ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02338

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 639 del 21/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/06/2016
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 21/06/2016
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 21/06/2016
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 21/06/2016
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 21/06/2016
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/06/2016
Stato iter:
22/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/06/2016
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2016
Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 22/06/2016
Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/06/2016

SVOLTO IL 22/06/2016

CONCLUSO IL 22/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02338
presentato da
PESCO Daniele
testo presentato
Martedì 21 giugno 2016
modificato
Mercoledì 22 giugno 2016, seduta n. 640

   PESCO, GRILLO, ALBERTI, FICO, PISANO, RUOCCO e VILLAROSA. – Al Ministro dell'economia e delle finanze . – Per sapere – premesso che:
   il Corpo della Guardia di finanza, che fa parte delle Forze armate della Repubblica italiana, dipende dal Ministero dell'economia e delle finanze; la Guardia di finanza opera in molti settori delicati quali polizia tributaria, polizia economico-finanziaria, contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, repressione dei reati di criminalità organizzata, riciclaggio del denaro;
   tutti gli appartenenti alla Guardia di finanza sono tenuti ad attenersi in maniera rigorosa al principio della neutralità della pubblica amministrazione; tali principi si applicano vieppiù anche alle strutture apicali del Corpo per ovvie ragioni etiche, anche per stimolare nell'istituzione lo spirito dell'ammirazione verso i superiori gerarchici; pertanto, è tanto più tenuto al rigore nel proprio curriculum e nella propria azione quotidiana chi assume la carica di comandante della Guardia di finanza;
   su Il Fatto quotidiano del 18 giugno 2016 (articolo intitolato «Inchiesta Sopaf, la mail di Toschi: “Mio fratello comanderà a Roma. Quanto di più utile per noi”», a firma di Giorgio Mielettie e Valeria Pacelli) si legge testualmente: «La famiglia Toschi ottimizzava le sinergie, come direbbe un bravo manager. C’è Giorgio, il fratello maggiore, pezzo grosso della Guardia di finanza, lanciato in una carriera che lo porterà nella primavera 2016, anno III dell'era renziana, sulla poltrona di comandante generale. C’è Andrea, il più giovane, impegnato nella finanza milanese, nel gruppo Sopaf dei numerosi e attivissimi fratelli Magnoni, figli di Giuliano, socio e consuocero di Michele Sindona. A capo della Adenium Sgr (società di gestione del risparmio), Toschi junior è particolarmente attivo nei rapporti con le casse previdenziali, in particolare con Enpam (medici) e Inpgi (giornalisti). Il 18 giugno 2011 Andrea Toschi scrive un'ispirata mail a uno dei suoi capi, Giorgio Magnoni: “Ho appena appreso da ’familiari’ che dal prox anno la Guardia di finanza avrà anche il compito di sorvegliare e verificare la documentazione relativa agli investimenti finanziari e ai processi organizzativi relativi a tutte le casse di previdenza. La Guardia di finanza collaborerà con la Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione). (...) Meglio di così!! (...) Saluti” (...). Andrea Toschi è stato arrestato nel maggio 2014 e oggi è a processo con Aldo Magnoni e altri per associazione a delinquere: «Si associavano tra loro allo scopo di commettere più delitti di bancarotta fraudolenta, truffa aggravata, appropriazione indebita, frode fiscale, trasferimento fraudolento di valori finalizzato ad agevolarne il riciclaggio». Andrea Toschi è accusato dal giudice per le indagini preliminari di aver sfruttato «la propria rete di relazioni esterne per agevolare la realizzazione di operazioni illecite e conseguire i relativi guadagni». (...) Ma i magistrati hanno in mano un rapporto della Banca d'Italia, precisamente dell'Uif (Unità d'informazione finanziaria). C’è scritto che alla Banca di credito cooperativo