ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02223

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 615 del 28/04/2016
Abbinamenti
Atto 3/02470 abbinato in data 13/09/2016
Atto 3/02471 abbinato in data 13/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: CRIVELLARI DIEGO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 28/04/2016
Stato iter:
13/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/09/2016
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 13/09/2016
Resoconto CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/09/2016

DISCUSSIONE IL 13/09/2016

SVOLTO IL 13/09/2016

CONCLUSO IL 13/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02223
presentato da
CRIVELLARI Diego
testo presentato
Giovedì 28 aprile 2016
modificato
Martedì 13 settembre 2016, seduta n. 671

   CRIVELLARI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   da alcuni giorni in Veneto è allarme pfas ovvero allarme per l'inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche – si tratta di sostanze chimiche di sintesi utilizzate principalmente per rendere resistenti ai grassi e all'acqua vari materiali come tessuti, tappeti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti;
   tali sostanze sono ampiamente utilizzate in applicazioni civili e industriali e la loro presenza può essere riscontrata nell'aria, nel suolo e nell'acqua in relazione alla produzione, all'uso e allo smaltimento dei prodotti che li contengono; si parla, inoltre, di composti dotati di elevata persistenza nell'ambiente, che possono essere trasportati a distanza dall'acqua e se presenti nell'aria ricadono al suolo;
   tra le possibili e diverse modalità di assorbimento per l'uomo, che le aziende sanitarie locali hanno messo in rilievo, vi sono le vie orali e il consumo di acqua potabile e di alimenti «contaminati»;
   non vi è ancora provata sintesi scientifica sugli effetti di tali sostanze, ma esistono indicazioni sulla loro nocività e sul potenziale cancerogeno;
   nella provincia di Rovigo l'Arpav ha già censito 35 siti «potenzialmente contaminati»;
   i dati dell'Arpav, recentemente comunicati al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, hanno delineato il quadro complessivo di un Veneto inquinato e da tenere sotto controllo;
   in uno studio del 2013 condotto dal Cnr si erano già individuate concentrazioni anomale nell'acqua fra le province di Vicenza, Verona e Padova;
   sembrano essere stati individuati nel territorio rodigino diversi siti da bonificare, ovvero con alte concentrazioni di pfas;
   il Polesine possiede quattro centri di potabilizzazione sull'Adige e sei sul Po, rispetto ai quali non si hanno informazioni riguardo ad eventuali controlli o piani di monitoraggio;
   i pfas rappresentano un potenziale problema per la salute dei cittadini soprattutto in zone a vocazione agroalimentare o di allevamento;
   è in fase di partenza un primo screening su 25.000 cittadini veneti;
   vi sono attualmente inchieste in atto e, tra le altre cose, le procure di Vicenza e Verona sulla base degli esposti presentati da vari comitati hanno aperto fascicoli di indagine –:
   quali siano, per quanto di competenza, il piano, la metodica e il programma dei controlli sul territorio veneto e, in particolare, nella zona della provincia di Rovigo in merito all'emergenza pfas;
   quali iniziative di competenza siano allo studio per garantire prevenzione e sicurezza per la salute della popolazione locale. (3-02223)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sanita' pubblica

eccedenza di produzione

acqua potabile