ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01963

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 555 del 26/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 26/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/01/2016
Stato iter:
27/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/01/2016
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 27/01/2016
Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 27/01/2016
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/01/2016

SVOLTO IL 27/01/2016

CONCLUSO IL 27/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01963
presentato da
GUIDESI Guido
testo presentato
Martedì 26 gennaio 2016
modificato
Mercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556

   GUIDESI, FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, BUSIN, CAPARINI, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, INVERNIZZI, MOLTENI, GIANLUCA PINI, RONDINI, SALTAMARTINI e SIMONETTI. – Al Ministro dell'economia e delle finanze. – Per sapere – premesso che:
   tra lunedì e mercoledì della scorsa settimana sembra si sia consumato un assalto speculativo alle banche italiane a causa di una lettera inviata dalla Banca centrale europea contenente la richiesta di un rafforzamento patrimoniale degli istituti di credito italiani che ha causato un pesante crollo in borsa dei titoli;
   secondo la ricostruzione dei fatti da parte di fonti accreditate di stampa, già la domenica precedente si era già diffusa la notizia di un'indagine conoscitiva da parte della Banca centrale europea su alcune banche italiane, in particolare sulle loro sofferenze che ammonterebbero a 201 miliardi;
   l'indiscrezione ha subito causato il crollo immediato della borsa già all'apertura di lunedì, con perdite tra il 5 e l'8 per cento (soltanto Mps, la più colpita, è arrivata a cedere il 16 per cento); subito Banca d'Italia e il Ministero dell'economia e delle finanze hanno chiesto spiegazione alla Banca centrale europea, ma non è arriva nessuna chiarificazione, mentre il crollo prosegue e sei istituti italiani (Mps, Carige, Banco Popolare, Bpm, Bper e Unicredit) confermano alla Consob di aver ricevuto questionari dal Single Supervisiory Mechanism sulla gestione dei crediti non performing;
   la suddetta informazione, però, non fa volgere al meglio la critica situazione delle borse che, anzi, il giorno seguente, martedì 19, non hanno visto alcun segno di miglioramento e nessun segno di certezza, fino a quando le agenzie non hanno battuto le parole di un portavoce della Banca centrale europea, di cui tra l'altro non si conosce il nome, che avrebbe dichiarato che si sarebbe trattato soltanto di «pratiche standard che hanno riguardato diversi istituti dell'eurozona»;
   l'indiscrezione, così come le rassicurazioni della Consob, che ha fermato la vendita allo scoperto di Mps e Banco popolare, di Banca d'Italia, dell'Abi e del Ministro interrogato, che dichiara «nessuna preoccupazione», non saranno però sufficienti e la borsa continuerà ad andare a picco (con Mps a -14 per cento e Carige -11 per cento e un -4,8 per cento a Milano di mercoledì 20), fino all'intervento del Presidente della Banca centrale europea;
   quest'ultimo, infatti, ha spiegato come ci sia stata «un'errata interpretazione» della lettera della Banca centrale europea, anzi «una percezione significativamente confusa» sulla comunicazione, poiché, effettivamente, la stessa lettera: «è stata fatta non solo alle banche italiane ma a un certo numero di banche dell'eurozona»; ha poi continuato: «La Banca centrale europea vuole solo sapere come gestiscono i non performing loans così da arrivare a individuare una best practice, cioè una richiesta sul processo di gestione dei crediti deteriorati. Non è una iniziativa che pressa le banche ad agire urgentemente con gli npl, che sappiamo richiedono anni di tempo»; conclude, poi, dicendo come ci sia stata «molta confusione»;
   dal canto suo, nella stessa giornata di mercoledì, il Ministro interrogato ha chiaramente espresso il suo dissenso circa la «gestione della comunicazione poco accorta» e, indirizzandosi al Single Supervisiory Mechanism, ha continuato asserendo che «bisogna essere molto cauti a mandare fuori informazioni a dare segnali»;
   in ogni modo, però, il risultato è stata la forte penalizzazione delle banche italiane rispetto a quelle degli altri Paesi dell'eurozona che, allo stesso modo, hanno ricevuto il questionario;
   simile trattamento di sfavore nei confronti dell'Italia è stato tenuto anche per quanto riguarda la questione delle banche poste in risoluzione in cui, per esempio, nel caso della banca portoghese Banif, la Commissione europea, nel suo annuncio, non ha specificato i valori di conferimento dei crediti in sofferenza; al contrario, nel caso delle quattro banche italiane poste in risoluzione, non soltanto la Commissione, ma anche Governo e Banca d'Italia, hanno dichiarato che il valore medio degli npl conferiti alla bad bank fosse di 18 centesimi, su una media di 40 centesimi –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno chiarire il significato dell'affermazione rivolta al Single Supervisiory Mechanism circa la «gestione poco accorta» e cosa abbia causato l'errata interpretazione della lettera della Banca centrale europea, secondo quanto dichiarato dal Presidente della Banca centrale europea medesima, e se non ci sia stata, piuttosto, una sorta di «trattativa» tra Governo e Commissione europea sulla situazione degli istituti di credito italiani. (3-01963)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Banca centrale europea

funzionario europeo

banca