ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/03412

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 897 del 05/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: CAON ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 05/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/12/2017
Stato iter:
06/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/12/2017
Resoconto CAON ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2017
Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 06/12/2017
Resoconto CAON ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/12/2017

SVOLTO IL 06/12/2017

CONCLUSO IL 06/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-03412
presentato da
CAON Roberto
testo presentato
Martedì 5 dicembre 2017
modificato
Mercoledì 6 dicembre 2017, seduta n. 898

   CAON. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   è noto come dall'attività della Guardia di finanza si individui una diffusa e consistente evasione delle imposte sui redditi da parte di collaboratori domestici (colf e badanti) realizzata mediante la mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali ed il conseguente omesso versamento delle imposte;
   si tratta di evasori totali perché, pur avendo percepito, a fronte di assistenza prestata nei confronti di anziani e persone bisognose di cure fisiche e domestiche, compensi annui superiori alla soglia oltre la quale la legge impone l'obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, spesso non adempiono a tale onere, evadendo le relative imposte;
   ciò è possibile perché i datori di lavoro privati non sono sostituti d'imposta e quindi non sono tenuti a fornire alcuna comunicazione relativa alle somme corrisposte e, di conseguenza, sulle somme erogate non viene operata alcuna ritenuta;
   a tal proposito, potrebbe ritenersi opportuno istituire un controllo automatizzato mediante incrocio dei dati tra posizioni Inps regolarmente alimentate da versamenti trimestrali eseguiti dai datori di lavoro privati e le dichiarazioni dei redditi annualmente presentate all'Agenzia delle entrate dai lavoratori domestici. In tal modo la posizione fiscale di quei lavoratori assunti con un regolare contratto di lavoro da privati, che pagano trimestralmente i contributi Inps, verrà verificata rispetto alla presentazione delle dichiarazioni dei redditi;
   è importante ricordare che non solo il salario periodico viene corrisposto al lordo, ma anche il trattamento di fine rapporto spettante al lavoratore viene corrisposto senza alcuna ritenuta, occultando di fatto un consistente gettito all'erario;
   appare, quindi, fondamentale attuare puntuali procedure di verifica e di contrasto all'evasione su questa specifica categoria di contribuenti, considerato che ad essi di frequente vengono erogate delle indennità di disoccupazione (più volte durante la vita lavorativa);
   tutto ciò non solo per contrastare la sottrazione ad imposizione di consistenti imponibili, ma anche per equità sociale, considerato che i collaboratori domestici (colf e badanti), così come tutti gli altri lavoratori dipendenti, hanno diritto ad accedere ai benefici economici erogati dall'Inps –:
   quali siano i dati relativi all'evasione riscontrata dalla Guardia di finanza in relazione alle imposte sui redditi da parte di collaboratori domestici, quali azioni il Governo intenda intraprendere per contenere tale fenomeno e se non intenda, al fine di contrastare evasione ed elusione e a salvaguardia dei lavoratori stessi, attivare un controllo straordinario di regolarità contributiva e fiscale riguardante colf e badanti. (3-03412)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

evasione fiscale

attivita' non salariata

imposta sul reddito