di Anagni, che aveva fatto una «segnalazione di operazione sospetta», Toschi «si sarebbe presentato in banca affermando di essere il fratello del comandante generale della Guardia di finanza Giorgio Toschi». Barbara Rossato, responsabile del controllo rischi e funzione antiriciclaggio della Banca di credito cooperativo di Anagni, ha raccontato ai magistrati che Fabrizio Carracoi (anche lui a processo) chiese alla banca una fidejussione a garanzia di un progetto finanziario. L'operazione apparve «anomala». «A parere della banca – racconta Rossato – l'anomalia era dettata dal fatto che era risaputo che il Carracoi non era una persona che finanziariamente potesse sostenere una operazione del genere. La cosa che più ha insospettito la banca è stato il fatto che spendessero il nome di Andrea Toschi, presentato come fratello di un generale della Guardia di finanza». Su questo insieme di impressioni e mezze frasi deve fare chiarezza il tribunale di Milano. Ma il sospetto che Toschi junior usasse il nome del fratello per aggirare gli ostacoli sul suo cammino è confermato da un'altra mail privata che Il Fatto quotidiano ha potuto leggere. Il 21 febbraio 2010 Toschi scrive al collega e amico Alberto Ciaperoni, oggi a giudizio con lui. All'interno di un lungo sfogo sui rapporti con la famiglia Magnoni, che non sembrano andare per il meglio, parte la cannonata: «Desidero anche informarti (mi raccomando la max riservatezza...) che proprio ieri ho avuto notizia (la notizia era già nell'aria da un po’...) che il mio fratellone con greca e stelle d'argento, verrà a Roma (entro giugno) a comandare quanto di più importante e utile per noi. Ti dico solo che tutti gli organi di vigilanza, gli istituzionali, il gotha romano, faranno la fila per essere da lui ricevuti ed invitati (...) Camporese e Falconi si sono già proposti per incontrarlo quanto prima. Secondo te io posso sbagliare? Possiamo sbagliare?». Puntualmente la notizia in anteprima trova conferma. A giugno Giorgio Toschi lascia il comando regionale della Toscana per approdare alla capitale come comandante della scuola di polizia tributaria della Guardia di finanza. Posizione prestigiosa: prende il posto di Saverio Capolupo, che in breve tempo diventerà comandante generale. E subito incontra Camporese, come il giornalista riferisce ai magistrati.»;
   d'altronde, come si riscontra su Rainews 24 in merito a Camporese, «il giudice per l'udienza preliminare di Milano rinvia a giudizio altre nove persone per il crack della Sopaf Inpgi: rinvio a giudizio per il presidente Camporese. Accusato di truffa e corruzione. Il giudice per l'udienza preliminare di Milano ha rinviato a giudizio il presidente dell'Inpgi Andrea Camporese e altre nove persone coinvolte in un filone dell'inchiesta sul crack della holding Sopaf dei fratelli Magnoni»;
   sempre dall'articolo riportato su Il Fatto quotidiano, si apprende poi delle «perplessità» sulla nomina di Toschi, manifestate da altre cariche istituzionali: «La resistenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a firmare la nomina di Toschi è stata piegata dal Premier Matteo Renzi, lasciando interdetti gli esponenti politici di peso che «per le vie brevi» avevano segnalato al Quirinale il sospetto che Andrea usasse il nome del fratello per mettere il turbo agli affari. Dopo l'arresto, Toschi ha respinto con vigore l'accusa. Nel primo interrogatorio, il 12 maggio 2014, i pubblici ministeri di Milano gli contestano il fatto: «Lei va in banca e dice “sono il fratello di un grosso generale della Guardia di finanza”». Lui reagisce: «E allora mi devono dire quali sono queste banche. Io non mi sono mai vantato. Mai nella mia vita, mai, di una situazione familiare. Mai» –:
   se non sia il caso di riconsiderare la recente nomina del generale Toschi al vertice della Guardia di finanza, in considerazione dell'inopportunità della sua posizione in ordine ai fatti descritti in premessa, che può nuocere all'onore e portare disdoro all'istituzione del Corpo della Guardia di finanza. (3-02338)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riciclaggio di denaro

traffico di stupefacenti

banca