ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02906

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 767 del 27/03/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/10213
Abbinamenti
Atto 3/02909 abbinato in data 28/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2017
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2017
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/03/2017
Stato iter:
28/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/03/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 28/03/2017
Resoconto ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/03/2017

DISCUSSIONE IL 28/03/2017

SVOLTO IL 28/03/2017

CONCLUSO IL 28/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02906
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo presentato
Lunedì 27 marzo 2017
modificato
Martedì 28 marzo 2017, seduta n. 768

   SPESSOTTO, DE LORENZIS, NICOLA BIANCHI e PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   con la recente delibera della sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato n. 15/2016/C, la Corte dei conti ha denunciato numerose criticità inerenti all'attuazione del piano ministeriale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica;
   sebbene la realizzazione delle reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici nel territorio nazionale costituisca, secondo l'Unione europea, obiettivo prioritario e urgente, la Corte dei conti rileva ritardi per quanto attiene sia all'approvazione del piano nazionale, intervenuta con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 settembre 2014 (con un ritardo di circa un anno e mezzo rispetto al termine stabilito dall'articolo 17-septies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134), sia alla sua realizzazione, denunciando l'assenza di un adeguato numero di centraline per le auto elettriche su tutto il territorio nazionale;
   esponendo gli esiti del monitoraggio effettuato sull'attività del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Corte dei conti ha rilevato come, su 50 milioni di euro stanziati in tre anni per la costruzione di centraline di ricarica – 20 milioni nel 2013, 15 milioni nel 2014 e altri 15 milioni nel 2015 – ne siano stati spesi ad oggi solo poco più di 6 mila;
   l'unica somma che è stata effettivamente impiegata e che è andata al Poligrafico dello Stato, è quella pari a 6.286,28 euro, occorsi per la pubblicazione del bando indetto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale in data 22 luglio 2013, per il finanziamento di progetti di più immediata realizzazione, a norma del comma 10 dell'articolo 17-septies del decreto-legge n. 83 del 2012;
   in particolare, la Corte dei conti denuncia come, a seguito dell'emanazione del suddetto bando ministeriale, siano stati assegnati, a seguito di apposita selezione, 4,54 milioni di euro per 19 progetti di regioni e province, fondi che non risultano però essere mai stati erogati; solo nel maggio 2016, sottolinea la Corte dei conti, «hanno avuto corso le convenzioni con le regioni che in alcuni casi non risultano ancora stipulate», mentre gli altri interventi previsti dal piano – oltre quelli di immediata e urgente realizzazione – non sono neppure alla stato iniziale, mancando ancora gli accordi di programma con le regioni;
   i 1.700 punti di ricarica presenti sul territorio nazionale sono stati attivati tutti per iniziativa dei privati, mentre mancano quelli che il piano ministeriale per le centraline, aggiornato nell'aprile del 2016, aveva previsto entro il 2020: 150 stazioni in autostrada, 150 stradali e 150 tra porti, aeroporti e parcheggi, che al momento non sono state realizzate;
   la Corte dei conti conclude la sua delibera raccomandando al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di «accelerare al massimo» i tempi di attuazione del piano, di puntare sulle centraline di tipo «fast» che permettono di ricaricare in trenta minuti, di monitorare «l'avanzamento dei progetti appena avviati e di dare impulso all'impiego delle risorse stanziate nel bilancio dello Stato ma che non sono state ancora concretamente utilizzate». Per quanto attiene ai profili di trasparenza, la Corte dei conti raccomanda infine al Ministero di rendere funzionante al più presto la piattaforma informativa nazionale, che progettava di realizzare all'interno del portale dell'automobilista –:
   alla luce delle recenti osservazioni critiche della Corte dei conti di cui in premessa, quali urgenti iniziative, e con quali tempistiche, il Ministro interrogato intenda adottare al fine di rendere finalmente operativo il piano infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, assicurando livelli minimi e uniformi di accessibilità del servizio di ricarica su tutto il territorio nazionale. (3-02906)
(27 marzo 2017)
(ex 5-10213 dell'11 gennaio 2017)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piano di finanziamento

veicolo elettrico

energia elettrica