Legislatura: 17Seduta di annuncio: 897 del 05/12/2017
Primo firmatario: VIGNALI RAFFAELLO
Gruppo: ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Data firma: 05/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BOSCO ANTONINO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD 05/12/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 05/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 06/12/2017 Resoconto VIGNALI RAFFAELLO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD RISPOSTA GOVERNO 06/12/2017 Resoconto FEDELI VALERIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) REPLICA 06/12/2017 Resoconto VIGNALI RAFFAELLO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
DISCUSSIONE IL 06/12/2017
SVOLTO IL 06/12/2017
CONCLUSO IL 06/12/2017
VIGNALI e BOSCO. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
— Per sapere – premesso che:
il recente caso dell'istituto «Ragusa Moleti» di Palermo dove, con circolare redatta dal dirigente scolastico del medesimo plesso scolastico, sono state vietate esposizioni e manifestazioni di carattere religioso nelle aule, ha riproposto all'attenzione dell'opinione pubblica il tema della presenza dei simboli cristiani e della possibilità di pregare all'interno degli edifici scolastici;
la Ministra interrogata, intervenendo sull'episodio con una dichiarazione del 25 novembre 2017, ha ricordato come il preside della scuola di Palermo, facendo rimuovere i simboli cristiani dalle aule dell'istituto, abbia attuato in modo improprio una circolare del 2009, la quale si limitava a dire che non vi dovessero essere scuole confessionali e non che non si possano esporre i simboli della religione cattolica in classe;
va anche ribadito come, con sentenza definitiva del 18 marzo 2011, i giudici della Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo abbiano accettato la tesi in base alla quale non sussistono elementi che provino l'eventuale influenza sugli alunni dall'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche: la decisione è stata approvata con 15 voti favorevoli e due contrari;
la stessa Corte, nella sentenza di cui al punto precedente, ha stabilito come l'esposizione del crocefisso nelle scuole sia legittima, in quanto essa si basa sul significato culturale da ritenersi idoneo a rappresentare i valori costituzionali di solidarietà, tolleranza, rispetto reciproco e rifiuto di ogni discriminazione;
inoltre, i giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo hanno stabilito che imporre ad uno Stato la rimozione di un simbolo religioso, la cui presenza è giustificata dalla tradizione del Paese medesimo, implica un valore negativo contro ciò che tale simbolo rappresenta, così violando il principio della libertà di culto;
i simboli e le preghiere cristiane sono strettamente legati alla storia italiana ed hanno offerto un immenso contributo culturale, etico e sociale al nostro Paese ed al mondo intero: simboli e significati che vanno sostenuti e difesi per il loro intrinseco ed imperituro valore –:
se il Governo non ritenga di dover consentire ed assicurare, per quanto di competenza, nelle scuole le manifestazioni che caratterizzano il Natale, che da sempre hanno intensamente contrassegnato e permeato la storia culturale e sociale italiana, nella convinzione che ciò non rappresenti un elemento di discriminazione, ma solo la libera espressione del sentimento religioso del nostro Paese, sentimento fatto di dialogo e di accoglienza e non di esclusione. (3-03418)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):contributo sociale
scuola confessionale
Corte europea dei diritti dell'uomo