ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02093

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 585 del 08/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: BIANCOFIORE MICHAELA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 08/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/03/2016
Stato iter:
09/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/03/2016
Resoconto BIANCOFIORE MICHAELA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 09/03/2016
Resoconto ALFANO ANGELINO MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 09/03/2016
Resoconto BIANCOFIORE MICHAELA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/03/2016

SVOLTO IL 09/03/2016

CONCLUSO IL 09/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02093
presentato da
BIANCOFIORE Michaela
testo presentato
Martedì 8 marzo 2016
modificato
Mercoledì 9 marzo 2016, seduta n. 586

   BIANCOFIORE e BRUNETTA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il nostro Paese era presente all'ultimo Consiglio europeo dei Ministri dell'interno, nella persona del Ministro interrogato e lo sarà nuovamente giovedì 10 marzo 2016, per discutere dell'attuale situazione in materia di migrazione e per esaminare possibili azioni future;
   nell'ultimo Consiglio europeo l'Austria ed altri Paesi hanno chiesto, senza suscitare particolari rimostranze da parte del Governo italiano, la sospensione del Trattato di libera circolazione di Schengen, facendo riferimento alla «clausola di particolare emergenza», nel caso specifico a giudizio degli interroganti non applicabile prevista dal medesimo Trattato, contravvenendo alla decisione adottata a maggioranza qualificata dall'Unione europea sulla ripartizione delle quote dei migranti;
   recentemente il Presidente del Consiglio dei ministri, dottor Matteo Renzi, ha incontrato a Roma il Cancelliere austriaco, Werner Faymann, che, durante l'incontro bilaterale a Palazzo Chigi, gli ha prospettato l'intenzione di chiudere le frontiere con l'Italia al Brennero, a Dobbiaco e a Tarvisio al fine di respingere i migranti in arrivo dal nostro Paese, senza peraltro suscitare alcuna reazione negativa del Presidente del Consiglio dei ministri;
   il 18 e il 19 febbraio 2016 si è tenuto il Consiglio europeo dei Capi di Stato e di Governo, nel quale il cosiddetto gruppo di Viesegrad, che si era riunito il 16 febbraio 2016 a Praga con la partecipazione anche di Bulgaria e Macedonia, ha chiesto la sospensione del Trattato di Schengen;
   il Presidente del Consiglio dei ministri, dottor Matteo Renzi, ha sempre contestato, evidentemente a parere degli interroganti solo a parole e a fini di politica interna, la «politica dei muri» che sta mettendo fine al grande sogno dell'Europa, ormai uncinato dal prolificare di fili spinati;
   il filo spinato e le vere e proprie barriere annunciate dal Ministro dell'interno austriaco, Johanna Mikl Leitner, alla frontiera del Brennero creeranno un collo di bottiglia in Alto Adige, dove confluiranno e stanzieranno migliaia di disperati provenienti dal Sud del mondo;
   nonostante gli accordi del 1992, l'Austria rivendica ancora la cosiddetta Schutzfunktion, intollerabile funzione di tutela su una porzione dello Stato italiano, con ciò a giudizio degli interroganti violando la sovranità nazionale, per la qual cosa il Governo dovrebbe richiamare l'ambasciatore austriaco;
   il Presidente del Consiglio dei ministri, dopo forti pressioni dell'opinione pubblica, dei partiti e della comunità del Trentino-Alto Adige/Sudtirol ha denunciato con un «no» mediatico, la presa di posizione dell'Austria, che però non ha accettato le imposizioni europee, minando di fatto l'accordo di libera circolazione che è a fondamento dell'Europa;
   persino il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, si è detto estremamente deluso dall'Austria;
   la chiusura della frontiera al valico del Brennero causerà devastazioni sul piano turistico, della sicurezza dei cittadini e della convivenza sociale;
   dopo le dichiarazioni del prefetto di Treviso di essere pronta a confiscare le case sfitte agli italiani per metterle a disposizione dei migranti, anche in Alto Adige si è diffuso il terrore tra i proprietari di case, creando grave allarme sociale;
   il dramma dell'immigrazione si sta già ravvisando per alcuni operatori economici locali e nazionali, come un grande affare sul modello di altre incresciose situazioni che hanno suscitato l'indignazione degli italiani;
   sono evidenti i rischi che la comunità altoatesina corre a causa dell'arrivo in massa di profughi extracomunitari e quanto sarà difficile per un territorio così piccolo, affetto da storici conflitti etnici, sopportare situazioni di grande tensione e riuscire a mantenere il livello di sicurezza;
   sul territorio altoatesino, per ammissione della stessa Austria, ci saranno anche problemi di viabilità, perché verrà introdotto il limite di velocità dei 30 chilometri all'ora, cosa che cagionerà caos al Brennero e sull'A22, autostrada a sole due corsie, causando danni ambientali ed economici, soprattutto agli autotrasportatori, con ricadute drammatiche sulla libertà di circolazione;
   la provincia autonoma di Bolzano si sta facendo carico di trovare le risorse e di montare le tendopoli in varie zone lungo il confine del Brennero, mentre, dall'altra parte del confine, l'Austria sta schierando centinaia di poliziotti frontalieri per respingere i migranti provenienti dall'Italia;
   persino le Nazioni Unite, attraverso l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, hanno messo sotto osservazione il Brennero e l'Alto Adige per il rischio «dramma umanitario» –:
   se il Governo sia determinato a difendere concretamente l'Italia, gli italiani e la sicurezza nei suoi confini, intervenendo duramente in Europa e chiedendo sanzioni, come l'esclusione dalla ripartizione dei fondi europei e la sospensione della libera circolazione delle merci, per quei Paesi aderenti che chiudano unilateralmente le frontiere. (3-02093)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

libera circolazione delle merci

restrizione all'esportazione

sicurezza pubblica