ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02550

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 690 del 11/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: VIGNALI RAFFAELLO
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 11/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/10/2016
Stato iter:
12/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/10/2016
Resoconto VIGNALI RAFFAELLO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
 
RISPOSTA GOVERNO 12/10/2016
Resoconto CALENDA CARLO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/10/2016
Resoconto VIGNALI RAFFAELLO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/10/2016

SVOLTO IL 12/10/2016

CONCLUSO IL 12/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02550
presentato da
VIGNALI Raffaello
testo presentato
Martedì 11 ottobre 2016
modificato
Mercoledì 12 ottobre 2016, seduta n. 691

   VIGNALI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   rispetto ai maggiori Paesi sviluppati, l'apparato produttivo italiano si distingue per l'elevato numero di imprese attive e una dimensione media di queste più ridotta;
   nelle microimprese con meno di 10 addetti si concentra quasi il 95 per cento delle 4.338.766 imprese, il 47,7 per cento degli addetti, il 25,4 per cento dei dipendenti, il 28,9 per cento del fatturato ed il 33,8 per cento del valore aggiunto;
   le imprese di maggiori dimensioni sono, invece, 3.320 unità e assorbono il 18,6 per cento del totale degli addetti, il 27,7 per cento dei dipendenti, il 28,8 per cento del fatturato e il 27,6 per cento del valore aggiunto complessivo;
   la principale caratteristica delle piccole e medie imprese italiane può essere individuata nella particolarità della loro forma organizzativa, che ha trovato l'espressione più completa nei distretti industriali;
   i distretti industriali italiani rappresentano, dunque, uno dei maggiori punti di forza del sistema produttivo italiano e si configurano come sistemi produttivi locali omogenei, caratterizzati da un'elevata concentrazione di imprese industriali, prevalentemente a gestione familiare;
   i distretti industriali italiani si sono sviluppati in maniera largamente autonoma durante gli ultimi decenni, concentrando le loro attività su settori specifici (tessile, abbigliamento, meccanica, cuoio, legno ed altro) nei quali hanno acquisito e sviluppato vantaggi competitivi particolarmente rilevanti. Nei distretti insistono non solo le realtà produttive, ma anche tutti i fattori specializzati di produzione: i fornitori, anche di macchinari, la logistica, la formazione, la ricerca e la finanza. Si potrebbe dire che i distretti «sono» il territorio;
   il modello dei distretti non è «il passato»: esso riveste un grande ruolo per il futuro dell'economia italiana e non va considerato alternativo ad altre forme, complementari ed utili, come le reti d'impresa –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare per favorire lo sviluppo dei distretti industriali italiani, che costituiscono un fondamentale punto di riferimento per lo sviluppo della media e piccola impresa italiana che rappresenta uno dei «volani» per la crescita economica del Paese. (3-02550)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concentrazione economica

impresa industriale

paese industrializzato