Legislatura: 17Seduta di annuncio: 514 del 03/11/2015
Primo firmatario: FIORIO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 FALCONE GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 LAVAGNO FABIO PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015 BINI CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 03/11/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 03/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 04/11/2015 Resoconto CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 04/11/2015 Resoconto MARTINA MAURIZIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI) REPLICA 04/11/2015 Resoconto FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 04/11/2015
SVOLTO IL 04/11/2015
CONCLUSO IL 04/11/2015
FIORIO, CARRA, OLIVERIO, LUCIANO AGOSTINI, ANTEZZA, ANZALDI, CAPOZZOLO, COVA, DAL MORO, FALCONE, LAVAGNO, MARROCU, MONGIELLO, PALMA, PRINA, ROMANINI, TARICCO, TENTORI, TERROSI, VENITTELLI, ZANIN, MARTELLA, CINZIA MARIA FONTANA e BINI. —
Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
. — Per sapere – premesso che:
il comparto lattiero-caseario è il primo settore alimentare italiano e rappresenta circa il 12 per cento del fatturato complessivo del food nazionale. Il valore della produzione supera i 15 miliardi di euro. Nel settore trovano impiego circa 25.000 lavoratori; ogni anno le imprese italiane producono un milione di tonnellate di formaggi, 2,7 milioni di tonnellate di latte alimentare, un miliardo e seicentomila vasetti di yogurt e 160.000 tonnellate di burro;
l'Italia ha una posizione di rilievo nell'ambito del settore lattiero-caseario mondiale, in cui è il maggior Paese produttore di formaggi tipici di origine certificata;
il settore lattiero-caseario apporta anche un importante contributo socio-economico allo sviluppo agricolo e rurale e sottolinea la sua particolare importanza nelle zone svantaggiate, montane e insulari e nelle regioni periferiche, dove l'allevamento è spesso l'unica attività agricola praticabile;
da dieci anni il settore lattiero-caseario sta attraversando una grave crisi, che ha causato la scomparsa di 66.000 stalle italiane. Il crollo della domanda, causato anche dalla forte riduzione delle esportazioni nei Paesi extra Unione europea, ha portato ad un abbassamento generalizzato dei prezzi all'origine del latte bovino ed ha messo in ginocchio numerose imprese, in tutta Europa, che non riescono più a coprire i costi di produzione;
la Commissione europea ha recentemente ammesso che l'attuazione delle misure presenti nel «pacchetto latte», in vigore da ottobre 2012, si è rivelata deludente;
la Commissione europea ha, inoltre, rimarcato come le attuali misure della rete di sicurezza, come l'intervento pubblico e gli aiuti all'ammasso privato, non siano adeguate per far fronte alla persistente volatilità o a una crisi del settore del latte. La Commissione europea ha, infatti, constatato dubbi circa la capacità del quadro normativo comunitario di far fronte agli episodi di estrema volatilità del mercato o a una situazione di crisi dopo la scadenza del regime di quote, specialmente per garantire uno sviluppo equilibrato della produzione di latte ed evitare una concentrazione eccessiva nelle zone maggiormente produttive;
per la Commissione europea è, quindi, necessaria una rete di sicurezza più reattiva e realistica e che il prezzo d'intervento rifletta maggiormente i costi di produzione. Il prezzo attuale, immutato dal 2008, deve essere quindi rivisto per tenere conto dei crescenti costi di produzione e dovrebbe essere sottoposto a regolare revisione. L'agricoltura sostenibile, quale fonte di prodotti alimentari di alta qualità, può essere, infatti, garantita solo se i produttori ricevono adeguati prezzi che coprano tutti i costi di una produzione sostenibile;
il Consiglio straordinario dei Ministri agricoli dell'Unione europea, che si è svolto a Bruxelles il 7 settembre 2015, ha varato un pacchetto di aiuti d'emergenza da 500 milioni per tamponare la crisi del settore lattiero-caseario (destinandoli circa 25 all'Italia), oltre alla possibilità per gli Stati membri di aumentare dal 50 al 70 per cento l'anticipo a ottobre 2015 dei pagamenti diretti della politica agricola comune agli allevatori;
tra le principali azioni messe in campo dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nell'ambito di un apposito «piano latte», rientrano in particolare:
a) 0,5 centesimi di euro in più al litro per i produttori di latte attraverso aumento della compensazione Iva. Si prevede l'innalzamento dell'aliquota di compensazione Iva dall'8,8 al 10 per cento a favore degli allevatori del settore latte;
b) l'istituzione di un tavolo tecnico nazionale per metodo di indicizzazione dei prezzi del latte. È prevista la costituzione presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di un gruppo di lavoro per la definizione a livello nazionale di un sistema di indicizzazione del valore del latte alla stalla condiviso dagli attori della filiera;
c) piano straordinario di promozione del consumo di latte fresco;
d) promozione dell’export dei prodotti lattiero-caseario italiani. I formaggi dop italiani saranno protagonisti di specifiche azioni nell'ambito del piano straordinario per il made in Italy, previsto dalla legge di stabilità per il 2015 e messo in campo dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali insieme al Ministero dello sviluppo economico;
e) sostegno agli impianti per il biometano di aziende zootecniche. Per stimolare l'integrazione al reddito degli allevatori il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali intende sostenere gli investimenti in impianti di biometano per la valorizzazione delle biomasse residuali e dei sottoprodotti della lavorazione agricola;
il disegno di legge di stabilità per il 2016, all'esame del Senato della Repubblica, coerentemente con le azioni proposte, prevede l'innalzamento dell'aliquota di compensazione Iva dall'8,8 al 10 per cento per i produttori di latte;
sempre nel disegno di legge di stabilità per il 2016 (articoli 4 e 5) è stata anche soppressa l'Irap e l'Imu sui terreni e sulle imprese agricole: un provvedimento che porterà, quindi, benefici anche al comparto lattiero-caseario;
il Ministro interrogato ha, inoltre, recentemente annunciato che i fondi europei per l'acquisto di alimenti a sostegno degli indigenti (fead) saranno utilizzati, in parte, per l'acquisto di formaggi dop –:
quali ulteriori iniziative saranno intraprese a sostegno del settore lattiero-caseario, che versa nel grave stato di crisi descritto in premessa. (3-01814)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):produzione di latte
esportazione comunitaria
regione montana