Legislatura: 17Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 13/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/06/2017 FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/06/2017 MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 13/06/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 13/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/06/2017 Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE RISPOSTA GOVERNO 14/06/2017 Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 14/06/2017 Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
DISCUSSIONE IL 14/06/2017
SVOLTO IL 14/06/2017
CONCLUSO IL 14/06/2017
PAGLIA, MARCON, FASSINA e ANDREA MAESTRI. –
Al Ministro dell'economia e delle finanze
. – Per sapere – premesso che:
il ciclone giornalistico e giudiziario che si è abbattuto negli ultimi anni sui contratti derivati sottoscritti dal Governo italiano a partire dal 2000, che, peraltro, ne ha disvelato tutta la loro vischiosità nel tutelare il debito pubblico in situazioni di grande instabilità finanziaria, negli ultimi giorni si è arricchito di un nuovo tassello: l'atto di citazione con il quale la Corte dei conti contesta al dipartimento del tesoro italiano un danno erariale pari a 4,1 miliardi di euro;
secondo la magistratura contabile il 70 per cento del suddetto danno (pari a 2,9 miliardi di euro) è addebitabile all'istituto Morgan Stanley, in qualità di incaricato a gestire il debito nel tempo, mentre del rimanente 30 per cento (pari a 1,2 miliardi di euro) dovrebbero risponderne tutti i direttori che negli ultimi anni si sono avvicendati alla guida del dipartimento del tesoro ed alla gestione dei titoli di Stato;
oltre al danno economico la Corte dei conti contesta alla banca statunitense l'aver approfittato della sua posizione di «specialista» e l'aver violato gli obblighi di buona fede e di correttezza nell'esecuzione contrattuale che gli derivano, per legge, dal privilegio di essere un incaricato delle aste sul mercato primario dei titoli del debito pubblico, mentre ai dirigenti del Ministero dell'economia e delle finanze contesta l'aver assunto nella vicenda, nonostante fosse loro riconosciuta da talune clausole la facoltà di annullare o rinegoziare i suddetti contratti, una condotta speculativa e negligente. Inoltre al dipartimento del tesoro viene contestata una «carenza di risorse strumentali e di personale adeguato», che non l'avrebbero messo in grado di ponderare il rischio dei contratti che, di volta in volta, andava sottoscrivendo;
nonostante quanto premesso e gli esiti dell'ultima rivisitazione dell'elenco delle banche specialiste effettuata nel 2016 dal Ministero dell'economia e delle finanze a spese del Crédit Suisse e Commerzbank, l'istituto americano Morgan Stanley risulta, a tutt'oggi, essere ancora uno dei dealer incaricati per le aste del debito pubblico italiano;
anche l'attuale direttore generale responsabile del debito pubblico, nonostante il danno erariale, peraltro preponderante, e le gravi responsabilità che le sono state contestate dalla Corte dei conti nell'ambito dell'intera vicenda, continua a parere degli interroganti in maniera imperturbabile ad occupare il suo incarico presso il dipartimento del tesoro –:
se non ritenga di dover adottare provvedimenti urgenti, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di rimuovere dagli attuali ruoli tutti gli attori che si sono resi responsabili di quanto esposto in premessa. (3-03077)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):conseguenza economica
contratto di lavoro
debito pubblico