ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02645

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 708 del 23/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: DEL GROSSO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2016
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2016
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2016
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2016
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2016
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 22/11/2016
Stato iter:
23/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/11/2016
Resoconto DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/11/2016
Resoconto GENTILONI SILVERI PAOLO MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 23/11/2016
Resoconto DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/11/2016

SVOLTO IL 23/11/2016

CONCLUSO IL 23/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02645
presentato da
DEL GROSSO Daniele
testo di
Mercoledì 23 novembre 2016, seduta n. 708

   DEL GROSSO, SPADONI, MANLIO DI STEFANO, DI BATTISTA, SIBILIA, GRANDE e SCAGLIUSI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   a parere degli interroganti, l'esito finale del referendum del 4 dicembre 2016 potrebbe essere decretato all'estero e più precisamente dai 4 milioni e 23 mila italiani iscritti all'apposita anagrafe, ai quali è stata recapitata una lettera, per di più in contemporanea con la scheda elettorale, da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri ritenuta dai sottoscritti un fatto di gravità inaudita e fuori da qualsiasi responsabilità morale e istituzionale; peraltro, senza che siano ancora chiari né il costo sostenuto e da chi, né le procedure adottate per poter ottenere, senza violare la privacy, gli indirizzi dei connazionali residenti all'estero;
   anche il Governo evidentemente lo ha compreso, poiché, a partire dalla visita in Sudamerica della Ministra Maria Elena Boschi, si riscontra da qualche tempo e da più parti una particolare «attenzione» ai connazionali e ai loro bisogni, compreso il puntuale finanziamento nel disegno di legge di bilancio per il 2017;
   da un articolo apparso su Il Fatto Quotidiano l'11 novembre 2016 si apprende, dopo averlo visionato, dell'esistenza di un documento riservato del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dal quale si evince come il verdetto referendario sia «appeso a un sistema «totalmente inadeguato, se non contrario ai fondamentali principi costituzionali che sanciscono che il voto sia personale, segreto e libero», come ha denunciato appena dopo le politiche 2013 l'ambasciatrice Cristina Ravaglia»; e ancora: «Quello per corrispondenza è soggetto, come evidente, a una serie di variabili e incertezze (quali l'affidamento ai sistemi postali locali, il pericolo di furti, incette, pressioni, compravendite, sostituzione del votante, ma non solo)»;
   si tratta di denunce anche gravi alle quali non è stato dato alcun riscontro;
   nelle sedi estere, dove tutte le operazioni avvengono nei consolati, non esiste una regolamentazione e non è chiaro da chi e in presenza di chi vengono aperte, scrutinate e imbustate nella valigia diplomatica le schede votate;
   è oltremodo necessario, invece, conoscere esattamente come si svolgono le operazioni di trasporto e di consegna del plico agli elettori; come vengono rintracciate le schede per sapere se effettivamente quelle che arrivano al consolato siano state effettivamente compilate dall'elettore e non da altri –:
   come mai le suddette denunce siano state gravemente ignorate e, in occasione del referendum del 4 dicembre 2016, quali siano le modalità, le garanzie e gli strumenti di trasparenza messi a disposizione delle sedi estere per far sì che i voti siano effettivamente liberi, segreti e personali e, dunque, non viziati. (3-02645)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consolato

elettorato

referendum