Legislatura: 17Seduta di annuncio: 759 del 14/03/2017
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: MISTO-UDC
Data firma: 14/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BUTTIGLIONE ROCCO MISTO-UDC 14/03/2017 CERA ANGELO MISTO-UDC 14/03/2017 DE MITA GIUSEPPE MISTO-UDC 14/03/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 14/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/03/2017 Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC RISPOSTA GOVERNO 15/03/2017 Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE) REPLICA 15/03/2017 Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC
DISCUSSIONE IL 15/03/2017
SVOLTO IL 15/03/2017
CONCLUSO IL 15/03/2017
BINETTI, BUTTIGLIONE, CERA e DE MITA. –
Al Ministro della salute
. – Per sapere – premesso che:
il bollino farmaceutico, introdotto con l'articolo 40 della legge n. 39 del 2002, ha lo scopo di tracciare i farmaci evitando furti e contraffazioni. È una carta valori e deve rispondere a rigorosi standard qualitativi e di stampa;
dal 2015 l'Istituto poligrafico dello Stato ha deciso di internalizzare la produzione di bollini, precedentemente affidato a ditte esterne;
nell'aprile 2015 si verifica il blocco di 70 milioni di farmaci causato dai bollini difettosi;
un rapporto Eurispes del 2015 chiede di sapere per quale motivo, se le imprese esterne hanno fatto offerte tra i 13,6 e i 9 euro per mille pezzi, questi poi vengano venduti dall'Istituto poligrafico dello Stato alle imprese farmaceutiche a 26 euro;
dalla catena della distribuzione del farmaco arrivano notizie che i bollini immessi in commercio hanno il codice in chiaro sul secondo strato cancellabile senza lasciare traccia dell'asportazione;
se il codice si cancella è vanificato il processo di tracciabilità. I farmaci rubati con il numero cancellato possono essere associati ai bollini inutilizzati su ricette di comodo per il rimborso da parte del servizio sanitario nazionale. Non è un caso che si registra un nuovo boom di furti di farmaci con il coinvolgimento della criminalità organizzata;
dalla stampa si apprende che le ultime offerte delle aziende private sono scese da 9 a 4,5 euro per 1.000 pezzi. Dunque, se esternalizzati, i 2,3 miliardi di bollini avrebbero un costo di 10,5 milioni di euro l'anno, contro i 60 che incassa l'Istituto poligrafico dello Stato; se si aggiungono i 140 milioni di euro per la gestione dei bollini, si arriva a 200 milioni di euro che si scaricano sul prezzo dei medicinali;
ridurre gli sprechi in sanità diventa un'istanza etica alla quale non ci si può sottrarre, quando si sa che 11 milioni di italiani non si possono curare perché in gravi difficoltà economiche;
il regolamento (UE) n. 2016/161, attuativo della direttiva 2011/62/UE, prevede l'introduzione del sistema «datamatrix» con un costo complessivo 10 volte inferiore a quello attuale; l'obbligo scatta dal 2019, ma l'Italia dispone di una deroga fino al 2025 –:
se il Ministro interrogato per quanto di competenza non ritenga di dover indagare i motivi per i quali il costo dei bollini sia così elevato, come mai il bollino sia un prodotto alterabile e non corrispondente alle specifiche delle carte valori e, pertanto, se non ritenga opportuno adottare il sistema «datamatrix» al fine di realizzare un significativo risparmio sul costo dei medicinali. (3-02877)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prodotto farmaceutico
distribuzione commerciale
impresa privata