ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01959

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 555 del 26/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: PISICCHIO PINO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 26/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/01/2016
Stato iter:
27/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/01/2016
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 27/01/2016
Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 27/01/2016
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/01/2016

SVOLTO IL 27/01/2016

CONCLUSO IL 27/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01959
presentato da
PISICCHIO Pino
testo presentato
Martedì 26 gennaio 2016
modificato
Mercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556

   PISICCHIO. – Al Ministro dell'economia e delle finanze. – Per sapere – premesso che:
   nonostante l'abbassamento record del prezzo del petrolio, sceso intorno ai trenta dollari a barile e con previsioni di ulteriore diminuzione, il prezzo della benzina in Italia è aumentato, rispetto al 2008, del 30 per cento;
   gli italiani pagano la benzina il 14,4 per cento in più dei francesi, il 18,9 per cento in più rispetto agli sloveni fino ad arrivare al 30,7 per cento in più degli austriaci (fonte CGIA, La Stampa 24 dicembre 2015);
   il costo dell'energia incide fortemente sul bilancio delle nostre imprese, arrivando anche al 30 per cento per alcuni comparti di Confindustria, e quindi sulla loro competitività, sia sul mercato interno sia su quello globale;
   il prezzo del carburante incide sul bilancio delle famiglie e dei cittadini italiani ed ha una forte influenza anche sui consumi, quindi sull'economia dell'intero sistema-Paese;
   a incidere sul prezzo del carburante è, secondo la CGIA, la componente fiscale;
   le accise che attualmente gravano sul carburante risalgono a periodi storici superati da tempo, come si evince chiaramente da questo elenco:
    a) euro 0,000981: finanziamento della guerra d'Etiopia del 1935-1936;
    b) euro 0,00723: finanziamento della crisi di Suez del 1956;
    c) euro 0,00516: ricostruzione post disastro del Vajont del 1963;
    d) euro 0,00516: ricostruzione post alluvione di Firenze del 1966;
    e) euro 0,00516: ricostruzione post terremoto del Belice del 1968;
    f) euro 0,0511: ricostruzione post terremoto del Friuli del 1976;
    g) euro 0,0387: ricostruzione post terremoto dell'Irpinia del 1980;
    h) euro 0,106: finanziamento della guerra in Libano del 1983;
    i) euro 0,0114: finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
    l) euro 0,02: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
    m) euro 0,005: acquisto di autobus ecologici nel 2005;
    n) euro 0,0051: terremoto dell'Aquila del 2009;
    o) euro 0,0073: finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali nel 2011;
    p) euro 0,04: arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011;
    q) euro 0,0089: alluvione in Liguria e Toscana nel novembre 2011;
    r) euro 0,082 (euro 0,113 sul diesel): decreto «Salva Italia» nel dicembre 2011;
    s) euro 0,02: finanziamento post terremoti dell'Emilia del 2012;
   da anni associazioni dei consumatori, comitati, forze politiche e singoli cittadini, anche attraverso petizioni online, l'ultima delle quali sulla piattaforma change.org, hanno posto all'attenzione dei diversi governi la questione –:
   quali urgenti iniziative il Governo intenda assumere per rendere possibile una diminuzione dei costi del carburante attraverso l'eliminazione delle accise più antiquate, prive di una ragione reale e per questo del tutto inique sul piano sociale ed economico. (3-01959)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo dell'energia

zona sinistrata

organizzazione culturale