ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01597

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 456 del 07/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: CALABRO' RAFFAELE
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 07/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MITA GIUSEPPE AREA POPOLARE (NCD-UDC) 07/07/2015
DE GIROLAMO NUNZIA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 07/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/07/2015
Stato iter:
08/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/07/2015
Resoconto CALABRO' RAFFAELE AREA POPOLARE (NCD-UDC)
 
RISPOSTA GOVERNO 08/07/2015
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 08/07/2015
Resoconto CALABRO' RAFFAELE AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/07/2015

SVOLTO IL 08/07/2015

CONCLUSO IL 08/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01597
presentato da
CALABRÒ Raffaele
testo presentato
Martedì 7 luglio 2015
modificato
Mercoledì 8 luglio 2015, seduta n. 457

   CALABRÒ, DE MITA e DE GIROLAMO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nel territorio della regione Campania sono stoccate – in circa 22 siti – circa 4.000.000 di ecoballe, che rappresentano un'emergenza ambientale per la regione;
   la gestione dei siti di stoccaggio costa ai cittadini campani circa 15.000.000 euro annui per le attività di gestione, sorveglianza, monitoraggio, prelievo e smaltimento del percolato, nonché per canoni di affitto (11 siti di stoccaggio risultano di proprietà privata);
   per tali ecoballe si sono prospettate, nel tempo, diverse soluzioni per lo smaltimento definitivo, senza che, ad oggi, si sia mai trovata una soluzione definitiva;
   la Commissione europea ha deferito la Repubblica italiana innanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea (causa C-653/13), in quanto l'Italia non avrebbe adottato le misure necessarie per conformarsi alla sentenza della Corte di giustizia nella causa C-297/08, nella quale è stato dichiarato che «la Repubblica italiana, non avendo adottato, per la regione Campania, tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza recare pregiudizio all'ambiente e, in particolare, non avendo creato una rete adeguata ed integrata di impianti di smaltimento, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza degli articoli 4 e 5 della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 5 aprile 2006, 2006/12/CE, relativa ai rifiuti»; conseguentemente «la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi che le incombono in virtù dell'articolo 260, paragrafo 1, TFUE»;
   la sentenza della Corte di giustizia, che sarà depositata il 16 luglio 2015, verosimilmente condannerà l'Italia a pesanti sanzioni pecuniarie per l'inadempimento della regione Campania nella definizione e attuazione del piano regionale di gestione dei rifiuti e, probabilmente, anche per la vicenda delle ecoballe –:
   quali urgenti iniziative, anche di carattere normativo, intenda assumere al fine di garantire lo smaltimento delle ecoballe, anche in considerazione dell'ipotesi che la Corte di giustizia potrebbe condannare l'Italia ad una sanzione pecuniaria di circa 90.000.000 di euro all'anno.
(3-01597)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro l'inquinamento

protezione dell'ambiente

disastro naturale