifalco, Gaetano Butera, sventò e interruppe un traffico illecito per lo stoccaggio e, molto probabilmente, lo smaltimento di rifiuti pericolosi, speciali (di natura ospedaliera) e radioattivi, provenienti anche dal di fuori della Sicilia, che si svolgeva nella immediata vicinanza della miniera e a ridosso delle miniere di zolfo di Stincone e Apoforte, anche quest'ultime incustodite;
   è verosimile che il traffico di rifiuti avesse una copertura di natura mafiosa, e non solo, si pensi che la zona in questione è sempre stata considerata la roccaforte delle famiglie mafiose del «Vallone»;
   la miniera di «Bosco Palo» rappresenta, oggi, una vera e propria «bomba ecologica». Tale drammaticità ambientale è inizialmente imputabile alla pessima gestione, se non addirittura mancata gestione del ciclo postindustriale;
   la bonifica dell'area in questione non potrà essere portata avanti dall'ARPA regionale per la mancanza di attrezzature adeguate;
   la questione ambientale della miniera di «Bosco Palo» è stata recentemente riportata all'attenzione dell'opinione pubblica e della magistratura, grazie all'impegno del «Tavolo di regia per lo sviluppo e la legalità della provincia di Caltanissetta» e alle iniziative poste in essere dalla camera di commercio di Caltanissetta che sul tema dell'inquinamento ambientale della zona, ha promosso un convegno con l'intento di sensibilizzare quei soggetti che possono essere a conoscenza di fatti delittuosi, utili ai fini di un'inchiesta che chiarisca in modo inequivocabile le responsabilità penali e ambientali di chi ha prodotto tale scempio ambientale;
   la direzione investigativa antimafia, sezione di Caltanissetta, ha aperto un'inchiesta sul traffico di rifiuti pericolosi, speciali, radioattivi e disastro ambientale e omissioni degli enti preposti al controllo della miniera di «Bosco Palo» e del territorio limitrofo;
   i residui di lavorazione della miniera sono alla base della diffusione, nella zona, di tumori e di malattie neurodegenerative, si pensi che quest'area del nisseno ha un tasso di mortalità che è parecchio al di sopra di quello nazionale;
   un recente test del nucleo operativo ecologico, NOE, dei carabinieri, ha verificato empiricamente l'inquinamento persistente delle falde –:
   quali interventi urgenti i ministri interrogati intendano porre in essere, per le rispettive competenze, per dirimere la situazione suddescritta;
   se esista uno studio epidemiologico mirato e circoscritto alla zona della miniera di «Bosco Palo» e alle miniere di zolfo di Stincone e Apoforte, in caso affermativo in che misura il tasso di inquinamento abbia inciso e incide significativamente sulla salute degli abitanti della zona;
   quali iniziative concrete il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare intenda avviare al fine di assicurare la bonifica dell'area suddescritta, anche valutando l'opportunità di dichiarare l'area sito di interesse nazionale;
   quali iniziative immediate il Ministro dell'interno intenda adottare per contrastare l'infiltrazione della criminalità organizzata nella gestione del ciclo dei rifiuti;
   quali azioni il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali intenda adottare per conoscere se le coltivazioni orticole e arboree del territorio in questione e delle aree viciniori, hanno subito alterazioni ecosistemiche tali da compromettere la salute pubblica, in caso affermativo quali provvedimenti concreti e urgenti intenda porre in essere per evitare il consumo dei prodotti agroalimentari compromessi dall'inquinamento ambientale dei terreni. (4-00559)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE ( ARPA )

GEO-POLITICO:

CALTANISSETTA - Prov,SICILIA

EUROVOC :

protezione dell'ambiente

deposito dei rifiuti

mafia

orticoltura

sanita' pubblica

tasso di inquinamento