ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01886

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 533 del 01/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 01/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/12/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/12/2015
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/12/2015
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/12/2015
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/12/2015
Stato iter:
02/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/12/2015
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 02/12/2015
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 02/12/2015
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/12/2015

SVOLTO IL 02/12/2015

CONCLUSO IL 02/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01886
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo presentato
Martedì 1 dicembre 2015
modificato
Mercoledì 2 dicembre 2015, seduta n. 534

   ZARATTI, PELLEGRINO, MELILLA, SCOTTO, ZACCAGNINI e KRONBICHLER. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il 30 novembre 2015, è iniziata a Parigi la Conferenza Onu sul clima COP 21, che si concluderà l'11 dicembre. Partecipano 147 Capi di Stato e di Governo e 195 delegazioni nazionali, con l'obiettivo auspicato di arrivare a un accordo universale, con obblighi precisi e costrittivi per i tutti i Paesi, per limitare il riscaldamento climatico;
   durante la prima giornata dei lavori, il Presidente del Consiglio dei ministri Renzi ha dichiarato che «l'Italia vuole stare tra i protagonisti della lotta all'egoismo, dalla parte di chi sceglie valori non negoziabili come la difesa della nostra madre terra. (...) Siamo tra i protagonisti della green economy»;
   tra le sue dichiarazioni, spicca quella nella quale il Presidente del Consiglio dei ministri afferma che «con la legge di stabilità abbiamo stanziato 4 miliardi sul climate change da qui al 2020»;
   dalla lettura della legge di stabilità, in queste ore all'esame del Parlamento, non emerge alcuno stanziamento consistente per la lotta ai cambiamenti climatici, e men che meno i 4 miliardi dichiarati dal Presidente del Consiglio dei ministri;
   peraltro, le scelte finora decise dal Governo in materia di sviluppo sostenibile indicano una direzione diversa da quella di incentivare le energie alternative e di abbandonare gradualmente l'uso dei combustibili fossili;
   la strategia energetica nazionale prevede sì un capitolo rinnovabili ma si basa ancora sul petrolio e sulla riduzione degli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili. E in questa direzione va tutta l'azione di Governo;
   se le fonti rinnovabili hanno avuto un ruolo affatto trascurabile nel panorama energetico nazionale, lo si deve – pur con tutti i loro limiti – alle incentivazioni introdotte nei Governi Prodi;
   nella XVII legislatura si è invece assistito a un costante ridimensionamento, fino all'azzeramento degli incentivi per il fotovoltaico, e a interventi di annacquamento degli stessi diritti acquisiti dagli operatori delle rinnovabili, attraverso il cosiddetto decreto «spalma-incentivi» che ha cambiato «in corso d'opera», con evidenti elementi di incostituzionalità, il sistema di incentivazione alla corrente prodotta dal fotovoltaico;
   il nostro Paese continua invece a sostenere e mantenere con sussidi e diversi regimi di incentivazione la produzione di combustibili fossili: dal CIP6; ai termovalorizzatori; all'autotrasporto; all'approvvigionamento dei servizi di interrompibilità ed altro;
   in controtendenza alla Conferenza di Parigi, il decreto-legge «sblocca Italia» ha, quindi, dato il via a misure volte ad agevolare – scavalcando le regioni – decreti di compatibilità ambientale per nuovi permessi di ricerca e concessioni di estrazione petrolifera;
   «Ombrina mare», progetto di estrazioni petrolifere nell'Adriatico al largo dell'Abruzzo, è in attesa dell'imminente concessione; il progetto «Vega B» nel Canale di Sicilia; decreti di compatibilità ambientale per nuovi progetti di ricerca ed estrazione petrolifera per la Shell nel golfo di Taranto che si aggiungono a quelli che già ci sono. Solo la Puglia è stata interessata ultimamente da 4-5 decreti di compatibilità ambientale per ottenere il rilascio dei titoli minerari; il progetto di prospezione della società inglese Spectrum Geo nel Mare Adriatico è il più grande in assoluto ed altro;
   è peraltro di queste ore il rapporto dell'Agenzia europea dell'Ambiente (Aea), secondo il quale l'Italia è il primo tra i paesi dell'Unione europea per morti per inquinamento atmosferico. Nel 2012 in Italia ci sono stati 84.400 decessi su un totale di 491 mila vittime a livello di Unione europea –:
   dove siano rinvenibili i 4 miliardi fino al 2020 stanziati dal Governo per la lotta ai cambiamenti climatici, secondo le dichiarazioni richiamate in premessa, e se non si ritenga indispensabile, anche alla luce di quanto esposto in premessa, avviare tutte le iniziative necessarie per rendere finalmente le politiche del Governo pienamente coerenti con gli obiettivi della Conferenza di Parigi. (3-01886)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cambiamento climatico

politica comunitaria dell'ambiente

energia rinnovabile