Legislatura: 17Seduta di annuncio: 546 del 13/01/2016
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016 CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016 CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016 DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016 FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/01/2016 Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 14/01/2016 Resoconto GUIDI FEDERICA MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 14/01/2016 Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 14/01/2016
SVOLTO IL 14/01/2016
CONCLUSO IL 14/01/2016
VALLASCAS, DA VILLA, CANCELLERI, CRIPPA, DELLA VALLE e FANTINATI. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
sul sito web della società Snam spa è riportato che “la domanda gas in Italia potrà crescere sul decennio 2015-2024 di circa il 2,1 per cento medio annuo, sia a fronte di una previsione di ripresa del quadro macroeconomico e di domanda elettrica, sia a fronte della possibilità di attivare forme ulteriori di sostegno alla domanda quali il biometano e il progressivo incremento dell'uso del gas naturale nei trasporti;
in particolare, per il biometano, prodotto negli oltre 1000 impianti in Italia, si può prevedere un contributo alla domanda di gas naturale fino a circa 5,1 miliardi di metri cubi al 2024, con una crescita significativa a partire dagli ultimi anni del decennio corrente”;
il gas assume un ruolo centrale nella transizione verso un sistema energetico meno impattante da un punto di vista delle emissioni di gas ad effetto serra. La Strategia energetica nazionale del 2013 prevedeva, per quanto riguarda i gasdotti, di promuovere l'apertura del Corridoio Sud per l’import di gas dall'area del Caspio e da altri Paesi verso l'Italia, in particolare il progetto TAP (Trans Adriatic Pipeline). Inoltre, prevedeva di facilitare lo sviluppo del progetto South Stream (con potenziale sbocco in Italia), il progetto Galsi dall'Algeria e nuovi progetti di importazione del gas dal bacino del Mediterraneo;
il progetto South Stream è stato definitivamente accantonato dopo che South Stream Transport, controllata al 100 per cento da Gazprom, ha deciso di cancellare il contratto con la Saipem per la prima linea della sezione offshore del gasdotto Turkish Stream a causa «dell'impossibilità di raggiungere un accordo su molti lavori e questioni commerciali per l'attuazione del progetto», contratto che per la Saipem valeva 2,2 miliardi di dollari;
dopo alcuni articoli di stampa pubblicati nel dicembre 2015, nei quali si affermava la volontà italiana, condivisa dalla maggior parte dei Paesi dell'Unione europea, di «verificare la corrispondenza del progetto di raddoppio del gasdotto Nord Stream rispetto agli obiettivi dell'Unione» e per cui si ipotizzava un eccesso di concentrazione in una singola rotta del gas, aumentando la dipendenza dell'Unione europea dal gas russo, al contrario di quanto richiesto proprio in sede europea, sembrerebbero essersi avverate invece le indiscrezioni per cui il progetto italiano non sia quello di bloccare il Nord Stream, ma di pretendere una partecipazione economica di peso diverso;
e infatti è notizia di questi giorni di una telefonata tra il Premier italiano Renzi e il Presidente Putin in cui «le parti hanno confermato l'importanza di proseguire il lavoro comune al fine di attuare progetti di energia reciprocamente vantaggiosi», notizia poi riportata dalla stampa italiana e seguita da un rialzo del titolo azionario della stessa Saipem, indicata come possibile beneficiaria di una parte dei lavori da realizzare per il nuovo gasdotto –:
se quanto riportato in premessa corrisponda al vero e come l'eventuale supporto italiano alla realizzazione del raddoppio del Nord Stream possa essere giudicato coerente con quanto indicato nella Strategia energetica nazionale, che indica l'Italia come il futuro hub del gas verso i Paesi del nord Europa e per cui sono stati decisi ingenti investimenti in infrastrutture a carico dei consumatori italiani. (3-01922)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):gas naturale
politica energetica
inquinamento atmosferico