ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01596

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 456 del 07/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: GIGLI GIAN LUIGI
Gruppo: PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 07/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 07/07/2015
Stato iter:
08/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/07/2015
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 08/07/2015
Resoconto MADIA MARIA ANNA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SEMPLIFICAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)
 
REPLICA 08/07/2015
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/07/2015

SVOLTO IL 08/07/2015

CONCLUSO IL 08/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01596
presentato da
GIGLI Gian Luigi
testo presentato
Martedì 7 luglio 2015
modificato
Mercoledì 8 luglio 2015, seduta n. 457

   GIGLI. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   una delle riforme qualificanti del Governo è rappresentata dalla legge di riforma di province e città metropolitane, cosiddetta legge Delrio (legge n. 56 del 2014), che prevede una serie di provvedimenti attuativi in capo a Stato e regioni;
   a complicare il cronoprogramma di questi adempimenti è stata la legge di stabilità per il 2015 che ha introdotto nuove scadenze e regole per il comparto;
   la sezione autonomie della Corte dei conti, nel referto «Il riordino delle province – Aspetti ordinamentali e riflessi finanziari» inviato al Parlamento, ha analizzato con precisione il processo di riorganizzazione a un anno dall'entrata in vigore della legge di riforma, facendo una prima valutazione degli effetti delle norme sugli andamenti finanziari delle province, sugli equilibri e sul rispetto del patto di stabilità;
   la Corte dei conti ha rilevato, in particolare, che tali ritardi e difficoltà nella fase attuativa, riguardano il riordino delle funzioni delegate o trasferite alle province e sono solo quattro le leggi regionali (Liguria, Toscana, Umbria e Marche) emanate al riguardo;
   si ricorda che il passaggio delle funzioni non fondamentali alle regioni doveva avvenire entro l'8 ottobre 2014 e che il personale da assegnare alle funzioni riorganizzate e quello da mettere in mobilità doveva avvenire entro il 31 marzo 2015;
   inoltre, dal punto della gestione finanziaria degli enti territoriali, ad esercizio finanziario 2015 inoltrato, l'onere della spesa del personale soprannumerario e delle funzioni non fondamentali che doveva essere trasferito su altri enti resta ancora a carico delle province. Ne consegue che una parte della spesa, soprattutto quella per il personale, grava su una gestione che non avrebbe invece dovuto considerarla nel proprio programma finanziario –:
   quali iniziative urgenti di competenza, di concerto con gli altri attori interessati, intenda adottare, da una parte, per dare sicurezza e garanzia ai circa ventimila dipendenti delle province e a quanti di questi siano stati già trasferiti e, dall'altra, per tamponare una situazione che rischia di compromettere i precari equilibri finanziari degli enti locali. (3-01596)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

provincia