ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02321

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 637 del 14/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO SANDRA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/06/2016
Stato iter:
15/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/06/2016
Resoconto SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 15/06/2016
Resoconto CALENDA CARLO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 15/06/2016
Resoconto SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/06/2016

SVOLTO IL 15/06/2016

CONCLUSO IL 15/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02321
presentato da
SAVINO Sandra
testo presentato
Martedì 14 giugno 2016
modificato
Mercoledì 15 giugno 2016, seduta n. 638

   SANDRA SAVINO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la vicenda del terminale di ricezione e rigassificazione gnl della zona industriale di Zaule coinvolge da tempo la città di Trieste. Si tratta di un progetto che ha iniziato il suo iter nel 2004 e ancora oggi, a quasi 11 anni di distanza, continua ad essere motivo di incertezza per la città;
   il rigassificatore di Zaule è proposto dalla multinazionale spagnola Gas natural Fenosa attraverso la società Gas natural rigassificazione Italia s.p.a., che ha sede a Trieste. Il progetto prevede un investimento a capitale privato superiore ai 500 milioni di euro per la costruzione, con le più moderne tecnologie, di un terminale preposto alla rigassificazione di gas naturale liquefatto che, dopo essere stato riportato allo stato gassoso, sarà immesso nella rete nazionale attraverso il gasdotto Zaule-Villesse;
   in particolare a seguito dell'approvazione, da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, del decreto via n. 808 del 17 luglio 2009, l’iter autorizzativo del progetto è stato caratterizzato da un lento susseguirsi di contraddizioni e ricorsi, ereditati di giunta in giunta e tornati alla ribalta recentemente;
   gli enti territoriali coinvolti – in primis comune e provincia di Trieste – hanno espresso in più occasioni la propria contrarietà all'opera, anche attraverso la presentazione di ricorsi al tribunale amministrativo regionale del Lazio;
   il comune di Trieste, con nota inviata al Ministero dello sviluppo economico, ha espresso parere contrario rispetto al compimento dell'opera, rappresentando, in particolare, il potenziale rischio sismico dell'area del golfo di Trieste; la presenza del rigassificatore non solo indurrebbe ad un «ingolfamento» del traffico marittimo, ma soprattutto aumenterebbe esponenzialmente i rischi, a partire da quello di esplosioni, vista la prossimità tra rigassificatore e deposito dei petroli;
   l'insediamento industriale costituirebbe, inoltre, un ostacolo allo sviluppo dei traffici marittimi, anche rispetto al modello di sviluppo elaborato dall'autorità portuale di Trieste;
   il 30 maggio 2016 si è conclusa con esito positivo (determinazione DVA-DEC-2016-0000222 del 30 maggio 2016) la procedura di verifica di ottemperanza delle prescrizioni A.2, A.3, A.6, A.8, A.15, D.1, D.2 del decreto via n. 808 del 17 luglio 2009;
   il progetto ha, quindi, completato il proprio iter autorizzativo a livello nazionale con la conclusione del procedimento di valutazione di impatto ambientale e, attualmente, si trova nell'ultima fase del procedimento autorizzativo previsto per il rilascio dell'autorizzazione unica: sarà, quindi, fondamentale la decisione del Ministro interrogato;
   nei giorni scorsi, la presidente della regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il sindaco di Trieste Roberto Cosolini hanno incontrato il Ministro interrogato, che avrebbe dichiarato che «il progettato rigassificatore di Trieste non è un'opera strategica per il Paese, essendoci altri progetti già autorizzati che, se realizzati, potranno coprire le ulteriori necessità di capacità di rigassificazione. La realizzazione di questa infrastruttura esce dall'agenda del Governo»;
   è necessario fare piena chiarezza sul punto e negare, attraverso un atto ufficiale, l'autorizzazione all'opera, tenuto conto della complessa e critica situazione descritta –:
   quale sia la reale intenzione del Governo rispetto alla realizzazione dell'opera in questione, considerata la contrarietà degli enti territoriali coinvolti, e se quindi intenda negare definitivamente l'autorizzazione alla costruzione del rigassificatore di Zaule. (3-02321)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ostacolo allo sviluppo

rete di trasporti

rischio industriale