Legislatura: 17Seduta di annuncio: 575 del 23/02/2016
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 23/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 23/02/2016 LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 23/02/2016 MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 23/02/2016 MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 23/02/2016 NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 23/02/2016 TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 23/02/2016 TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 23/02/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 23/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 24/02/2016 Resoconto MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE RISPOSTA GOVERNO 24/02/2016 Resoconto GENTILONI SILVERI PAOLO MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE) REPLICA 24/02/2016 Resoconto MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
DISCUSSIONE IL 24/02/2016
SVOLTO IL 24/02/2016
CONCLUSO IL 24/02/2016
RAMPELLI, CIRIELLI, LA RUSSA, MAIETTA, GIORGIA MELONI, NASTRI, TAGLIALATELA e TOTARO. –
Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. – Per sapere – premesso che:
il 21 marzo 2015 il Ministro interrogato e il suo omologo francese hanno firmato un trattato all'Abbaye aux Dames de Caen, in Bassa Normandia, che modifica i confini marittimi tra i due Paesi precedentemente fissati da una Convenzione siglata tra le due nazioni nel 1892;
in base al Trattato l'Italia ha rinunciato a importanti porzioni di mare al largo della Liguria e a nord della Sardegna, ampliando, di contro, la sua sovranità marittima nel Canale di Corsica e confermando quella al largo delle isole d'Elba e di Capraia;
il Parlamento francese ha già ratificato il Trattato di Caen e lo sta applicando unilateralmente, e in forza di ciò sta procedendo a fermi di imbarcazioni italiane, dapprima il peschereccio ligure Mina nel mese di gennaio 2016 e, successivamente, diverse imbarcazioni di pescatori sardi;
la zona ceduta alla Francia comprende alcune delle aree notoriamente più pescose, molto ambite a causa della loro ricchezza di gamberoni e pesce spada, e nella quale da sempre operano le marinerie italiane;
inoltre, l'articolo 4 del Trattato attribuisce alla Francia anche «lo sfruttamento di eventuali giacimenti di risorse del fondo marino o del suo sottosuolo, situati a cavallo della linea di confine», vale a dire gas e petrolio;
la scorsa settimana il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha diramato una nota per ribadire come il tracciato di delimitazione delle acque territoriali e delle restanti zone marittime rifletterebbe i «criteri stabiliti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare», ratificata dall'Italia nel 1994, e che «la parte italiana ha ottenuto di mantenere immutata la definizione di linea retta di base per l'arcipelago toscano»;
tali affermazioni fanno sorgere il sospetto che il Governo abbia voluto favorire il mantenimento dei confini marittimi toscani e quindi i pescatori attivi in quelle zone rispetto a quelli sardi;
la cessione delle zone di mare prevista dal Trattato di Caen danneggia gravemente i pescatori italiani, e in particolar modo quelli sardi, i quali non erano neanche informati dell'esistenza del nuovo accordo internazionale prima che le autorità francesi cominciassero ad effettuare i fermi delle imbarcazioni italiane, e l'applicazione unilaterale dello stesso accordo da parte della Francia sta determinando una penalizzante disparità di trattamento tra i pescatori italiani e quelli d'oltralpe –:
se il Governo non ritenga di intervenire con urgenza al fine di ottenere in primo luogo la cessazione dei fermi dei pescherecci italiani da parte delle autorità francesi e, in secondo luogo, al fine di promuovere una revisione del Trattato che possa ristabilire un criterio di equità nello sfruttamento delle aree marine in questione. (3-02049)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):bandiera della nave
convenzione ONU
risorse minerarie sottomarine