ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02262

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 626 del 17/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIGLI GIAN LUIGI
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 17/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 17/05/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/05/2016
Stato iter:
18/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/05/2016
Resoconto SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2016
Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 18/05/2016
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/05/2016

SVOLTO IL 18/05/2016

CONCLUSO IL 18/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02262
presentato da
GIGLI Gian Luigi
testo presentato
Martedì 17 maggio 2016
modificato
Mercoledì 18 maggio 2016, seduta n. 627

   GIGLI e SBERNA. – Al Ministro della salute . – Per sapere – premesso che:
   recenti fatti di cronaca, culminati con l'arresto del professor Severino Antinori e di alcuni suoi collaboratori, stanno gettando nuova, inquietante, luce sulle vicende riguardanti la donazione di ovociti a fini di fecondazione eterologa;
   secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica del 16 maggio 2016, i personaggi interessati, già ampiamente noti nel panorama italiano di quello che agli interroganti appare «far west» della procreazione medicalmente assistita, soprattutto in epoca antecedente la legge 40 del 2004, attribuiscono la condotta per la quale sono stati disposti gli arresti alla volontà «altruistica» di «aiutare le donne ad avere figli»;
   in particolare, risulta, dal citato articolo, che la signora Barbara Bella, considerata «la reclutatrice» della clinica Matris, ha riferito ai giornalisti di essersi impegnata a reclutare «donatrici di ovuli» per l'eterologa, per «spirito di solidarietà verso il prossimo, verso altre donne», che non riuscivano ad avere figli;
   ne risulta che, al di là del caso di violenza che ha condotto agli arresti, sembra esistere un largo giro per la commercializzazione di ovociti per la cui «donazione» veniva corrisposto un «rimborso economico» di 1000 euro;
   la cifra indicata è significativamente la stessa di quella che numerose cliniche spagnole, ampiamente pubblicizzate su internet, corrispondono alle cosiddette «donatrici» in cambio di prelievi di ovociti successivamente acquistati da alcune regioni italiane, tra cui il Friuli Venezia Giulia;
   come è noto, e come riportato anche dalle cronache di questi giorni, le giovani «donatrici» da sottoporre al prelievo di ovociti sono preparate da pesanti stimolazioni ormonali che possono produrre conseguenze negative per la salute, al punto tale che, stando ai racconti della stessa clinica Matris, a nessuna giovane venivano eseguiti più di due cicli di stimolazione all'anno;
   oltre ai rischi della stimolazione ormonale, vi sono evidentemente anche quelli legati all'anestesia ed all'intervento in laparoscopia, come esemplificato dallo stesso caso sopra ricordato;
   è questo il motivo a giudizio degli interroganti per il quale nessuna donna di buonsenso, a meno che non si tratti di persone legate da rapporti di parentela o di affettività molto stretti, è disponibile a sottoporsi ai cicli di stimolazione e ai prelievi, risultandone una evidente insufficienza di ovociti rispetto alla domanda interna di accesso alla fecondazione eterologa;
   a tale carenza si può rispondere incoraggiando l'adozione, anche attraverso la semplificazione delle procedure per l'adozione internazionale, oppure facendo come hanno fatto il Friuli Venezia Giulia e la Toscana, cioè ricorrendo all'acquisto all'estero di ovociti forniti da presunte «donatrici», rispetto alle quali evidentemente a giudizio degli interroganti si fa finta di credere che vi sia abbondanza all'estero, chiudendo gli occhi di fronte al mercato che anche in Spagna o nella Repubblica ceca ruota attorno alla commercializzazione di parti del corpo umano –:
   quali verifiche intenda compiere il Ministro interrogato, per quanto di sua competenza, per accertare le modalità con cui, nei Paesi con i quali sono in corso intese con le autorità sanitarie regionali, risulti possibile spacciare per «rimborsi» quelli che ad avviso degli interroganti il caso Antinori ha evidenziato essere «compensi» a donne in condizioni di bisogno, indagando, in particolare, attraverso i Nas sulla provenienza dei gameti da parte di tutte le strutture di riproduzione assistita sia pubbliche sia, soprattutto, private.
(3-02262)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procreazione artificiale

fecondazione in vitro

formalita' amministrativa