ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01877

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 529 del 25/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 25/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 25/11/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 25/11/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 25/11/2015
FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 25/11/2015
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 25/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 25/11/2015
Stato iter:
26/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/11/2015
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 26/11/2015
Resoconto GENTILONI SILVERI PAOLO MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 26/11/2015
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/11/2015

SVOLTO IL 26/11/2015

CONCLUSO IL 26/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01877
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo presentato
Mercoledì 25 novembre 2015
modificato
Giovedì 26 novembre 2015, seduta n. 530

   PALAZZOTTO, SCOTTO, DURANTI, PIRAS, FAVA e ZACCAGNINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   il 24 novembre 2015 un aereo militare russo è stato abbattuto al confine turco-siriano da caccia F-16 del Governo di Ankara;
   l'ordine di abbattere il caccia russo pare sia arrivato direttamente dal Primo ministro della Repubblica turca, Ahmet Davutoglu, informato della presunta violazione dello spazio aereo dal Capo di Stato maggiore, Hulusi Akar;
   secondo il Governo di Ankara il caccia russo avrebbe sconfinato nello spazio aereo turco e si è cercato un contatto per dieci volte prima dell'abbattimento. Fonti del Pentagono hanno fatto sapere che, secondo i dati in loro possesso, lo sconfinamento sia durato probabilmente non più che una «manciata di secondi», prima che la Turchia abbattesse il velivolo;
   senza entrare sulla dinamica dell'incidente – e quindi se l'aereo stesse sorvolando la Siria o la Turchia – permane la non secondaria circostanza che non si abbatte un jet militare di un Paese amico se non, a giudizio degli interroganti, per creare un caso internazionale;
   l'abbattimento del jet russo secondo gli interroganti è solo l'ultimo degli atti irresponsabili di un Governo, quello turco, che ha dimostrato non poche ambiguità rispetto al contrasto al terrorismo;
   atti di questo tipo rischiano di far saltare il processo di pace e favorire ancora una volta il terrorismo, strategia a cui il Governo turco sembra sempre più interessato evidentemente;
   in questi mesi è stata da più parti documentata la responsabilità del Governo turco e delle forze di intelligence turche nell'aver permesso che membri di Daesh e altri gruppi jihadisti entrassero in Turchia e potessero muoversi liberamente nel Paese, così come sono note le responsabilità della Turchia nell'aver aperto i valichi di frontiera ai terroristi; nell'aver permesso il rifornimento di armi, munizioni e supporto logistico; nell'aver permesso che membri di Daesh fossero portati in Turchia per essere curati;
   la Turchia quindi, nostro alleato e membro della Nato, ha favorito in questi anni il passaggio di migliaia di foreign fighters europei in funzione anti Assad ed ha un ruolo strategico nel contrabbando che genera notevoli introiti a Daesh con la vendita del petrolio a basso costo;
   allo stesso tempo conduce una guerra contro le organizzazioni Curde in Siria e in Iraq che sono tra le poche forze che hanno causato una serie di sconfitte a Daesh e che hanno dato vita ad una esperienza di convivenza pacifica tra curdi, arabi, assiri, caldei, aramaici, turcomanni, armeni e ceceni e altre minoranze;
   pubblicamente il Governo turco ha dichiarato guerra a Daesh ed è un alleato della coalizione internazionale, in realtà continua a supportarlo e invece di combattere ha iniziato una guerra contro le opposizioni democratiche e le minoranze presenti nel Paese, imponendo il coprifuoco in numerose città e colpendo i suoi stessi civili; la Turchia sta conducendo attacchi aerei anche in altri Stati, come in Siria e Iraq, al fine di combattere il PKK e le forze di autodifesa Unità di protezione del popolo (YPG) e Unità di difesa delle donne (YPJ), producendo centinaia di vittime tra la popolazione di civile e mettendo a rischio ulteriormente l'intero Medio Oriente;
   desta, infine, molta preoccupazione il silenzio dei Governi degli Stati europei sull'accaduto ed in particolare la recentissima deliberazione della Commissione europea che ha deliberato lo stanziamento di 3 miliardi di euro per la gestione dei campi profughi in territorio turco –:
   se il Governo non intenda adottare le iniziative di competenza per richiamare con forza il Governo turco alle sue responsabilità e in particolare quali iniziative intenda adottare in sede europea e in sede Nato nei confronti della Turchia.
(3-01877)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

condizione della donna

incidente di trasporto

minoranza nazionale