ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01764

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 501 del 13/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2015
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2015
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2015
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2015
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2015
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/10/2015
Stato iter:
14/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/10/2015
Resoconto SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2015
Resoconto DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 14/10/2015
Resoconto SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/10/2015

SVOLTO IL 14/10/2015

CONCLUSO IL 14/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01764
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo presentato
Martedì 13 ottobre 2015
modificato
Mercoledì 14 ottobre 2015, seduta n. 502

   SPESSOTTO, DELL'ORCO, LIUZZI, CARINELLI, PAOLO NICOLÒ ROMANO, NICOLA BIANCHI e DE LORENZIS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   un rilevante articolo, apparso sulla stampa e intitolato «Pignorati i conti del Ministero di Lupi», riporta la preoccupante notizia per cui, a partire dal 14 gennaio 2015, sarebbe stato disposto il blocco giudiziario dei conti correnti appartenenti al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   la procedura giudiziaria avviata nei confronti dei conti correnti del dicastero trae le sue origini dal piano di ricostruzione post-bellica della città di Ancona, affidato in concessione all’Adriatica costruzioni srl dell'imprenditore marchigiano Edoardo Longarini;
   con decreto del Ministro dei lavori pubblici del 7 ottobre 1992 fu disposto l'annullamento nei confronti del gruppo di Longarini di tutti i rapporti concessori per i lavori relativi ai lotti di piani di ricostruzione della città di Ancona;
   a seguito dell'impugnazione degli atti di annullamento da parte del gruppo Longarini, la corte di appello di Roma, con sentenza depositata l'8 luglio 2014, si è espressa nel procedimento promosso per la quantificazione dei danni a favore di Edoardo Longarini, il quale ha richiesto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un indennizzo di 1,2 miliardi di euro per gli appalti revocategli e che egli stesso ha sempre rivendicato;
   il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, tramite l'Avvocatura generale dello Stato, ha quindi presentato un ricorso in Corte di cassazione contro l'esecuzione della sentenza della corte d'appello di Roma e del lodo arbitrale a favore di Longarini per chiedere «la sospensione dell'efficacia esecutiva e dell'esecuzione della sentenza della corte d'appello di Roma, nonché dei lodi arbitrali definitivo e non definitivo»;
   nel ricorso si lamenta che «dall'esecuzione del lodo e della menzionata sentenza deriva un danno grave e irreparabile per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in quanto l'enorme importo della pronuncia di condanna, da valutare anche alla luce dell'attuale contingenza economica, caratterizzata dalla drastica riduzione delle disponibilità finanziarie di pertinenza del Ministero, rischierebbe di paralizzare l'esecuzione di opere pubbliche di rilevante interesse strategico nazionale, come rappresentato dal Ministero, e determinerebbe la perdita di circa 40 mila posti di lavoro»;
   per quanto di conoscenza degli interroganti, in base alle notizie di cronaca apparse sulla stampa, si apprende che, a seguito della notifica di un atto di pignoramento di rilevante importo, le disponibilità economiche esistenti sui conti correnti riferiti al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sarebbero state bloccate, dalle piccole spese d'amministrazione ai finanziamenti ai trasporti o addirittura ai cantieri in tutta Italia;
   tra i conti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sottoposti a pignoramento compare anche il conto di tesoreria centrale, sul quale erano disponibili le risorse anche per i lavori di completamento della variante alla strada provinciale n. 14 – circonvallazione al centro di Bojon, le cui procedure di affidamento dei lavori sono state conseguentemente interrotte;
   il Parlamento ha di recente approvato il disegno di legge di assestamento dello Stato per il 2015, il cui stato di previsione per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di cui alla legge di bilancio, reca una previsione di spesa complessiva di competenza pari a 13.260,432 milioni di euro –:
   se quanto riportato in premessa corrispondesse al vero, attraverso quali risorse intenda far fronte al pagamento del credito per il quale si è proceduto al pignoramento, evidenziando nel dettaglio le eventuali riduzioni di autorizzazioni di spesa con indicazione delle missioni, programmi e capitoli oggetto delle suddette riduzioni. (3-01764)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

esecuzione della sentenza