ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01683

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 477 del 08/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 08/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/09/2015
Stato iter:
09/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/09/2015
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 09/09/2015
Resoconto GENTILONI SILVERI PAOLO MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 09/09/2015
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/09/2015

SVOLTO IL 09/09/2015

CONCLUSO IL 09/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01683
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo presentato
Martedì 8 settembre 2015
modificato
Mercoledì 9 settembre 2015, seduta n. 478

   PALAZZOTTO e SCOTTO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   si stima che siano diverse decine di migliaia i migranti morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo dal 1998;
   non sono solo immagini terribili quelle dei nostri giorni, ma sono anche numeri di una guerra che giorno dopo giorno si sta svolgendo nel Mediterraneo sotto i nostri occhi e questo avviene sia per una situazione di forte instabilità in Libia e come conseguenza dei diversi conflitti che si registrano in Medio Oriente e nel continente africano – come in Iraq, Siria, Afghanistan, Yemen, Nigeria, Somalia, Eritrea, Sudan solo per citarne alcuni – e sia per le migliaia di migranti che sfuggono da carestie, fame e povertà o dagli effetti dei cambiamenti climatici antropici globali;
   l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) assiste oltre 50 milioni tra rifugiati e sfollati in tutto il mondo. Complessivamente il numero risulta essere ancora più ampio se si conteggiano, ad esempio, anche i cosiddetti climates refugees, ossia coloro che sono vittime di migrazioni forzate determinate dagli effetti negativi dei disastri ambientali e dei cambiamenti climatici e che attualmente non sono riportati in nessuna statistica ufficiale e spesso non assistiti da alcuna organizzazione umanitaria;
   i dati forniti da Eurostat sulle richieste di asilo presentate in Europa fotografano un fenomeno, quello dei rifugiati e richiedenti asilo, di imponenti dimensioni e che necessita di una forte politica comune dell'Unione europea;
   dall'inizio del 2015 nell'Unione europea sono state oltre 400 mila le richieste d'asilo, di questi 106 mila riguardano bambini. La Germania ha dichiarato che si aspetta circa 800 mila richieste di asilo entro la fine del 2015;
   le cronache di questi giorni, in particolar modo quanto sta accadendo in Ungheria, testimoniano quanto il sistema normativo europeo sia insufficiente a far fronte a un fenomeno migratorio che ha assunto tali connotazioni e dimensioni;
   le richieste di asilo nei Paesi dell'Unione europea sono disciplinate dal regolamento n. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 (cosiddetto regolamento «Dublino III»), che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di Paese terzo o da un apolide;
   in particolare, il regolamento «Dublino III» obbliga i migranti a richiedere asilo nel Paese di arrivo, generando squilibri e prolungando il calvario dei richiedenti asilo anche dentro le frontiere europee;
   l'Europa tutta è negligente, nulla è stato fatto nonostante i proclami. La gestione dell'accoglienza, la «presa in carico» e l'assistenza da parte di molti Paesi dell'Unione europea continua a presentare numerose criticità e i costi sociali ed economici di tale negligenza e mala gestione si riflettono sia sulle popolazioni accoglienti che sui rifugiati e richiedenti asilo;
   occorre un'azione concordata dell'Europa e misure urgenti da assumere urgentemente con il superamento degli accordi di Dublino e la creazione di un «diritto d'asilo europeo». A questo va aggiunto un intervento delle organizzazioni internazionali come l'Onu per stabilizzare la situazione in Libia e Siria, nella risoluzione dei conflitti che imperversano in Medio Oriente e in Africa;
   il nostro Paese è chiamato ad un'assunzione di responsabilità ed allo stesso tempo ad uno sforzo di elaborazione e proposta che siano ispirati a criteri fondati sul diritto internazionale e sui diritti umani –:
   se, alla luce della straordinaria situazione e del mutamento dei flussi migratori, non si ritenga opportuno adottare iniziative in sede europea al fine di sospendere immediatamente il regolamento «Dublino III» e quali iniziative si intendano intraprendere nella medesima sede per la sua revisione e per l'istituzione di un «diritto d'asilo europeo». (3-01683)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

politica migratoria comunitaria

politica comunitaria