Legislatura: 17Seduta di annuncio: 708 del 23/11/2016
Primo firmatario: GIGLI GIAN LUIGI
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 22/11/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 22/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 23/11/2016 Resoconto GIGLI GIAN LUIGI DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 23/11/2016 Resoconto GIANNINI STEFANIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) REPLICA 23/11/2016 Resoconto GIGLI GIAN LUIGI DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 23/11/2016
SVOLTO IL 23/11/2016
CONCLUSO IL 23/11/2016
GIGLI. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
. — Per sapere – premesso che:
il decreto ministeriale del 27 aprile 2016 ha stanziato ingenti risorse per la realizzazione di interventi finalizzati al contrasto della dispersione scolastica e all'inclusione sociale nelle zone periferiche delle città metropolitane, con particolare attenzione alla realizzazione di progetti diretti all'attuazione di attività extrascolastiche pomeridiane all'interno dell'edificio scolastico;
dopo l'avvio di una prima fase del progetto denominato «Scuola al centro», che ha visto la partenza estiva di oltre 400 progetti nelle scuole di Milano, Roma, Napoli e Palermo, l'iniziativa è stata estesa a tutto il territorio nazionale;
purtroppo, tanto il primo quanto il secondo bando del progetto citato hanno fatto registrare la paradossale esclusione dalla partecipazione all'iniziativa delle scuole paritarie;
dopo essere state dimenticate nel bando originario, infatti, le scuole paritarie sono state ammesse a partecipare al secondo a condizione che le scuole statali avessero attivato con esse collaborazioni di rete, una condizione che – secondo quanto denunciato dal Forum delle associazioni familiari – non si è attivata per nessun istituto paritario, in quanto nessuna scuola statale ha proposto o accettato collaborazioni in questo senso;
sembrerebbe, altresì, che le scuole paritarie siano state impossibilitate a partecipare all'iniziativa anche per la difficoltà di accedere con il proprio codice meccanografico alla piattaforma del Ministero;
quella che poteva essere un'importante tappa sul cammino di un'effettiva parità di trattamento tra scuole facenti parte del medesimo sistema nazionale di istruzione, così come previsto dalla Costituzione e riconosciuto nella legge n. 62 del 2000, sta assumendo la forma dell'ennesima beffa non tanto nei confronti degli istituti scolastici paritari, quanto delle famiglie dei 900 mila bambini ad essi iscritti;
ben due risoluzioni del Parlamento europeo (del 1984 e del 2012) hanno richiesto all'Italia di sostenere la scelta educativa delle famiglie, mentre secondo una recente ricerca l'Italia è al 47o posto per libertà educativa –:
quali tempestive iniziative intenda intraprendere al fine di garantire in modo concreto la possibilità alle scuole paritarie di partecipare all'iniziativa citata in premessa, anche attraverso il riconoscimento ad esse della possibilità di figurare quali capofila di reti e dunque di presentare progetti in maniera autonoma. (3-02642)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):istruzione privata
integrazione sociale
risoluzione PE