ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02072

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 580 del 01/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 01/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/03/2016
Stato iter:
02/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/03/2016
Resoconto GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 02/03/2016
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 02/03/2016
Resoconto GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/03/2016

SVOLTO IL 02/03/2016

CONCLUSO IL 02/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02072
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo presentato
Martedì 1 marzo 2016
modificato
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   GRIMOLDI, FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, BUSIN, CAPARINI, GIANCARLO GIORGETTI, GUIDESI, INVERNIZZI, MOLTENI, GIANLUCA PINI, RONDINI, SALTAMARTINI e SIMONETTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il 4 febbraio 2016 la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ha espresso parere favorevole, con osservazioni e con l'avviso contrario delle regioni Lombardia e Campania, allo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri «Individuazione della capacità complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilabili in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonché individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilabili» predisposto ai fini dell'attuazione dell'articolo 35, comma 1, del decreto-legge n. 133 del 2014 (cosiddetto decreto sblocca Italia) convertito, con modificazioni, dalla legge n. 164 del 2014;
   ai sensi del decreto-legge n. 133 del 2014, gli impianti individuati da tale decreto del Presidente del Consiglio dei ministri costituiscono infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale, sono riclassificati da inceneritori ad impianti di recupero energia con funzionamento fino a saturazione del carico termico e possono accogliere rifiuti provenienti anche da fuori regione, a discapito di qualsiasi programmazione regionale;
   in questo modo decadono i principi di autosufficienza e di prossimità tra il luogo di produzione e lo smaltimento dei rifiuti e aumentano pesantemente gli impatti e i rischi ambientali derivanti dal trasporto dei rifiuti da e verso gli stessi impianti di incenerimento, confermando una direzione opposta ai principi delle direttive comunitarie che mirano a conseguire la minimizzazione degli effetti ambientali negativi derivanti dalla gestione dei rifiuti;
   la strategia del Governo addirittura disincentiva e deresponsabilizza soprattutto quelle regioni che in tema di autosufficienza sono inadempienti, incidendo pesantemente su regioni che sono già «virtuose» e autosufficienti nella gestione dei propri rifiuti;
   la regione Lombardia è la regione più «virtuosa» e più colpita dalle nuove norme, poiché, secondo lo stesso schema del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, a fronte di un fabbisogno di incenerimento pari a 1.771.269 tonnellate all'anno, presenta una capacità di incenerimento complessiva pari a 2.350.200 tonnellate all'anno con una sovracapacità di incenerimento per 578.931 tonnellate all'anno, garantita da una sostanziale saturazione impiantistica che conta 13 inceneritori;
   secondo la strategia del Governo, gli impianti con capacità inutilizzata, tra cui quello di Brescia, quello di Cremona e altri impianti lombardi, dovranno smaltire i rifiuti in eccesso sul territorio nazionale fino a quanto non verranno costruite le nuove strutture che dovranno garantire il progressivo riequilibrio socioeconomico fra le macroaree del territorio nazionale, Nord, Centro e Sud, come definite dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;
   tale linea politica del Governo è confermata dal decreto-legge n. 185 del 2015, recante «Misure urgenti per interventi nel territorio», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 9 del 2016, che, all'articolo 2, nell'ambito degli interventi straordinari per la regione Campania disposti per dare esecuzione alle sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea del 4 marzo 2010 e del 16 luglio 2015, prevede lo smaltimento dei rifiuti regionali secondo un piano finanziato con 150 milioni di euro da parte dello Stato, per l'anno 2015, non escludendone lo smaltimento anche in regioni diverse;
   inoltre, la legge n. 208 del 2015, legge di stabilità per il 2016, finanzia con 150 milioni per ciascuno degli anni 2016 e 1017, interventi per la «Terra dei fuochi» della regione Campania, da individuare con successivo decreto ministeriale;
   il Ministro interrogato in un comunicato Ansa del 15 ottobre 2015, ha annunciato lo stanziamento di 150 milioni di euro l'anno per tre anni per intervenire proprio sulla problematica dei rifiuti, in particolare della «Terra dei fuochi»; secondo il Ministro interrogato si è trattato di un segnale importante che il Governo ha dato alla regione Campania; il comunicato riporta, inoltre, che con i fondi verrà avviato, tra l'altro, il piano di rimozione dei 5 milioni di ecoballe ancora stoccati sul territorio;
   infatti, in merito alla gestione dei rifiuti campani, il quotidiano online Cremona oggi del 28 febbraio 2016, considera la settimana in corso decisiva per conoscere i vincitori del primo bando di gara internazionale, suddivisa in 8 lotti, bandita dalla regione Campania per lo smaltimento di quasi 800 mila tonnellate di ecoballe in deposito nei diversi siti della regione Campania;
   il primo bando, scaduto il 18 febbraio 2016, prevede un importo di 118 milioni di euro, come prima tranche dei 450 milioni messi a disposizione dal Governo per la rimozione, trasporto, smaltimento e recupero energetico dei rifiuti imballati e accatastati nell'area della regione Campania, parte dei quali provenienti dalla «Terra dei fuochi»;
   la partecipazione al bando dell'A2A, in particolare per lo smaltimento del lotto 2, a Giugliano (Napoli), sito Masseria del Re, per lo smaltimento di 100 mila tonnellate di rifiuti e per un valore di appalto di 15 milioni di euro, in concomitanza all'annunciata firma dei contratti per l'acquisto da parte di A2A del 51 per cento della Lgh, proprietaria dell'inceneritore di San Rocco di Cremona, ha creato lo sconcerto tra i cittadini lombardi; il timore è quello dello smaltimento dei rifiuti campani negli impianti della regione Lombardia, in particolare in quello di Brescia, o come ecoballe, o trasformati in combustibile solido secondario (css), al fine di facilitarne lo smaltimento fuori regione nell'ambito del territorio italiano, qualora si verificasse l'indisponibilità dei Paesi esteri ad accogliere i rifiuti; in questo modo verrebbe scavalcato l'obbligo dello smaltimento dei rifiuti urbani nell'ambito del territorio regionale e disatteso il principio di prossimità nello smaltimento dei rifiuti;
   la pianura padana, a causa della concentrazione degli insediamenti industriali e dell'esteso inurbamento del territorio, ma anche per ragioni climatiche e di morfologia territoriale e soprattutto per la palese insufficienza della rete stradale che crea gravi congestionamenti del traffico, rappresenta la parte del territorio italiano più esposto all'inquinamento da particolato primario e secondario; gli ultimi provvedimenti normativi del Governo sopra citati non vanno nella direzione giusta, verso una riduzione delle emissioni ma, anzi, inevitabilmente, comporteranno l'incremento delle fonti di emissione di ossidi di azoto e polveri sottili e ultra sottili proprio nelle regioni del Nord che sono le più fornite di impianti di incenerimento di rifiuti –:
   se rientri nei programmi del Governo la limitazione dello smaltimento dei rifiuti campani, e soprattutto di quelli solidi urbani, nell'ambito del territorio regionale, anche in considerazione dell'ammontare delle risorse statali autorizzate dagli ultimi provvedimenti normativi, e se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative volte a rivedere l'articolo 35 del decreto-legge n. 133 del 2014 e ritirare lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di attuazione in corso di emanazione, rispettando la pianificazione regionale ed evitando di far pagare alle regioni virtuose, prima di tutte alla Lombardia, le annose e disastrose situazioni creatisi in altre regioni in materia di rifiuti. (3-02072)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incenerimento dei rifiuti

eliminazione dei rifiuti

rifiuti