ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01546

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 443 del 16/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 16/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/06/2015
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/06/2015
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/06/2015
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/06/2015
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/06/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/06/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/06/2015
Stato iter:
17/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/06/2015
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 17/06/2015
Resoconto GUIDI FEDERICA MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 17/06/2015
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/06/2015

DISCUSSIONE IL 17/06/2015

SVOLTO IL 17/06/2015

CONCLUSO IL 17/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01546
presentato da
DURANTI Donatella
testo presentato
Martedì 16 giugno 2015
modificato
Mercoledì 17 giugno 2015, seduta n. 444

   DURANTI, FERRARA, SCOTTO, FRATOIANNI, PALAZZOTTO, PANNARALE, SANNICANDRO, PELLEGRINO, PIRAS, RICCIATTI, MELILLA. Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
come noto, in data 5 giugno 2015 si è tenuto a Taranto, presso il palazzo di città, un incontro fra il sindaco, le organizzazioni sindacali ed i parlamentari jonici, per la definizione di un percorso comune volto a fronteggiare la vertenza dell'azienda Teleperformance, alla luce della scadenza dell'accordo sindacale del 2013;
l'azienda, che impiega oltre 2.000 persone e rappresenta la seconda realtà occupazionale dopo l’Ilva, in data 9 giugno 2015 ha convocato le organizzazioni sindacali ed ha aperto la procedura di trasferimento e societarizzazione, dopo aver tentato la via del demansionamento e della riduzione di un terzo del monte ore lavorativo;
all'indomani dell'incontro con i sindacati, Gabriele Piva, amministratore delegato di Teleperformance (2.400 addetti a Taranto, 300 a Roma e 400 a Parco San Leonardo-Fiumicino), rilancia le richieste della multinazionale. Che possono dividersi in tre punti: creazione di una nuova società solo per Parco San Leonardo, mentre Roma e Taranto restano con l'assetto attuale; apertura alla flessibilità e riduzione del tempo indeterminato; riduzione dell'orario di lavoro settimanale da 33 a 20 ore con turni di quattro ore anziché sei, oppure di otto, se necessario per le richieste del committente, ma divise in due tranche;
successivamente, i sindacati di categoria, con una conferenza stampa a Taranto, rispondono «disponibili a trattare con l'azienda ma nel solco del contratto nazionale – come da dichiarazioni di Andrea Lumino, segretario Slc Cgil Taranto -. Questo significa che non c’è spazio per i turni di 4 ore, né di tornare all'accordo del 2013 che ha ridotto lo stipendio dei lavoratori. Anzi, dobbiamo tornare alle condizioni pre 2013 (...)». In ogni caso, dicono i sindacati, «con Teleperformance non si apre alcuna trattativa se l'azienda non ritira ogni discorso sulla modifica della struttura societaria. Per noi è una pregiudiziale»;
la crisi di Teleperformance è intanto l'emblema delle più vaste difficoltà dei call center dove, denuncia Michele Azzola, segretario generale Slc Cgil, ci sono 20 mila posti a rischio. Per Azzola, «Governo e maggioranza non sono stati in grado di dare risposte, limitandosi a nascondersi dietro la convocazione di un tavolo di crisi specifico». Tavolo che «da mesi non viene più convocato e dal quale sindacati e aziende dei call center continuano a lanciare grida di aiuto». E intanto il Ministero dello sviluppo economico ha convocato un incontro per il call center People care di Livorno. In bilico in questo caso 350 lavoratori;
si ritiene inaccettabile il comportamento della dirigenza francese, sia dal punto di vista della gestione aziendale che per quanto riguarda le intenzioni poste in essere lesive dei diritti dei lavoratori, anche alla luce di quanto previsto dall'articolo 24-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134;
le criticità che insistono sulla provincia jonica, sia dal punto di vista sociale che da quello occupazionale, non consentono il rischio della perdita di anche solo un altro posto di lavoro ed impongono una soluzione immediata e definitiva della vertenza in oggetto –:
se non ritenga urgente convocare un tavolo interministeriale nazionale che, di concerto con tutte le parti interessate, affronti in modo costruttivo e risolutivo la vertenza della società Teleperformance, con l'auspicio che il Governo si adoperi al più presto per ridefinire in maniera chiara la giungla normativa in cui è consentito muoversi alle aziende di call center e che riveda la disciplina del massimo ribasso nelle gare d'appalto. (3-01546)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

orario di lavoro

conservazione del posto di lavoro