Legislatura: 17Seduta di annuncio: 430 del 19/05/2015
Primo firmatario: MARTELLA ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 GINATO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 BONIFAZI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 CARBONE ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 COLANINNO MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 CURRO' TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 DI STEFANO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 GITTI GREGORIO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 GUTGELD ITZHAK YORAM PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015 BINI CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 19/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 20/05/2015 Resoconto GINATO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 20/05/2015 Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 20/05/2015 Resoconto TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 20/05/2015
SVOLTO IL 20/05/2015
CONCLUSO IL 20/05/2015
MARTELLA, CAUSI, TARANTO, GINATO, BONIFAZI, CAPOZZOLO, CARBONE, CARELLA, COLANINNO, CURRÒ, DE MARIA, MARCO DI MAIO, MARCO DI STEFANO, FRAGOMELI, FREGOLENT, GITTI, GUTGELD, LODOLINI, MORETTO, PELILLO, PETRINI, RIBAUDO, SANGA, ZOGGIA, CINZIA MARIA FONTANA e BINI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
dopo i segnali di ripresa evidenziati nell'ultimo trimestre del 2014, nel 2015 l'economia italiana, uscendo dalla recessione, si avvia a una fase ciclica espansiva determinata da fattori sia di natura esogena, dovuti al favorevole andamento di alcune variabili internazionali, sia legati alla domanda interna, connessi con la politica economica del Governo;
tuttavia, per garantire che l'impulso impresso alla domanda si traduca in una crescita durevole, occorrono riforme nel campo del finanziamento delle imprese che incidano sulla capacità dell'economia di rispondere ai cambiamenti strutturali;
le misure di politica monetaria adottate dalla Banca centrale europea nel corso degli ultimi anni, in particolare la riduzione dei tassi d'interesse, l'incremento della liquidità per gli intermediari condizionata al finanziamento di attività produttive, nonché, da ultimo, l'avvio del programma di acquisto di titoli di Stato quantitative easing, stanno contribuendo a rafforzare le condizioni di liquidità delle banche italiane e a incrementare l'erogazione di prestiti al settore privato, una condizione fondamentale per la ripresa dell'economia;
la crisi, tuttavia, ha lasciato un'eredità molto pesante in termini di crediti inesigibili da imprese uscite dal mercato o in gravi difficoltà, che appesantiscono i bilanci bancari e limitano la capacità di erogare nuovi finanziamenti; dal 2008 al 2014 i crediti deteriorati dell'intero sistema bancario sono aumentati da 131 a 350 miliardi di euro e la loro incidenza sul complesso dei prestiti è salita di circa 12 punti percentuali, al 17,7 per cento, come riporta l'ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d'Italia;
tale questione costituisce un elemento fondamentale da affrontare tempestivamente per poter completare l'uscita dell'economia dalla fase di crisi finanziaria; tra le possibili soluzioni per alleggerire i bilanci bancari dall'eccessivo e crescente peso dei crediti deteriorati, «un intervento diretto dello Stato che, nel rispetto della disciplina europea sulla concorrenza, favorisca lo sviluppo di un mercato secondario di queste attività potrebbe contribuire a liberare risorse di cui beneficerebbero in primo luogo le imprese», come ricordato dal Governatore della Banca d'Italia Visco in un convegno tenutosi nel marzo 2015;
alcuni Paesi europei hanno già adottato soluzioni per la gestione delle sofferenze bancarie, che si sono rivelate di particolare efficacia, laddove sono riuscite a ristabilire la fiducia nel sistema finanziario attraverso la creazione di una struttura in grado di recuperare effettivamente i crediti deteriorati, come in Gran Bretagna (con la proprietà del veicolo esclusivamente in mano pubblica) e in Spagna e Irlanda (anche con il coinvolgimento dell'azionariato privato);
un possibile ostacolo allo sviluppo di misure analoghe in Italia è costituito dalla compatibilità con le regole europee in materia di aiuti di Stato, divenute più restrittive dal 2013;
su questa prospettiva si è tenuto il 23 aprile 2015 un incontro a Bruxelles tra il Ministro interrogato e la Commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager, nel quale sembrerebbero essere emerse prospettive incoraggianti; recentemente la Commissaria ha ribadito che la Commissione europea si fa forte della sua esperienza «nella definizione delle misure per gli asset bancari deteriorati attuate in altri Stati membri per aiutare le autorità italiane a individuare la strada più appropriata per fronteggiare la situazione», specificando di non aver preso alcuna decisione formale in relazione alla compatibilità con le regole sugli aiuti di Stato, non avendo finora ricevuto una notifica formale da parte del nostro Paese;
durante un'audizione al Senato della Repubblica, tenutasi il 5 maggio 2015, il Ministro interrogato ha anticipato alcuni dettagli tecnici in merito alle possibili modalità di attuazione di un mercato dedicato ai crediti deteriorati, con l'eventuale utilizzo di una garanzia statale e l'adozione di misure per accelerare le procedure fallimentari;
ancora negli scorsi giorni, il Fondo monetario internazionale ha sottolineato come il nodo dei crediti in sofferenza stia «divenendo una questione di importanza sistemica», in quanto causa del fatto che «i prestiti alle piccole e medie imprese continuano ad essere scarsi e costosi» ed ha conseguentemente sollecitato azioni utili a «rafforzare i bilanci delle banche e delle imprese» ed a consentire «nuovi prestiti a imprese e settori produttivi»;
sempre negli scorsi giorni, gli organi di informazione hanno fornito anticipazioni su un possibile ed imminente intervento governativo in materia di non performing loans, che ricomprenderebbe – oltre al tema della cosiddetta bad bank – misure di riforma del recupero crediti e della deducibilità delle perdite su crediti –:
quale sia lo stato dell'interlocuzione in corso con gli organi europei e quali le ipotesi di attuazione, in vista dell'eventuale adozione delle annunciate iniziative finalizzate alla realizzazione di un meccanismo di gestione dei crediti bancari deteriorati. (3-01511)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):credito industriale
crisi monetaria
concorrenza