ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02090

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 585 del 08/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 08/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 08/03/2016
Stato iter:
09/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/03/2016
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 09/03/2016
Resoconto MARTINA MAURIZIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 09/03/2016
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/03/2016

SVOLTO IL 09/03/2016

CONCLUSO IL 09/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02090
presentato da
GUIDESI Guido
testo presentato
Martedì 8 marzo 2016
modificato
Mercoledì 9 marzo 2016, seduta n. 586

   GUIDESI, FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, BUSIN, CAPARINI, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, INVERNIZZI, MOLTENI, GIANLUCA PINI, RONDINI, SALTAMARTINI e SIMONETTI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   ad oggi sono oltre mille le stalle da latte chiuse, il 60 per cento delle quali in montagna, con una media di una stalla su cinque, con effetti drammatici sull'economia, sulla sicurezza alimentare e sul presidio ambientale nonché sull'occupazione. Queste chiusure causano un aumento delle importazioni dall'estero di latte, infatti, per ogni milione di quintali di latte importato in più scompaiono 17 mila mucche e 1.200 occupati in agricoltura;
   il latte agli allevatori viene pagato al di sotto dei costi di produzione, con una riduzione dei compensi fino al 30 per cento rispetto allo scorso anno e valori inferiori a quelli di venti anni fa. Nel 2015 il valore finale distribuito all'agricoltura all'interno della filiera è sceso dal 17 al 14 per cento. La differenza tra i prezzi pagati dal consumatore italiano e il prezzo riconosciuto agli allevatori è infatti la più alta d'Europa;
   la multinazionale del latte francese Lactalis è il principale gruppo lattiero europeo e in Italia è proprietario di marchi come Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani e Cademartori. Controlla un terzo del nostro mercato e incassa dai consumatori italiani 1,4 miliardi di euro;
   il mercato del latte si trova, quindi, a sottostare a questo operatore straniero che impone a giudizio degli interroganti unilateralmente agli allevatori le proprie condizioni. Nell'ultimo anno con la decisione unilaterale di ridurre del 20 per cento i compensi riconosciuti agli allevatori, il prezzo a loro corrisposto è sceso a 34 centesimi al litro, ben al di sotto dei costi di produzione, stimati in un valore medio compreso tra i 38 e i 41 centesimi;
   esiste, a giudizio degli interroganti, un evidente squilibrio contrattuale tra le parti che determina un abuso, praticato dai trasformatori, dovuto alla loro maggiore forza economica sul mercato con un'imposizione di condizioni ingiustificate e gravi;
   il 28 gennaio 2016 si è svolta la prima riunione del comitato consultivo previsto dall'accordo di filiera per il sostegno al comparto lattiero-caseario siglato presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali il 26 novembre 2015. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell'industria, delle cooperative e della grande distribuzione. Durante l'incontro è stato definito il sistema base di indicizzazione del prezzo del latte, attraverso un meccanismo oggettivo che tiene conto dei costi di produzione e dell'andamento dei prezzi del latte e dei formaggi sul mercato interno ed estero;
   certamente questo accordo è un importante passo avanti per la stabilità e sostenibilità del settore lattiero-caseario anche se le questioni legate al futuro prezzo del latte restano ancora aperte. È necessario, a parere degli interroganti, arrivare nel più breve tempo possibile alla determinazione di un prezzo giusto da pagare agli allevatori;
   sembra che recentemente la Lactalis stia dando disdetta del contratto di somministrazione a diversi produttori di latte italiani tramite una lettera nella quale viene comunicato che alla scadenza del contratto questo non sarà rinnovato automaticamente nei termini attuali per un ulteriore periodo, facendo in questo modo cessare definitivamente i contratti alla fine del mese di marzo. Nella lettera si legge, inoltre, che la società resta a disposizione per valutare l'ipotesi di un nuovo contratto previa rinegoziazione delle condizioni;
   non si può rimanere inermi davanti a una politica dei prezzi praticata da parte di una sola multinazionale, che opera, quindi, in regime di semi-monopolio, traccia le linee del settore e decide sul futuro di migliaia di allevatori;
   all'Autorità garante della concorrenza e del mercato gli allevatori hanno chiesto di far luce sugli abusi di dipendenza economica a danno dei produttori e questa sembra aver assicurato un suo rapido interessamento. Comportamenti scorretti nel pagamento del latte si sono verificati anche in Spagna prima e in Francia poi, dove sono state condannate le principali industrie lattiero-casearie, molte delle quali operano anche sul territorio italiano, tra le quali la stessa Lactalis;
   in Francia, infatti, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha multato per un importo di 193 milioni di euro 11 industrie lattiero-casearie, tra le quali, appunto, Lactalis, Laita, Senagral e Andros's Novandie per pratiche anticoncorrenziali dopo che era intervenuto anche l'Antitrust iberico che aveva annunciato multe per un totale di 88 milioni di euro a gruppi come Danone (23,2 milioni), Corporation Alimentaria (21,8 milioni), Gruppo Lactalis Iberica (11,6 milioni);
   a parere degli interroganti esiste un evidente squilibrio contrattuale tra le parti che determina un abuso, ad opera dei trasformatori, della loro posizione economica sul mercato, dalla quale gli allevatori dipendono. È necessario, quindi, un intervento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato a livello nazionale poiché i prezzi praticati dagli intermediari della filiera del latte fresco sono iniqui e gli allevatori manifestano ormai evidenti segni di difficoltà perché non riescono a coprire neanche i costi di produzione;
   il Ministro interrogato aveva dichiarato a novembre 2015: «Abbiamo trasmesso in queste ore all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, per le sue valutazioni di competenza, le numerose segnalazioni ricevute in merito al rispetto delle norme sui contratti di vendita del latte e sull'applicazione dell'articolo 62 che abbiamo rafforzato con la nostra legge 9» –:
   se risultino gli esiti di tali segnalazioni e quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere rispetto alla problematica esposta in premessa, che ad avviso degli interroganti configura un abuso di posizione dominante da parte della multinazionale francese Lactalis che, dopo aver comprato i maggiori marchi nazionali, divenendo quindi il primo gruppo sul mercato italiano e mondiale nei prodotti lattiero caseari, sta creando una situazione di squilibrio contrattuale dei produttori lattiero-caseari e sta dettando la politica dei prezzi del latte, disdicendo inoltre i contratti per non rinnovarli a scadenza e per poter rinegoziare nuove condizioni. (3-02090)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

latte

allevamento

azienda lattiera